Erano appenda saliti sulla ruota panoramica, era così lenta e arrugginita.
Le loro gambe penzolavano e le loro mani erano unite.
-Sai, sei la creatura più bella che abbia mai visto.- intervenì Calum mentre i loro sguardi erano fissi sul cielo scuro ricco di stelle.
-Strano, di solito a quelli come te piacciono le ragazze piene di tatuaggi e piercing.- spalancò leggermente gli occhi e alzò il sorriso solo dalla parte destra.
-Quelli come me?-
-Si dai, abbiamo già discusso di questo,- alzò lo sguardo verso i suoi occhi -il ragazzo cattivo.-
-Si, il ragazzo cattivo.-
-So troppe poche cose su te Hood.-
-Sai quello che devi sapere.-
Evie gli diede un bacio sulla guancia e poi tornò a guardare il cielo.
Calum la guardò, un bacio sulla guancia non gli bastava.
Non lo saziava abbastanza.
Così, sotto le stelle, prese il suo volto tra le mani e le stampò un bacio sulle labbra.
La povera ragazza chiuse gli occhi, intrappolata ma felice.
Felice perché era intrappolata dentro lui.E Dio solo sa quando sarebbe uscita.
Ormai erano arrivati a terra, si sentiva solo la musica delle giostre e le urla dei bambini.
Calum si avvicinò all'orecchio di Evie.
Le propose di allontanarsi da quel posto. Lei accettò senza esitazione.
Le prese la mano e la portò in macchina.
-Dove hai intenzione di andare?-
Lui non rispose, ma le sorrise.
Si fidava di lui. Ovunque la stesse portando sarebbe andato bene. Se era insieme a lui tutto andava bene.
Il viaggio fu prevalentemente in salita, erano in una zone di Sydney che lei non aveva mai visto.
La strada era ormai diventata buia, non c'erano ne luci ne macchine.
Erano soli in una città piena.
La cosa bella era che in tutto quel tempo non si parlarono, preferivano mandarsi guardi. Si potevano capire di più con gli sguardi. Era tutto più chiaro.
Calum fece scendere la ragazza e poi corse verso il baule dell'auto per prendere delle coperte che teneva sempre lì.
La ragazza intanto iniziò a camminare verso un campo immenso, si poteva vedere tutta la città illuminata.
Calum appoggiò le coperte sull'erba umida e si stese sopra.
Guardò Evie e fece battere la mano due volte vicino a lui incitandola a stendersi vicino a lui.
Lei sorrise e lasciò il peso del corpo, cedendo esattamente vicino a lui.
Calum portò il braccio destro sotto il collo della ragazza mentre con il sinistro cercava qualcosa della tasca della felpa nera.
Quando finalmente dirò fuori la mano Evie vide un pacchetto di sigarette, praticamente nuovo.
Tirò fuori una sigaretta e la portò alle labbra mentre cercava l'accendino nella tasca.La accese.
C'era solo la luce della sigaretta, il resto era spento.
-Vuoi provare a fumare?- distrusse il silenzio.
Evie lo guardò. Sapeva benissimo che non le piaceva.
-Okay, ho capito.- disse prima di portare la sigaretta alla bocca e di aspirare.
-Però- sospirò -mi piace quando i tuoi baci sanno di fumo.-
Calum sorrise, aspirò un po' di fumo e poi la baciò.
Evie sentì il fumo entrarle in gola, però le piaceva.
Tossì e Calum rise.
Evie alzò lo sguardo al cielo, guardava le stelle.
-Non mi ero mai messa a guardare le stelle. Devo ammettere che un po' mi spaventano- sospirò -sembrano diamanti appartenenti a altre persone. È sembrato tutto un sogno.- la voce le tremava.
-Cosa sembra un sogno?- Calum abbassò leggermente la testa per poterla guardare in tutta la sua perfezione.
Lei sorrise.
-Le notti insieme a ridere, i nostri sorrisi, Michael e Luke, Holly e Ashton, io e te, insomma, tutto.-
-Oh cara Evie, è un sogno, un sogno che però stai vivendo. L'adolescenza. Tutti gli adolescenti sognano, però c'è chi vive e chi non vive. Noi due stiamo vivendo. È una follia chimica che si dimostra in realtà.- le diede un bacio sui capelli rossi. -ora tira su la coperta e copriti prima che ti venga la polmonite. Chi ha inventato la consapevolezza ha fatto l'errore più grande del mondo, ma noi perdiamola per un paio di ore.-
Chiusero gli occhi e si addormentarono abbracciati.
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Good Or Bad || Calum Hood
Fanfiction-Così. È come se fossi diviso in due. Una parte buona e una cattiva- continuarono a guardarsi negli occhi fino a quando il ragazzo abbasso la testa ridendo -Sono diverso.- -Qual è la tua vera parte?- non gli diede neanche il tempo di rispondere ch...