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Me li tolsi e li misi sul ripiano di marmo. Mi spostai di lì facendo un piccolo saltino. Mi sedetti a tavola e parlammo del più e del meno. Era bello parlare con lui. Senza litigi, senza storie, senza angoscia. Se solo fosse bello come il fratello me lo sarei già sposata. Il problema si pone che appena guardi Tom, i suoi occhi il suo sorriso ti innamori, così fottutamente bello. Quasi disumano, sembrava un pupazzo, perfetto, sul carattere c'era da lavorare ma ci avrei pensato dopo. Come potevo dimenticare quello sguardo, sotto ad esso mi sento morire, mi sento bollente in faccia.
Tra tutti i pensieri di 4 pancakes ne mangiai solo uno ed ero già piena. Lo dissi a Bill e andai in bagno. Presi il termometro e mi misurai la febbre,
39,7 cazzo. Mi feci una coda alta e tornai da Bill, sta volta c'era anche Tom.
Ad: Bill ho la febbre a 39 e sette io non so curarmi quindi o mi curi o muoio, ho caldo ma ho freddo.
Lo indicai con priorità mentre ignoravo Tom.
Bill: andiamo amore mio.
Mi chiamava spesso così era così carino. Mi prese in braccio e feci l'occhiolino a Tom che sembrava infastidito. Bill mi portò in camera sua e mi diede credo un'aspirina o una cosa del genere. Non me ne intendevo.
Bill: riposati e non leggere un libro intero che poi ti sale a 40 e noi non vogliamo vero?
Sorrisi e annuii, mi lasciò un bacio sulla testa e se ne andò chiudendo la porta.
Mi annoiavo e quindi rovistai nei cassetti di Bill. C'erano foto, spunti di canzoni, ricordi fin quando non trovai una foto di Tom. Si stava baciando con una ragazza, aveva i dreadlocks slegati e molto corti, la data dietro segnava circa 4 anni fa, facendo 2-2 capii che aveva 15 anni. Sembrava felice, la ragazza era bionda, occhi azzurri e labbra rosso fuoco, il mio contrario. Con la foto in mano e il cassetto di Bill aperto Entro in camera Tom. Lo guardai e posai la foto.
Ad:che vento ti porta qui?
T:noia
Ad: quindi stai con me solo perché ti annoi e non hai nulla da fare? Buono a sapersi.
Si alzai dal letto e lo spostai dalla porta, uscii dalla camera di Bill ed entrai nella mia sbattendo la porta, ero arrabbiata, per lui ero solo e soltanto un passatempo. Chiusi la porta a chiave e mi concessi un pianto silenzioso sul letto. Il letto si era bagnato dalle mie lacrime. Ero davvero triste, forse era meglio se non stavo in questa casa, forse non mi apparteneva, Tom non mi apparteneva. Sospirai e andai in bagno, avevo gli occhi molto rossi, occhiaie rosse e febbre. Combinazione perfetta direi. Mi cambiai, il ciclo era finito e i miei tagli si erano cicatrizzati. Mi misi un pantalone lungo e largo e un top aderente, si scopriva la poca pancia che avevo, mi misi una felpa con la zip e la alzai fino all'altezza del seno. Dopo anni decisi di rimettermi il piercing alla lingua, lo avevo fatto da sola a 13 anni, mia madre non lo è mai venuto a sapere e ancora aveo il buco. Presi il piercing e lo infilai nella lingua, che sensazione bella.
Sciolsi i capelli e mi trucco. Eyeliner, mascara, correttore e via. Scesi di sotto mentre giocavo con il mio piercing. Troppo carino, lo avevo tolto perché mi ero stancata di nasconderlo a mia madre, non che gliene fosse fregato qualcosa eh ma comunque di un cazziatone non se ne privava. Mi buttai sul divano e iniziai a dormire.
16:47
Mi sveglio nella camera di Tom, con io tra le sue braccia, lo strinsi e misi il capo nell'incavo del suo collo respirando su di esso. Aveva le mani sulla mia schiena, attaccai la mia testa al suo collo facendo aderire le mie labbra contro ad esso. Fece un mugolio mentre io ero ancora ad occhi chiusi.
Mi spostai dal suo corpo che si riattaccò subito dopo al mio. Mi girai verso di lui ad occhi aperti e si prese un colpo
T: dio cane un infarto
Ad: sta zitto, sei sopportabile quando lo fai
Gli sorrisi e poggiai la testa sul suo petto, presi una sua mano e ci giocai. Gli presi il braccio e lo morsi. Presi la penna e ricalco i miei denti incisi sulla sua pelle.
Ad: ora hai un segno di me
Risi e mi alzai dal letto. Mi sgranchì la schiena e il collo. Tom rimase a bocca aperta.
Ad: HAHHAHAHAHA DOVRESTI VEDERE LA TUA FACCIA IN QUESTO MOMENTO.
lo indicai mezza morente dalle risate.

leak - Tom Kaulitz & Bill Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora