COURAGE

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Evie si stava guadando allo specchio mentre si sistemava il vestito nero. Le aveva regalato quel vestito Calum ed era la prima volta che lo indossava.
Cercava di ripetere il discorso che avrebbe detto a tutti quella sera.
Erano solo parole in mezzo al dolore.
Il campanello suonò e lei uscì.
La machina di Calum era parcheggiata davanti alla casa e lui era alla porta che la aspettava.
Quando la vide fece un sorriso.

-È proprio bella questa sera signorina Bell.-

Abbassò la testa con un piccolo sorriso e gli prese la mano.
Iniziarono a camminare verso la macchina, lui le aprì la porta.
Per tutto il viaggio Calum dimostrò solamente felicità e questa cosa complicava la situazione a Evie.

Come avrebbe fatto a dirgli quello che stava per succedere se lui era così sereno e felice?
Non poteva rovinare la sua felicità.
Ma non poteva fare altro.
Passarono davanti al bar JackBos e poi davanti alla loro panchina.
Che in realtà era la panchina che raffigurava il dolore passato di Evie, ma comunque ci era affezionata, non sapeva nemmeno lei il perché.

Voleva piangere solo in quel momento ma non poteva.

Calum la guardò e le disse di aprire il cassetto davanti a lei per prendere un cd, il nuovo cd che le aveva appena fatto.

-Ascoltalo a casa sta sera- le sorrise -quando sarai da sola.-

Ricambio il sorriso guardando il cd che teneva stretto nelle mani.

"Courage" l'avevo intitolato.
Era perfetto in quel momento. Evie doveva tirare fuori tutto il coraggio che aveva per dirgli quello che teneva nascosto da un po'.
Ma in quel momento il suo coraggio era incolmabile, vuoto, invisibile.
Forse se aveva chiamato l'album in quel modo anche lui aveva qualcosa da dirle.

-Siamo arrivati.-

Evie guardò fuori dal finestrino e vide un ristorante italiano, Michael adorava la pizza italiana forse era per quello che erano lì.
Vide Ashton che agitava la mano e sorrideva, il suo coraggio di ricominciare senza Holly.
Vide Michael e Luke mano nella mano, il loro coraggio di eliminare il passato.
Vide Calum aprirle la porta e sorridere, il suo coraggio di essersi preso cura di lei fino a quel punto.
E poi vide se stessa e il timore del suo futuro.

Scese dall'auto e si avvicinò agli altri tenendo la mano di Calum.
Dopo vari saluti entrarono, Calum si avvicinò al cameriere e disse il suo nome, si sedettero al tavolo.
Calum era a capotavola, alla sua destra Evie e Michael e davanti a loro Luke e Ashton.
Mangiarono tutti la pizza.
Per Evie, Calum era meraviglioso mentre mangiava la pizza. Lo trovava maledettamente perfetto anche se infondo era una cosa strana.
Sembrava una serata perfetta fino a quando arrivò il momento.
Non sapeva se dirlo prima a Calum o ai ragazzi. Di certo non voleva dirlo a tutti insieme. Non aveva altra scelta però.
Si alzò e abbassò il vestito che era leggermente salito.

-Ragazzi devi dirvi una cosa.-

Calum la guardò preoccupati.
I suoi occhi le spezzarono il cuore.

-È una cosa che volevo dirvi prim.-

Si interruppe.

-Che volevo dirvi.- abbassò la testa -Grazie per la serata siete fantastici.-

Si sedette velocemente, i ragazzi le sorrisero e ricambiarono il pensiero mentre Calum si avvicinò a lei e le diede un piccolo bacio sulla guancia.

Erano le una meno venti.
Decisero di tornare a casa.
Mentre lei entrava in macchina, Calum saluto Michael e lo ringraziò.

Evie si mise una mano nei capelli e l'altra sulla bocca cercando di trattenersi dalle lacrime. Non riuscì a dire quello che doveva dire. Si odiava.

Da quando Calum entrò e cominciò a guidare ci fu silenzio.
Doveva dirlo a Calum. Almeno a lui.

Quando passarono vicino alla panchina Evie urlò a Calum di fermarsi e di scendere.
Lei corse vicino alla panchina e si sedette.

-Calum siediti.-

Per cinque minuti continuava a balbettare parole inutili, alzarsi e camminare avanti e indietro.

-Evie stai calma e siediti.-

Si sedette vicino a lui.

-Cavolo Calum, lo sai che non sono brava con le parole.- i suoi occhi iniziarono a diventare lucidi -Calum ti amo e ti amerò per sempre è questo penso che tu lo sappia.-

-Evie arriva al punto.- divento freddo e rigido.

-Calum..- iniziò a piangere. -mia madre volte trasferirsi a casa di mio padre. Hanno deciso di ricominciare a vivere insieme. Io non voglio lasciarti Calum tu...-
Calum si alzò e iniziò a piangere.
Niente la distruggeva più delle sue lacrime.
Iniziò dare calci a ogni cosa che si trovava lì vicino.

-Cal..- lei era rimasta seduta guardando per terra.

-Evie cristo santo quando avevi intenzione di dirmelo? Io non posso crederci. Non mi hai nemmeno avvisato, non pensavo che sarebbe successo. Quando te ne andrai?-

-Tra un mese.- le urla silenziose di Calum era strazianti.

-Cazzo Evie io ti amo.- si sedette vicino a lei e le prese le mani.

-Ti amo porca puttana. Cazzo se ti amo. Non posso perderti.-

-Cal non mi hai persa. Io ti amerò per sempre allo stesso modo. Ci sentiremo via telefono tornerò qui due o tre volte al mese per te okay? Calum non posso vivere senza te e so che fa male sapere che non ci sarò più ti prego non piangere perché sto per morire davanti alle tue lacrime.-

-Non posso smetterla, sembro una femminuccia.-

-Lo sai che amo le femminucce.- risero insieme.

-Non mi amerai più quando sarai andata via, troverai un'altra persona più di quanto hai amato me.-

-Non credo, ma anche fosse non ti dimenticherò mai e non smetterò di amarti. Tu sei Calum Hood, il ragazzo più cattivo e forte della scuola. Tu sei quello che conquista tutte le ragazze che gli passano davanti, e sei quello che mi ha preso il cuore, e resterà per sempre dentro te okay? Hai una parte di me dentro come io ho una parte di te dentro me. Caro mio amore resterai per sempre tu la persona che amo più di ogni cosa.-

-Perché non hai detto questo agli altri?- si asciugò le lacrime.

-Volevo dirlo solo a te. Perché ti amo. E so che farà male la mia assenza come per me farà male la tua ma dobbiamo affrontare tutto questo dolore okay? Promettimi che starai bene senza me.-

-Non posso promettertelo perché non potrò mai stare bene, ma farò il possibile per continuare a viverti come ti sto vivendo ora. Abbiamo un mese per rendere tutto quello che ci rimane perfetto.-

-Sono pronta a tutto.-

-Ti amo Evie Bell.-

-Ti amo Calum Hood.-

Restarono stesi ed abbracciati sulla panchina per tre ore prima di tornare a casa. In quel tempo parlarono di cosa aveva messo nel cd.
Tutte le canzoni che aveva messo parlavano di un futuro felice.

Il coraggio di sopportare il dolore di quando tutta quella felicità non ci sarà più.

Good Or Bad || Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora