𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟐𝟑

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Una piccolissima parte del capitolo, dove ci sarà il cuore viola💜, tratterà di abuso.
Se non ve la sentite di leggere potete passare direttamente alla fine della parte.🫶🏼

Appena Ryan spegne la macchina, un brivido mi percorre lungo la spina dorsale. Ricordarmi questa casa non è per niente bello, ma mi sento leggermente più sicura al pensiero che non sia sola, ma con qualcuno.

Ma subito mi risale il panico se ripenso che ha mia sorella tra le mani.

Mi precipito fuori dalla macchina e inizio a bussare alla porta di casa non mai finire. Mi dispiace se il padre di Shawn si sveglierà, ma devo riprendere Esme.

Non sento né dei passi né rumori, così alzo l'altro braccio e con entrambe i pugni continuano a bussare.

«Sappi che se sei la dentro sfondo giù la porta e ti prendo a calci in culo.» tuono continuando a dare pugni più forti.

Uno dopo l'altro.

Sempre più forti e costantemente, fino a quando non sento dolore alle mani.

«Non possiamo entrare delle finestre?» propone Colin mentre io non mi fermo.

«Shawn!» tuono infuriata come non mai.

«Vuoi per caso una denuncia?» ribatte Aedus facendomi girare verso di lui.

«Calmiamoci tutti.» Rog entra nella discussione. «Light non c'è nessuno.»

«No, ci sarà qualcuno.» mi asciugo velocemente una lacrima e, solo dopo aver lanciato un'occhiata furiosa a mio fratello, continuo. Mi rifiuto di pensare che non sia qui.

«Light.» mi richiamano, non so chi, ma non la smetto.

«Shawn!» urlo furiosa, aggiungendo anche dei calci alla porta. «Te la scordi la cena.» aggiungo pensando che tra due secondi apra la porta. Ma niente, non apre nessuno.

«Cosa?» urla Ryan.

«Che hai detto Light?» chiede James.

«Apri questa cazzo di porta.» ignoro le loro domande e continuo.

«L'hai voluto tu.» urlo l'ultima volta e mi allontano dalla porta, per poi avvicinarmi al giardino e prendondere una pietra, abbastanza grande e pesante.

«Ou ou ou.» mi si para davanti Rog. «Che vuoi fare?.» chiede guardando la pietra che ho in mano.

«Se non apre lo dovrò fare con le cattive.» mi sposto e quando sto per lanciare la pietra, vengo messa in spalla come un sacco di patate.

«Smettila.» Blake.
«Devo prendere mia sorella lasciami.» urlo agitandomi nelle sue spalle.

«Logan è rimasto in macchina per localizzare il suo telefono, calmati due secondi cazzo.» mi mette a terra, mi prende la pietra dalle mani e la lancia nella macchina che si trova nel vialetto.

«Almeno fai rumore.» un ghigno prendo posto nel suo viso, facendomi mordere l'interno della guancia per non ridere, e nella macchina parte l'allarme ma non esce lo stesso nessuno.

«Ma sei coglione?» tuona Rog infuriato. Mi giro verso di lui e vedo che ha le braccia spalancate e la vena sul collo leggermente ingrossata.

«Che volevi dire prima?» chiede ignorando il rumore della macchina, sovrastando la voce dei ragazzi.

Sposto lo sguardo verso di lui e vedi che mi sta fissando.
«Cosa?» chiedo non capendo dove vuole arrivare.

«Hai una cena?» alza un sopracciglio e stringe la mascella.

𝐀𝐟𝐭𝐞𝐫 𝐌𝐢𝐝𝐧𝐢𝐠𝐡𝐭Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora