"Papà? Pigiamino messo!"
Harry piega lo strofinaccio con cui ha appena finito di lavare i piatti e guarda Willow, che si è piazzato davanti a lui, con le mani poggiate sui fianchi e tutta l'intenzione di mostrargli com'è stato bravo a fare tutto da solo.
"Sei proprio un campione, amore mio" risponde Harry, dandogli il cinque. "Andiamo a letto?"
"Chiamiamo papi?"
"Certo, chiamiamo papi."
Louis è partito per Londra per un lavoro da fare il collaborazione con il The Sun, così Willow ed Harry sono rimasti da soli a casa di quest'ultimo. Gemma è partita per la sua prima gita fuori porta romantica con Niall, mentre Jay è impegnata con il lavoro e tra l'altro da un po' di settimane sta frequentando in modo serio un uomo.
Così, Harry non ci ha pensato due volte a dire a Louis che se ne sarebbe occupato lui di Willow, anche perché ha la fortuna di lavorarci insieme e a differenza di Jay o di chiunque altro, può stare con lui davvero in ogni momento della giornata.
E poi è stato bello poter trascorrere questi due giorni insieme da soli, è stata una opportunità per rafforzare ancora di più il loro rapporto e renderlo più quotidiano, anche in vista della convivenza che avverrà il prima possibile.
Un paio di minuti più tardi, Harry e Willow sono a letto, l'abat-jour accesa sul comodino e il cellulare che squilla a vuoto. Entrambi sorridono quando sullo schermo compare il viso di Louis.
"Scusate, mi sono messo a letto in questo istante."
"Lo vedo. Lou, hai i capelli ancora umidi."
"Haz, fa caldo" risponde Louis. "Come state? Avete mangiato?"
"Sì. Papà ha cucinato le poppette."
"E le patatine, scommetto."
"Oops" ridacchia Willow, poggiandosi alla spalla di Harry per rientrare meglio nella inquadratura. "Quando torni, papi? Ci manchi."
"Anche voi, mostriciattolo. Domani venite a prendermi in stazione insieme."
"Restate da me, vero? Gemma torna tra due giorni."
"Certo, Haz."
"Dobbiamo arrangiarci così fino a quando non troviamo casa" sospira Harry. "Non credevo che questa ricerca sarebbe stata così tanto estenuante. Non ce la faccio più a non vivere con voi."
"Papi, papi. Oggi a scuola ho fatto un disegno stupendo."
"Sì, piccolo? Domani me lo fai vedere?"
"Ho disegnato me, te e papà. La mia nuova famiglia."
Louis sorride dall'altra parte dello schermo. "Non vedo l'ora che arrivi domani per riabbracciarvi."
Continuano a chiacchierare di quello che hanno fatto durante questa giornata, scendendo nei dettagli e raccontandosi anche cose insignificanti.
"Si è addormentato" gli fa notare Louis dopo dieci minuti, indicandogli con un cenno Willow che se ne sta poggiato ancora ad Harry. "Ti ha fatto impazzire in questi giorni, non è vero?"
Harry scuola la testa, lasciando scivolare le dita tra i ricci del bambino. "Sono io che ho fatto impazzire lui. Siamo stati bene, non preoccuparti per noi."
"Ok, meglio così."
"Però Lou, davvero" continua Harry, sussurrando per non rischiare di svegliare Willow. "Non domani, ovviamente, ma questa settimana continuiamo a cercare casa? Sono un po' di settimane ormai che abbiamo deciso di andare a vivere insieme e inizio a diventare davvero impaziente. Mi sembra così innaturale non stare con te e Lowie."
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Sea Monsters
FanfictionDiventare papà a diciannove anni può avere i suoi aspetti positivi: quando ti ritrovi in fuga da un amore che hai idealizzato e da una città che, per quanto grande, ti ha fatto sentire soffocato, sai di poter sempre contare su quel piccolo mostricia...