𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟒𝟐

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Ehm si...scusate😶‍🌫️

Per poco non mi strozzo con la mia saliva.

«La casa è cosparsa di benzina. Sia dentro che fuori, quindi presumo che chiunque ci sia dentro... sai puff.» ride di gusto e la sua risata mi mette i brividi, facendomi tremare da testa a piedi.

Provo lentamente a uscire dalla stanza e salto in aria quando vedo un ragazzo messo di spalla davanti ad una porta.

Devo giocarmela bene.

Osservo il perimetro e vedo che sono quasi tutti attorno a Blake mentre gli puntano una pistola contro; Ariel ha un coltello puntato alla gola, mentre è nelle braccia del ragazzo.

«Dentro la casa non c'è nessuno. Puoi farla saltare, non m'interessa.» dice Blake, ma vedo che la sua postura è rigida.

Mentre i due battibeccano, mi concentro al ragazzo che ho davanti a me.

Potrei strangolarlo e trascinarlo dentro. Alla mia destra ho una finestra, quindi dovrei passare da sotto e prenderlo per poi uscire dalla finestra che si trova alla mia sinistra.

Sento Blake che sta perdendo tempo, così provo a mettere in atto il mio piano.

Complimenti Light, un piano fatto nel giro di un millesimo di secondo ti manderà dritta dritta in ospedale.

Oh ma sta zitta!
E che cazzo.

Senza fare troppo rumore arrivo alle sue spalle e studio per due millesimi di secondi la situazione. Stanno guardando tutti Blake così, senza perdere troppo tempo, metto una mano in bocca al tizio davanti a me e stringo il collo, per poi portalo dentro.

«Non fiatare.» ringhio nel suo orecchio, stringendo la presa.
Che vinca il più forte.

Il ragazzo si agita, stringendo la presa più forte, non respira più.

Due secondi.
Due cazzo di secondi prima fa cadere il coltello a terra, facendolo schiantare a terra.
«Perquisite la casa.» urla il ragazzo a gran voce. «Non provare a muoverti o giuro che le sparo.»

Merda.
Metto a terra il corpo e scavalco la finestra.

Sento dei passi avvicinarsi, così esco dal recinto della casa e mi nascondo nel bosco.
Mi prendono per le spalle e mi mettono una mano in bocca. Mi agito e gli tiro una gomitata nel naso, ma mi bloccano.

«Cazzo se hai forza.» mormora ironico e mi rilasso subito.

«Che ci fai qui?» chiedo quando mi lascia, girandomi verso di lui.

«Giù.» non urla, però di colpo mi prende e mi butta a terra.

«Ahia cazzo, ma un po' di delicatezza non ti piace?» mormoro toccandomi in ginocchio.
Per fortuna che non ho toccato la pancia.

«Cosa le stanno facendo?» chiede e so subito a chi si riferisce.

Deglutisco e divento seria. «Ha un coltello puntato alla gola.»

Stringe la pistola che ha nelle mani, chiude gli occhi e la mascella.
«Lo faccio fuori.» ringhia. «Ore nove, fuoco.» si tocca l'orecchio e sento un rumore.

«Cos'è stato?» chiedo alzando leggermente la testa.

«Solo Logan che fa fuori tre di loro.» un ghigno compare nel suo viso e devo dire che non sono più spaventata con loro al mio fianco.

«Ci sono anche loro?» alzo un sopracciglio.

«Secondo te venivo solo?» domanda, continuando a guardare. «Sei uscita in tempo.» mormora e indica una rotta.

𝐀𝐟𝐭𝐞𝐫 𝐌𝐢𝐝𝐧𝐢𝐠𝐡𝐭Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora