BREATH

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-Evie! svegliati Evie! Sono le undici del mattino!-

Evie prese il telefono e vide il solito messaggio del buongiorno da Calum. E come ogni mattina sorrise.

-Evie Bell!- urlò la madre dal piano inferiore.

-Mamma è sabato, lasciami stare.-

-No mia cara, mi avevo promesso che venivi in ospedale con me oggi.-

Evie prese il cuscino e se lo mise sulla testa.

La madre di Evie faceva parte di una associazione per i bambini malati. Quasi ogni sabato andava in ospedale e portava torte e cioccolata e stava con loro e le loro famiglie.

-Puoi invitare Calum se vuoi!-

Evie si alzò di colpo e prese il telefono e digitò il suo numero. Lo sapeva a memoria, non andava nemmeno più nel suo contatto.

-Buongiorno piccola mia.-

-Buongiorno amore.. Senti oggi devo andare in ospedale con mia madre, ti va di venire con me?-

-Si, okay. Da te tra mezz'ora?-

-Si, mezz'ora.-

-Ti amo.-

-Anche io.-

Quando chiuse il telefono buttò la testa sul letto, sorrise e si mise il cuscino sul viso.

-Piccola mia.- disse sottovoce.

-Evie esci da quella camera.-

La rossa si alzò dal letto e si preparò. Si mise la maglia dei Green Day di Calum.

Mentre era in bagno a truccarsi sentì il campanello suonare e sua madre che lo salutò. Sentì dei passi salire dalle scale, capì che erano quelli di Calum, erano diversi da quelli di sua madre. Quando entrò il camera sua trovò Calum seduto sul letto che le sorrideva. Quel sorriso maledetto che uccideva tutto. Evie fece una piccola corsa per arrivare da Calum e saltargli addosso baciandolo.

I loro sorrisi uniti erano una cosa unica.

La piccola Evie girò la testa e vide una chitarra.

-E questa?-

-Dopo vedrai.- il ragazzo sorrise.

Sentirono la madre chiamarli dal piano di sotto.

Il viaggio fu silenzioso. La radio era spenta. Evie stava guardando fuori dal finestrino quando lui le prese la mano.

Quando arrivarono all'ospedale salirono al sesto piano. Trovarono una camera tutta colorata, c'erano bambini e ragazzi di tutte le età, chi di sei anni chi di diciassette.

Evie si fermò sulla porta tirando Calum dal braccio per fermarlo.

-Cosa succede piccola?-

Evie guardò la stanza dietro le spalle di Calum, vide tutti quei ragazzini e sorrise.

-Niente.-

Calum si abbassò e le diede un piccolo bacio stampo.

Camminarono dentro la stanza, Calum posò la chitarra sul muro mentre Evie andò verso una bambina seduta su una sedia rosa con i brillantini.

-Che bella sedia che hai.- Evie le sorrise.

La piccola bimba guardò la sedia e poi le sorrise.

-Come ti chiami?-

-Giorgy.-

-Io sono Evie.-

-Chi è lui?- la piccola indico Calum mentre si stava avvicinando a loro due.

Good Or Bad || Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora