10. (Silas)

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Ha calpestato un ramo, ne sono sicuro. Ha calpestato un ramo ed ora so esattamente dove si è nascosta.
Non sono arrabbiato e non voglio farle del male, ma voglio che lei lo creda. Voglio che ogni sua cellula scatti al minimo rumore, terrorizzata da quello che potrei fare se la trovassi.
Quello che ha fatto prima è stato semplice e solo perchè glielo ho lasciato fare. Ho permesso che mi mettesse K.O. perchè la cosa che importava in quel momento era solo che lei capisse qual era la mossa giusta per difendersi. Volevo che esplorasse le varie possibilità e che scegliesse quella che le dava più chance di farcela e, con mia sorpresa, ha scelto bene.
Non mi ha fatto male, non è stato quel gran che come colpo, però ci è riuscita e questo è importante. Ma deve imparare a farlo anche quando l'adrenalina è in circolo e il cervello non riesce a pensare in maniera lucida. Deve imparare a capire quale opzione le da maggiori possibilità di sopravvivere, anche con pochi secondi a disposizione.
So dove è nascosta, ha il fiatone e non si adopera nemmeno per nasconderlo o per non farsi sentire mentre piange.
È in trappola e lo sa.
Avrebbe potuto scegliere il percorso che scendeva al porto, dove avrebbe sicuramente trovato altre persone, ma come una stupida ha scelto la strada opposta, che portava all'interno della pineta. Ci lavoreremo.
Nessuno può aiutarla qui e l'unica chance di telefonare è quella di tornare al gazebo dove pensa di aver lasciato il suo zaino.
Non ha idea che l'abbia io.
Di certo non ero preoccupato che mi sarebbe sfuggita e cosí, con tutta calma, ho raccolto le sue cose e le sono andato dietro, senza nemmeno correre troppo.
Sono addestrato per questo. Anche se limitato dal mio nuovo ruolo in questa contea del cazzo, sono ancora 'Il Lupo Cattivo' contro cui tutti temevano di scontrarsi. Tranne Travis, ovviamente.
Quel figlio di puttana era l'unico che riusciva a tenermi testa e mi manca ogni giorno di piú.
Caccio il pensiero del mio amico morto dalla testa e mi concentro sulla mia preda. È vicina.
Cento metri a sud est, ultimo pino a destra, è seduta, forse in ginocchio.
Mi avvicino con la delicatezza di un leone che ha puntato la preda e attendo qualche secondo, per darle il tempo di riprendere fiato.
Voglio spaventarla, ma non farla morire d'infarto. Ho già fatto la mia cazzata puntandole la pistola contro la prima volta che l'ho vista.
Mi manca questa vita. Mi manca il sapore della 'caccia' .
Mi avvicino quel che basta per poterla scorgere. Come avevo percepito, è piegata sulle ginocchia, con la schiena contro al tronco dell'albero. Noto i capelli rossi fare capolino oltre il tronco, mossi dalla brezza marina che li accarezza ad ogni folata. Un pò lo invidio il vento, devono essere morbidi.
Per l'amor di Dio, Wolfe, resta concentrato!
Come uno stronzo qualunque calpesto un ramo qualche centimetro piú in là, Selene lo sente e si alza di scatto, si volta verso di me ed allunga una mano in cui stringe un grosso bastone raccolto chissà dove.
Che tenera! Pensa sul serio di stendermi con quello?
<<Stammi lontano!>> mi avverte. Sventola il bastone da una parte all'altra tentando di apparire minacciosa. Ha lo sguardo di un cerbiatto illuminato dai fari di un auto.
<<Si può sapere che ti prende? Sei uno psicopatico? Hai un disturbo della personalità?>> domanda.
Non rispondo, sono troppo occupato ad avvicinarmi lentamente.  Ora tutto quello che ci divide è il suo pastoncino smilzo.
<<Sei rimasto ferito in missione? Ti si è rovinata una parte del cervello?>>
<<Una curiosità...>> dico, avvicinandomi fino ad afferrare il bastone e trascinare la ragazzina verso di me. <<Certe stronzate te le sogni la notte?>>
Con poco sforzo la faccio voltare e la afferro di nuovo come poco prima, circondandole il collo con il braccio ed afferrandole i  capelli con l'altra mano.
