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Arrivai in aereoporto ed arrivai in italia, non troppo lontano, non voglio andare dall'altro capo del mondo, salgo in aereo e faccio mille autografi ai fan e poi mi metto a dormire.
Due ore dopo.
Mi sveglio ed era ora di scendere, presi la valigia da sopra e li zaino da terra, lo misi in spalla ed andai in un hotel a 5 stelle, entrai in stanza e mi misi al computer cercando una casa abbastanza grande da comprare. Dopo 3 orette la trovai a pochi metri da qua, era enorme ma con il mio lavoro potevo permettermelo, sono a milano e qui ci sono un sacco di fan, lavoro lo avevo pure qui, mi era stato trasferito per fortuna. Mi ricordai di dover cambiare numero di cellulare, e mi affrettai a farlo.
Due giorni dopo
Era tempo di arrivare nella mia nuova casa, entrai ed era spettacolare, la arredai e tutto, nuova aria, nuova vita.

5 anni dopo

Mi hanno invitata ad un'intervista con delle altre persone, accettai senza dubbio, era tra qualche mese qui a milano, andai al centro commerciale e girai mille negozi, ormai ero piena di soldi per il mio lavoro, autografi di là e di qua, la situazione mi è sempre piaciuta, essere amata mi è sempre piaciuto, in lontananza vidi due ragazzi entrambi con i capelli neri che sembravano fissarmi come una dea ma chi erano? Li sorrisi con sguardo un po' perplesso e mi girai facendo spallucce per poi tornarmene a casa mia, sistemai tutto il mio shopping e iniziai a dormire.

Due mesi dopo

Era il giorno dell'intervista e mi vestii così

Era un outfit che non mettevo da un sacco di tempo, ma boh avevo un sacco di adrenalina

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Era un outfit che non mettevo da un sacco di tempo, ma boh avevo un sacco di adrenalina. La limousine venne a prendermi e dopo quattro ore mi make up entrai in sala con quattro ragazzi seduti su dei divanetti, incrociai lo sguardo con degli occhi color nocciola che avevo dimenticato da tempo. Mi pietrificai in piedi a pochi passi dalla mia poltrona, occhi spalancati. Quei capelli neri, ecco perché mi avevano guardato così, ingoio la saliva e mi sedetti sul mio divanetto.
Pr(presentatore): salve modella Adalia, oggi con noi parteciperà la band Tokio hotel, non state insieme da anni oramai, cos'è successo tra voi?
Ad: beh diciamo che tante delusioni portano a tante conseguenze
Sorrisi amaramente, non me ne fregava più un cazzo, o forse lo nascondevo.
Pr: molto dettagliato ma passiamo alla band, Tom, come ti trovi senza la presenza di Adalia?
Non incrociai quello sguardo ma mi limitai a guardare il presentatore
T: beh diciamo che la colpa è stata mia, non mi aspettavo che lei se ne andasse di punto e in bianco senza nemmeno avvertirci, una lettera è stato tutto quello che ci ha lasciato, oltre ovviamente ai bei ricordi, rivederla ora qui mi sembra surreale e spero di poterci chiarire al più presto.
Mi bloccai a quel discorso, avevo il cuore in gola, mi mordicchiai le lunghe unghia rifatte, passai lo sguardo su Georg che mi stava fissando, lo guardai con occhi amari, abbassò lo sguardo. Posai gli occhi sulla figura cupa di Bill, poverino lui c'è sempre stato per me, non si meritava il mio abbandono ma ho dovuto.
Pr:Bill tu come hai affrontato la cosa?
Bill: beh diciamo che ho discusso con Tom, non ne ero felice anzi, ma come fratello non potevo cacciarlo di casa, ho provato a contattarla ma con scarsi risultati, guardavamo tutti le sue sfilate sul piccolo schermo, per noi è stata ed è ancora oggi una persona speciale.
Sorrisi guardandolo, avevo incrociato lo sguardo con tutti tranne con chi dovrei, tom, non volevo guardarlo ne sentirlo parlare ne nulla, si era fatto i capelli neri, come i miei, con quelle treccine era fottutamente sexy, vabbè vaffanculo buoni propositi, posai il mio sguardo sul suo che era fisso su di me, sul mio vestiario, su tutto di me, ci fissiamo per secondi che sembravano ore se non giorni, nelle sue pupille potevo leggere tutto il rimorso che aveva custodito dentro di se per ben cinque anni, ma a me, non importava. Finita l'intervista tornammo nei camerini, io insieme alla band. Entrati mi avventai sulle braccia di Bill, un forte abbraccio che entrambi desideriamo da cinque anni.
Ad: ti voglio bene Bilx
Lo guardai negli occhi.
Bill: ti prego facci restare nella tua vita
Il mio cuore incrinato si aggiustò semplicemente annuendo.
Mi lasciai a quelle braccia passando il mio sguardo su quello di Tom.
T: Ada possiamo parlare un attimo?
Senza rispondergli entrai nel camerino con il suo polso saldo sulla mia mano.
T: voglio solo dirti che ti amo e che in questi cinque anni mi sei mancata come l'aria, da quel pomeriggio in cui tornammo a casa non ho più toccato alcun corpo femminile perché l'unico che voglio è il tuo
Lo guardai con un sorriso stampato in faccia e mi avventai su quee labbra che desideravo così tanto.

Otto anni dopo

Ad: CHARLOTTE VIENI QUI
stavo rincorrendo mia figlia per portarla a casa di Bill per pranzare con Tom che rideva.
T: amore del papà vieni qui che ti porto dallo zio.
Charlotte corse da Tom abbracciandolo e li guardai offesa, cioè lei preferisce mio marito alla mammina? Totale offesa. Entrammo in macchina, allacciamo la cintura a charlotte e partimmo con la mano di Tom nel mio interno coscia attaccato alle mie mutandine bianche in pizzo, gli spostai la mano più avanti, nel senso un po' di contegno c'è nostra figlia dietro. Arrivammo e Bill ci salutó prendendo in braccio charlotte. La mia vita ormai era perfetta.

Spazio autrice

Heyy, la storia si conclude qui, grazie per le visualizzazioni e per i commenti ma soprattutto per il supporto che mi state dando, domani se riesco pubblico l'ep 1 della nuova storia che tratterà di t/n e tom. Vi amo e nulla grazie per tutto 💋

leak - Tom Kaulitz & Bill Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora