𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟓𝟐

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Silenzio.

Il silenzio mi ha accompagnato per molti anni della mia vita, ma ora non più.

C'è solo caos.
E io lo detesto.

Da piccola ero sempre zitta, per i fatti miei.

Giocavo con chi decidevo io -ovvero nessuno- e non aprivo bocca se non con i miei fratelli.

Mi sono sempre adattata.
Ma ormai non sempre c'è il silenzio.

Ora è l'unico rumore che sento, oltre al mio cuore che è sul punto di esplodere.

Poi un urlo.
Poi tre spari.

Il mio sguardo saetta subito su Rogers, ma il suo è bloccato al piano di sopra.

Sposto lo sguardo a terra e non vedo nessuno che è in un lago di sangue.

Menomale.

Rogers lentamente sposta la testa verso di me e vedo che la mano, in cui ha la pistola, sta tremando.

No.
Come una furia salgo al piano di sopra e seguo le urla.

Spalanco la porta e lo vedo.
A terra.
Le orecchie mi fischiano e sento tremare la terra sotto i miei piedi.
«No.» sussurro senza voce e scuoto la testa.

Sento mio fratello Aedus urlare dal dolore, mentre Ryan e tra le sue braccia, con la felpa grigia sporca di sangue.

La mia pelle si ricopre di brividi e l'aria inizia a mancare.

Dietro di me sento dei passi rimbombare per tutta la stanza, ma poi cessano.
«Gesù.» una voce mi arriva nella mia schiena, ma non mi giro.

Vedo solo mio fratello è tutto attorno a me è sfocato.
«E-ehi s-sorellina.» mi richiama Ryan e se è possibile, tremo ancora di più.

Mi precipito su di lui e mi butto a terra, cadendo in ginocchio, rompendo tra poco le mattonelle.
«Ehi ehi.» sussurro e gli prendo il viso. «Sono qui, siamo qui.» lancio un'occhiata ad Aedus e mi rendo conto che sta piangendo.

Gli occhi cromatici sono rossi e lentamente gli scendono delle lacrime silenziose.

«Va tutto bene.» alza una mano sporca di sangue e mi accarezza il viso, ma sento la sua voce diventare sempre più bassa.

«Ryan resta con me. -lo supplico- Poi cosa gli dirai ad Ariel se mi fai brutti scherzi.» ridacchio e delle lacrime cominciano a venire giù come delle cascate. «Promettimelo.»

Nel suo viso si forma una smorfia e chiude gli occhi. «Te lo prometto.» sussurra.

«È arrivata l'ambulanza. Vieni.» sento che Mike si avvicina e mi prende per il braccio, facendomi alzare da mio fratello.

«Non la toccare.» ringhia Blake e sento che si avvicina verso di me.

«Non lo lascio, levati.» sputo arrabbiata e mi levo le mani di Mike dal mio corpo.

«Devi farti i cazzi tuoi.» mormora Mike, riferendosi a Blake.

«Smettetela!» tuona Rogers ma io non riesco a staccare gli occhi da mio fratello.

I soccorsi arrivano nella stanza e prendono Ryan dalle braccia di mio fratello.

Non lo lascio nemmeno per un secondo e lo seguo fino in ambulanza.

La brezza di febbraio si fa sentire nella mia pelle, ma io non sento nulla. Ho solo il vestito e i collant. Non ho più nulla ma non sento niente.

Ryan inizia a diventare sempre più pallido e non riesce a tenere gli occhi aperti. Lentamente chiude gli occhi. Il signore con la divisa rossa carica la barella sull'ambulanza e si gira per parlare al talkie walkie.

𝐀𝐟𝐭𝐞𝐫 𝐌𝐢𝐝𝐧𝐢𝐠𝐡𝐭Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora