"Papi, in braccio."
"Lowie, sei grande."
"Harreh, in braccio."
Harry guarda Louis con aria di scuse, prima di aprire le braccia per permettere a Willow di arrampicarsi su di lui. Lowie, d'altro canto, sorride compiaciuto mentre si sistema sulle gambe del suo insegnante e guarda il panorama che c'è fuori dal finestrino.
Stanno andando a New York, tutti e tre insieme. Niall li raggiungerà il giorno dell'udienza, dal momento in cui hanno già fatto tutto e non c'è bisogno che sia con loro già da ora.
Hanno deciso di partire prima per godersi un po' la città e fare i turisti, è la prima volta che fanno una cosa del genere tutti e tre insieme e stanno cercando di prendere il bello di questo viaggio, senza pensare troppo ai due processi e all'udienza: in ogni caso, sono qualcosa che non preoccupano più Louis così tanto.
"Be', dato che si è liberato il posto mi metto qua" mormora Louis arrendevole, spostandosi sul sedile centrale dove fino a poco fa c'era seduto suo figlio. Da questa prospettiva, riesce anche lui a guardare fuori dal finestrino e soprattutto può stare più vicino ad Harry e Willow.
"È la prima volta che prendi l'aereo, Harreh?"
"No, amore, l'ho preso qualche mese fa quando sono andato a prendere il tuo papà a New York. Ricordi?"
Willow annuisce. "Per me è la prima volta, invece."
"Uh... no" gli dice Louis, lanciando un'occhiata veloce ad Harry. "Piccolo, non è la prima volta. E poi... lo abbiamo preso quasi un anno fa, quando siamo andati a vivere da nonna. Non ricordi?"
Willow rimane in silenzio e la sua mente si riempie di piccoli, ma brevi ricordi: Adam, la loro vecchia casa, quella notte in cui sono scappati via. Più passa il tempo, più la ricorda di meno.
"Non ricordo l'aereo, papi."
"Va bene, te l'ho detto, è passato quasi un anno. E poi dormisti per la maggior parte del viaggio" gli risponde Louis, promettendo a se stesso che non cercherà mai più di ricordare episodi del genere a suo figlio. Se li dimenticherà, lascerà semplicemente che succeda.
"E ti piace?" chiede Harry a Willow, per distrarlo da quei pensieri che gli stavano tornando.
"Sì! Stiamo volando. Mi piace tanto l'aereo."
Harry sorride intenerito, notando ancora una volta quando Willow stia crescendo: il suo primo anno di asilo oramai è in dirittura d'arrivo e il suo linguaggio sta migliorando a vista d'occhio. Riesce a mettere insieme sempre più frasi senza mangiare le parole ed è davvero emozionante assistere a tutti questi cambiamenti.
"Se ti piace così tanto, allora faremo in modo di prenderlo più spesso" gli promette Harry, beccandosi un'occhiata confusa da parte di Louis. "Questa estate facciamo un bel viaggio magari, mh? Che ne dite? Questo principino qua ha proprio la faccia di uno che ha bisogno di vedere il mare per la prima volta."
Willow si gira a guardare Harry con uno scatto. "Harreh! Mare! Non l'ho mai visto."
"Lo so, amore. Ti ci porto io."
"Harry..." lo richiama Louis. "Non abbiamo ancora parlato di questa estate. Dobbiamo ancora valutare un po' di cose prima di fare programmi."
"Lo so" risponde Harry, facendo scivolare una mano in quella del suo ragazzo. "Ma un paio di settimane per viaggiare le troveremo e soprattutto ce le siamo meritate, tutte e tre."
"Vero, papi. Ce le meritiamo proprio."
Harry scoppia a ridere, stringendolo un po' più forte con l'altro braccio. "Tranquillo, Lowie. Il tuo papà lo convinciamo."
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Sea Monsters
FanfictionDiventare papà a diciannove anni può avere i suoi aspetti positivi: quando ti ritrovi in fuga da un amore che hai idealizzato e da una città che, per quanto grande, ti ha fatto sentire soffocato, sai di poter sempre contare su quel piccolo mostricia...