"Maestro Harreh!"
Harry sorride felice, quando vede un piccolo Willow corrergli incontro con il suo zainetto della Disney tutto colorato che, nella corsa, rimbalza come un palla da basket sulla sua schiena.
Si lascia così tanto coinvolgere dalla sua gioia che guarda solo lui, mentre si piega sulle ginocchia per un attimo per farsi abbracciare dal piccolo.
"Ciao, tesoro" risponde, felice di vederlo così di buon umore. "Come stai oggi?"
"Bene, ho potato 'uca" gli dice fiero, mostrandogli la bambola di pezza che tiene saldamente stretta nella sua manina minuscola.
"Bravo, magari fallo conoscere anche a qualcuno in classe, ok?" gli propone, considerato che in questi primi giorni di scuola Willow non ha rivolto la parola a nessun bambino. "Sono certo che il tuo papà sarebbe d'accordo se - "
Harry solleva lo sguardo per cercare quello di Louis, ma smette di parlare quando si accorge che stamattina Willow non è venuto accompagnato da suo padre - come si erano detti ieri sera - ma dalla nonna, che gli rivolge un sorriso dolce mentre si avvicina a lui.
"Buongiorno, maestro" lo saluta Jay.
"Uhm, salve" risponde Harry, mentre si rimette in piedi. "Mi scusi, non mi aspettavo di vederla. Louis aveva detto che avrebbe portato lui il piccolo a scuola."
"Doveva lavorare" lo giustifica Jay, dando poi un bacio sulla testa di suo nipote. "Divertiti amore, ok?"
"Ok, nonna."
"Vai, piccolo" gli dice dolcemente Harry, invitandolo ad entrare in classe.
"Posso rubarle un minuto?" gli chiede la nonna del bambino, quando rimangono da soli. "Ieri non abbiamo avuto l'occasione di presentarci. Mi chiamo Jay e avrà capito che sono la madre di Louis."
"Sì, certo, lo avevo intuito ieri! Piacere, io sono Harry."
"Volevo ringraziarla per quello che hai fatto ieri. Willow ha dormito tutta la notte come un sasso quando lei se ne è andato."
"Si figuri. Suo figlio era molto spaventato e non lo avrei lasciato da solo in quel momento."
"Mio figlio è spaventato tutti i giorni" gli dice Jay, senza mezzi termini. "E ieri per la prima volta, l'ho visto andare a letto tranquillo nonostante Willow avesse avuto un incubo. Deduco di dover ringraziare lei per questo."
Harry si sente preso alla sprovvista, perché non pensava di aver compiuto chissà quale gesto importante. "Non ho fatto niente, giuro. Mi sembrava il minimo..."
"Già, essere una persona perlomeno decente dovrebbe essere il minimo, ma si fidi che non lo è" gli dice Jay, guardandolo con gratitudine. "Io... vorrei ringraziarla facendo qualcosa che non so se apprezzerà, ma ho avuto una sensazione e di solito non mi sbaglio mai, quindi faccio un tentativo."
Jay apre la borsa e tira fuori un biglietto ripiegato in due parti, poi lo porge al maestro che la sta osservando con un cipiglio confuso.
"Questo è il numero di mio figlio."
Ok, questo non se lo aspettava.
"Oh" sussurra Harry piuttosto incredulo, mentre prende il biglietto dalle mani della donna. "Io... ce l'ho. Voglio dire, non proprio io di persona, ma è il padre di uno dei miei alunni. Posso trovarlo in segreteria..."
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Sea Monsters
FanfictionDiventare papà a diciannove anni può avere i suoi aspetti positivi: quando ti ritrovi in fuga da un amore che hai idealizzato e da una città che, per quanto grande, ti ha fatto sentire soffocato, sai di poter sempre contare su quel piccolo mostricia...