Louis avrebbe dovuto immaginare che, invitando Harry a casa sua a pranzo, si sarebbe ritrovato a fare i conti non solo con un bambino ma con due.
Sono almeno dieci minuti, infatti, che lui e Willow stanno giocando con gli ultimi broccoli che sono rimasti, facendo la sfida a chi li mangia prima. Lowie, competitivo com'è, pur di arrivarci lui alla vittoria sta ingerendo verdure come se fossero patatine fritte.
"Sicuro che tua madre non mangia?" gli chiede Harry, mentre prende un tovagliolo per pulire la bocca del piccolo.
"Ha la pausa pranzo un'ora prima della fine del suo turno, quindi sicuro" risponde Louis, e neanche a farlo apposta proprio in questo momento sente il motore della macchina spegnersi nel viale. "Uh, è arrivata."
Un paio di minuti più tardi, Jay fa il suo ingresso in casa: la prima cosa che sente è l'odore di verdure, poi vede i ragazzi seduti al tavolo ed un piatto vuoto davanti a Willow.
"Ciao, ragazzi. Harry, non so che miracolo hai fatto con mio nipote ma ti adotterò."
Harry si lascia andare ad un sorriso compiaciuto. "Ma ti pare, è stato un gioco da ragazzi. Com'è andato il lavoro?"
"Bene, grazie tesoro. A voi invece?"
"Tutto ok, Louis è venuto a prendere Lowie a scuola e abbiamo deciso di venire tutti qui a fare un verdura party."
"Sì, nonna! Festa verde!" esclama Willow, sollevando in aria la forchetta.
"Mamma, prima che me ne dimentichi" interviene Louis. "Tu lo sai, vero, che Harry e Gemma si uniranno a noi questo Natale?"
"Certo, e ne sono molto felice."
"Ok, quindi sarebbe carino fare l'albero. Sai, anche per Willow. Ma... non l'ho trovato?"
Jay torna seria, mentre occupa una delle sedie libere del tavolo. "Uhm... non te l'ho raccontato, in realtà. L'anno scorso è venuta zia Betty a farci visita e ha deciso di cucinare qui le melanzane."
"Non vedo questo cosa c'entri con l'albero di Natale."
"C'entra, perché c'era un odore piuttosto sgradevole di aceto qui in casa e l'albero ne era impregnato, così dopo le feste ho pensato di metterlo un po' fuori all'aria. Non avevo calcolato che quella era una giornata un po' troppo ventilata, e ad un tratto dalla finestra ho visto l'albero rotolare verso la strada per poi essere investito da un camion."
Willow trattiene rumorosamente il fiato a queste parole.
"È morto?"
"Amore, no!" esclama Louis, guardando suo figlio inorridito. "Piccolo, gli alberi non muoiono."
Harry li guarda con tutta l'aria di chi vorrebbe stare zitto ma non è in grado di farlo. E infatti.
"In realtà, sì. Gli alberi di Natale no, però. Quelli sono finti, qualche volta. Jay, il vostro era finto?"
"Lo era."
"Ok, Lowie. Quindi non è morto."
"Harry" lo riprende Louis, non riuscendo a trattenere però un sorrisetto divertito. "Sì, era un albero finto, ma non è questo il punto. Il punto è che non ne abbiamo più uno."
"Possiamo comprarlo!" esclama Harry, alimentando l'entusiasmo di Willow nel tempo di due semplici parole. "Insomma, io ho il pomeriggio libero, e pure Louis. Possiamo andare insieme a prenderlo, fuori ci sono già tante luci colorate e le canzoni di Natale ed è bellissimo."
"Mamma, nel caso non si fosse capito, ad Harry piacerebbe aiutarci in questa cosa" la butta lì Louis, sarcastico. "Che poi non capisco, tu non ce l'hai più una casa?"
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Sea Monsters
FanfictionDiventare papà a diciannove anni può avere i suoi aspetti positivi: quando ti ritrovi in fuga da un amore che hai idealizzato e da una città che, per quanto grande, ti ha fatto sentire soffocato, sai di poter sempre contare su quel piccolo mostricia...