𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟐𝟕

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Non mi è mai piaciuto parlare di me alle altre persone.

Solitamente non ne parlo perché o mi prendevano in giro oppure assecondavo i loro pensieri anche se io ne ero contraria.

Prima di Klyn avevo due amiche.
Jessica e Nancy.

Erano le mie amiche del cuore e ogni giorno stavamo insieme.

Ci consideravano il trio perfetto ed eravamo inseparabili.

Io bionda, occhi celesti; Jess caschetto nero e occhi verdi; Nancy castana con gli occhi marroni.

Giorno dopo giorno Jess e Nancy si allontanarono da me e incominciarono a non calcolarmi. In quel periodo ero sola quindi non avevo né Quin, né Klyn al mio fianco e rimanevo sempre sola.

Un pomeriggio Jess mi invitò a casa sua e, anche se molto stranita dal suo atteggiamento visto che non mi parlava da giorni interi, decisi di accettare lo stesso. Quando arrivai già Nancy si trovava in camera di Jess, così mi tranquillizzai.

Almeno anche lei sa che sono qui, pensai.

Iniziammo a vedere un film, se non sbaglio di Barbi, ma ad un certo punto lo bloccarono e Nancy, dal nulla, iniziò a parlare del bacio che si era scambiata con Alex, la sua crush, un paio di giorni prima. Disse che non dovevamo dirlo a nessuno, così Jess iniziò a dire un suo segreto.

Entrambe dissero tutto ma io restai in silenzio. Quando videro che io non parlavo, mi chiesero di dirgli qualcosa su di me. Leggermente ansiosa, inizia a dirle le cose più stupide. Il mio colore preferito, il mio fiore preferito, il mio cartone preferito e così via.

Ma non gli bastò. Volevano sapere qualcosa di me. Del fatto che stavo sempre con i miei fratelli, perché i miei genitori non si facevano mai vedere, perché non le invitavo mai a casa mia. Così gli spiegai il motivo di tutto, tanto restava tra di noi, e quando finii di raccontare mi guardarono schifiate.

Il giorno dopo quando camminai nei corridoi, tutti mi lanciavano occhiatine, mi indicavano, alcuni facevano il conato di vomito. Insomma ridevano di me. Scossa dei loro atteggiamenti, andai verso il mio armadietto, ma trovai un fogliettino con frasi per niente normali da scrivere ad una bambina di solo 7 anni.

Delle parole non me le posso scordare ne ora e ne mai. Dicevano: "se ti serve qualche coperta la notte, visto che non hai soldi, posso regalartele. Sono del mio gatto e tanto non le usa più" oppure "vicino casa mia ogni venerdì fanno il mercato a pochissimi centesimi. Potresti comprati qualche shampoo o dei vestiti nuovi".

Per non parlare delle minacce di morte.

Con le lacrime agli occhi mi nascosi in bagno e poi decisi di andarmene. Dopo quel fatto alle mie 'amiche' non gli rivolsi mai più la parola, anche perché loro cambiavano strada quando mi vedevano.

Con Jess, Nancy e Shawn mi resi conto che era meglio stare in silenzio e non dire nulla di sé stessi.

Appena finisco di raccontare tutte cose a Klyn, sento che il mio cuore si è fatto leggermente più leggero. Di lei posso fidarmi.

«Cosa?» urla scioccata.

«Eh già.» guardo la porta per non vedere la sua faccia.

«Non so cosa dire.» mormora ragionando.

«A chi lo dici.» ridacchio chiudendo gli occhi.

«E quindi? Chi scegli?» chiede mettendosi vicino a me.

«Non scelgo nessuno.» metto subito in chiaro. «Non sono una da una botta e via, ma con loro è diverso, non lo so.» Mi sento strana, direi diversa, quando sono con Blake, James e Colin.

𝐀𝐟𝐭𝐞𝐫 𝐌𝐢𝐝𝐧𝐢𝐠𝐡𝐭Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora