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Uscii dalla camera di Tom ed andai nella mia. Chiusi la porta e presi dei vestiti.

(Crop foto outfit) Andai in bagno e mi trucco, eyeliner sfumato, mascara e tutta la base sotto

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(Crop foto outfit)
Andai in bagno e mi trucco, eyeliner sfumato, mascara e tutta la base sotto. Mi raccolsi i capelli in un mollettone di hello kitty, presi il mio zaino di fiducia e ci buttai dentro le cose essenziali, infine presi il mio skate di spider-man e scesi di sotto.
Bill: già esci? Non stavi male? Non hai mangiato nulla, non mangi? Ada hai ancora la febbre?
E che è un'interrogatorio o sto a casa?
Ad: si, si, no, e penso di no. Ora posso andare papà? Penso di tornare per cena.
Feci un sorrisino e uscii di casa sfrecciando con il mio skate, mi fermai ad un parco stupendo, ero in uno skatepark

Ci feci almeno 8 giri, tutti trick perfetti, mi sedetti per terra e mi accesi una sigaretta, la nicotina e il tabacco mi inondarono i polmoni, quando sarei morta di cancro? Spero molto tardi visto che la mia vita stava andando al meglio

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Ci feci almeno 8 giri, tutti trick perfetti, mi sedetti per terra e mi accesi una sigaretta, la nicotina e il tabacco mi inondarono i polmoni, quando sarei morta di cancro? Spero molto tardi visto che la mia vita stava andando al meglio. Presi il mio nuovo libro di sole 504 pagine. Penso di finirlo oggi stesso.

3 ore dopo.
Chiusi il libro appena finito, era carino ma nemmeno troppo, non il mio stile ecco. Mi alzai e controllai l'ora le 9 cazzo sono in ritardo. Mi sistemo e sfreccio davanti casa.
9:15 aprì casa e trovai tutti i componenti di casa guardarmi. Che avevo combinato?
Poggiai tutto per terra e sospirai.
Bill: con chi sei stata?
Chiese serio ma che cazzo?
Ad: ero da sola perché? E perché siete tutti qui a guardarmi?
Era stanca e volevo dormire, quanto ancora avrei dovuto aspettare?
Bill: sono le cazzo di nove e tu sei malata ci vuoi far morire d'infarto per caso?
Allora era quello, avevo perso un battito.
Ad: ho finito e iniziato di leggere un libro e ho perso di vista il tempo papà, mi dispiace ma quando ero a los angeles ai miei non importava dove ero quando tornavo e se ero malata quindi mi fa stano essere "protetta"
Ed era vero ai miei non interessava nulla di me, avevo un tetto sopra di me e quello mi bastava ma avevo bisogno di una nuova vita senza di loro, i miei genitori.
Bill: ah mi dispiace ma a noi interessa di te e quindi devi abituarti soprattutto di me che sono molto protettivo. Figlia mia.
A quel nomignolo presi la mia borsa il mio skate e corsi in camera.
Figlia mia
Figlia mia
Figlia mia
Figlia mia
Figlia mia
Figlia mia
Solo mio nonno deceduto pochi anni fa poteva chiamarmi così. Solo lui nessun'altro. Mio nonno era il mio tutto, la spalla su cui piangere, lui mi ha insegnato a suonare la chitarra, a cantare, a scrivere, a leggere, ad andare in skate e in bici, a lavarmi i denti, era lui a regalarmi qualcosa a natale, era lui che mi comprava il materiale scolastico, lui mi ha fatto da mamma da papà da nonno e da qualunque cosa. Passavo più tempo con lui che con chiunque altro. Alla sua perdita mi feci i primi segni, iniziai non studiare, a fumare e ad essere stronza col mondo.
Mi buttai a letto col cuore pieno di lacrime. Iniziai a piangere singhiozzare, sentivo un vuoto dentro di me che non sentì nemmeno la porta aprirsi. Ero con la fronte appoggiata alle braccia che erano posate sulle mie ginocchia. Gli occhi mi bruciavano dal mascara nero. Sentii delle braccia avvolgermi e iniziai a piangere sulla maglia di ovviamente Tom, lui non sapeva ma era lì, come faceva mio nonno. Piansi ancora più forte, avevo le labbra insanguinate e gli occhi neri di lacrime, ma mentre abbracciavo tom, lui notò il mio braccio, segni rosa, segni rossi, segni bianchi, ci passò un dito sopra, smisi di piangere e corsi in bagno chiudendomi a chiave. Mi lavai la faccia rossa, sospirai e tornai in camera. Tom si avventò su di me, controllando che non mi fossi fatta altri tagli, sospirò con le lacrime agli occhi.
T: perché lo fai Adi? Che ti succede?
Chiusi le palpebre e svenni per terra. Priva di sensi.

leak - Tom Kaulitz & Bill Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora