HAPPINESS (seconda parte)

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La camera era buia, la piccola lampada sul comodino illumina leggermente. Evie entrò silenziosamente, seguita da Calum che le teneva la mano morbida e fredda, Calum chiuse la porta, girò la chiave e portò il suo sguardo su Evie che ormai era seduta sul letto. Calum le sorrise e poi iniziò a camminare lentamente verso di lei, ogni passo accelerava il battito del cuore di Evie, era come una bomba e i passi di Calum erano il countdown.

Si fermò a pochi centimetri da lei, Evie alzò il volto per poterlo guardare meglio negli occhi.

Erano quelli i momenti migliori, i silenzi e gli sguardi, la tranquillità.
Calum allungo la mano verso di lei sorridendo.

-Mi concede questo ballo?-

Evie non poté fare altro tranne che ridere, si portò la mano sinistra sulla bocca per evitare di fare troppo rumore, sua sorella Chloe dormiva nella stanza affianco. Alzò leggermente il braccio per avvicinarsi alla mano del ragazzo, appena la sfiorò Calum la strinse e la alzò con una forza decisamente piacevole. Quando si trovò attaccata a lui, appoggiò la testa sul suo petto, sentiva il suo cuore e a ogni battito scaldava quella stanza chiusa. Teneva le mani dietro il collo del ragazzo, ogni tanto passava tra i suoi capelli morbidi e mossi. Alzò lo sguardo e lo guardo negli occhi.

-Sai ho un'idea- abbasso la testa e la scosse lentamente -domani dopo scuola potremmo andare dalla parrucchiera.- iniziò a ridere.

Calum la guardò sorridendo.

-Perché no.- alzò le spalle e sorrise.

-E cosa vorresti fare?- Evie lo guardò ridendo. Non riusciva a trattenersi.

-Smettila di ridere che sono serio.-

Evie rise ancora di più, la serietà di Calum in quel momento era buffa, quasi assurda.

-Tu potresti farti tutta bionda- le guardò i capelli -non dovresti stare male.-

Face una piccola smorfia dando ragione al ragazzo.

-Allora anche tu devi farti biondo. Però non tutta la testa- rise -magari solo la parte qui davanti- con una mano passo tra i suoi capelli scuotendoli a destra e sinistra.

Continuarono a dondolare nello stesso punto guardandosi negli occhi e ridendo, ecco che torna il silenzio. Quando non parlavano si riusciva a sentire i loro cuori, c'era così silenzio che in quel momento si potevano sentire i loro pensieri, come se stessero urlando.

Calum allungò lo sguardo verso l'orologio sul comodino. La prima cosa che gli venne in mente fu la scuola. Tra due ore si sarebbero dovuti svegliare.

-Evie, andiamo a letto. Sono le cinque, devi riposare.-

Evie amava quando le dava degli ordini, anche se banali, quando lo sentiva pronunciare la parola devi sentiva la pelle d'oca che in un secondo ricopriva tutto il suo corpo, i brividi che salivano dalla schiena e arrivavano al collo.

Si girò e guardò l'ora. Un gemito di rabbia uscì dalla sue labbra socchiuse. Calum la spinse verso il letto.

Le sue dita sulla sua schiena.

Lascio il peso cadere sul letto, si stese su un fianco, guardava il muro.
Sentì il letto muoversi delicatamente quando il peso di Calum ci cadde sopra. Calum appoggiò il braccio intorno al suo piccolo corpo e le prese la mano intrecciando le loro dita.

-Buonanotte splendore.- bisbigliò il ragazzo nel suo orecchio prima di chiudere gli occhi, lasciandosi trasportare dal profumo di Evie.

Good Or Bad || Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora