Epilogo

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"Bum."

Louis sussulta un po' quando Harry compare alle sue spalle in questo modo, ma poi si lascia andare ad un sospiro e torna a distendersi su questo sdraio a bordo piscina che lo sta ospitando ormai da un'ora.

"Scemo."

"Willow si sta divertendo tanto. Ha già fatto amicizia con una bambina."

"Te lo avevo detto che non avevi motivo di andare a controllare, Haz. Gli animatori sono affidabili" gli dice Louis, mentre Harry si siede vicino a lui e inizia a lasciargli carezze sul petto.

"Mi sono divertito. Sai, è arrivato un gruppo di bambini inglesi, e uno di loro si è impressionato quando ha notato che Willow ha chiamato papà sia te che me" gli racconta Harry. "Stavo per rispondere, ma Lowie mi ha battuto sul tempo. Gli ha detto qualcosa sul tipo che i bambini possono avere anche due papà, due mamme oppure un solo genitore e, cito testualmente, gli ha detto che i tempi sono cambiati. Mi ha ricordato qualcuno il giorno che ci siamo conosciuti."

Louis sorride orgoglioso di suo figlio, ma anche al ricordo di quella volta in cui affrontò Harry per la sufficienza con cui aveva dato per scontato che Willow avesse una madre.

"Sono proprio fiero di quel pulcino" risponde, compiaciuto. "Ma hai visto come parla in italiano?"

Harry si lascia sfuggire una risata. "Oh, sì. Il modo in cui i bambini imparano in fretta, è qualcosa che mi commuove sempre."

"Sei proprio un maestro d'asilo" lo prende in giro Louis, afferrandogli il polso e tirandolo a sé. "Vieni qua, stenditi con me."

"Mh, questo sdraio ci regge entrambi?"

"Entrambi chi?" gli dice, intrecciando le gambe con le sue e stringendoselo addosso. "Siamo una persona sola."

"Oh Dio, quando fai lo sdolcinato..." mormora Harry, lasciandogli un bacio sul collo. "Eccitante."

"Sei così strano, tu."

Harry sospira, poggiando la testa sul suo petto mentre Louis gioca con i suoi capelli. "Senti, ma... se tipo facessimo sesso ora, quei due laggiù si accorgerebbero qualcosa?"

"Penso proprio di sì" gli dice Louis, avvicinando l'altra mano alle cosce di Harry, facendolo rabbrividire un po'. "Però... se facciamo altro, forse possiamo passarla liscia."

"Ah sì? Tu dici?"

"Mh" mormora, tirando il laccio del costume.

Stanno quasi per baciarsi e andare oltre, quando d'improvviso una voce squillante e fin troppo familiare, li fa tornare lucidi come di sicuro, negli ultimi trenta secondi, avevano smesso di essere.

"Papààà!"

Harry si rimette seduto come scottato, mentre Louis se la ride spostandosi più indietro sullo sdraio e lasciando una carezza veloce sui fianchi nudi del suo fidanzato.

Willow compare davanti a loro tutto allegro, con i riccioli biondi scompigliati e il suo corpicino non più pallido come i primi giorni, ma colorato dai raggi del sole che lo hanno colpito in questi primi giorni trascorsi in Italia.

"Mostriciattolo. Che ti è successo?" gli chiede Louis.

"Stasera c'è il pizza party con i bimbi. Gli animatori ci hanno chiesto dieci... dieci euo per partecipare. Che cosa sono? Posso andare anche io, peffavore?"

"Dieci euro, amore. Sono i soldi italiani" lo corregge Harry, scambiandosi un'occhiata con Louis che annuisce in accordo. Così si allunga per prendere il portafogli dalla borsa del mare e sfila da dentro una banconota. "Tieni, principino. Sta' attento a non perderli, ok?"

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