Posso sentire i suoi muscoli tesi, il fiato corto, la paura in ogni suono che emette.
Il suo corpo aderisce perfettamente al mio. È sempre piú difficile pensare lucidamente.
Coraggio Ragazzina, fa la stessa cosa che hai fatto prima e alla svelta.
Come se mi leggesse nel pensiero, fa quello in cui speravo ed esattamente come pochi istanti prima, mi atterra ripetendo la stessa sequenza di movimenti.
Perfetto!
Non sento male, per niente. Ma il fatto che, anche sotto adrenalina e in situazione di pericolo abbia capito cosa fare, è un ottimo inizio.
Mi mette di nuovo in ginocchio, ma questa volta, prima di farmi colpire la schiena con una gomitata, le blocco un braccio e la trascino a terra con me.
Una volta in ginocchio, non devo applicarmi piú di tanto per portarla a terra, sotto di me, bloccandole entrambi i polsi ai lati della testa.
Inizia immediatamente a contorcersi sotto il mio peso e qualcosa di me, la sotto, sembra accorgersene ed indurirsi all'istante.
Santo cielo!
Mi appunto mentalmente di farmi una scopata al piú presto. Quest'improvvisa  frustrazione sessuale per colpa di una ragazzina è assurda e totalmente inopportuna.
<<Calmati, tigre! Non voglio farti del male.>> le confesso. Continua a muoversi senza ascoltarmi, nel vano tentativo di divincolarsi.
<<Mi hai sentito? Ho detto che non voglio farti niente.>> le dico di nuovo. Per dimostrarglielo mi scostò da lei e la lascio libera. E soprattutto lascio libero il mio uccello.
Si calma e mi osserva, ci mette qualche
istante a capire, mentre si rialza.
<<Volevi mettermi alla prova, è cosí?>> domanda con aria schifata, mentre si leva foglie e terra di dosso.
<<Volevi che facessi la stessa cosa che ho fatto prima, ma senza stare troppo a pensarci.>>
Non dico nulla, la risposta è piuttosto ovvia. Mi rialzo anche io e le sorrido, non riuscendo ad evitare un'espressione arrogantemente vittoriosa.
In una frazione di secondo, Selene si fionda su di me ringhiando come una pazza ed agitando le braccia.
<<Sei uno stronzo, Silas Wolfe!>> urla <<Soltanto un misero pezzo di merda.>> mi colpisce il petto con un pugno e poi un altro ancora, sperando di farmi male.
<<Mi hai fatta morire di paura!>> grida poi. Quando mi stufo di quegli inutili tentativi di scalfirmi, le afferro di nuovo i polsi e la spingo contro il tronco del pino dietro il quale si era nascosta.
<<Sono una persona pessima, te lo concedo. Ma almeno ora questo stronzo sa che hai ottimi riflessi e ottime capacità di giudizio anche in situazioni di pericolo.>>
<<Ca-Capacità di giudizio? Riflessi?>> domanda col fiatone. È vicina, troppo vicina. Il suo profumo arriva al mio naso e la mia testa inizia a fantasticare su quale sia il suo sapore.
Finiscila, Wolfe!
<<E per farlo mi hai fatto credere di volermi inseguire come un cazzo di animale che rincorre la preda?>>
<<Non te l'ho fatto credere, Selene. È andata esattamente cosí.>>
Si sporge in avanti con la testa, le sue labbra sono talmente vicine alle mie che se soltanto allungassi la punta della lingua, potrei sfiorarle e sentirne il sapore.
Ma che cazzo mi sta succedendo?
<<Sei un fottuto psicopatico.>> ringhia quasi, sostenendo il mio sguardo.
Che voglia di farle rimangiare quegli insulti a suon di orgasmi. Uno dietro l'altro, finchè non si ricorderebbe piú nemmeno il motivo per cui era arrabbiata con me.
Calmati, Wolfe! È una ragazzina del cazzo.
La lascio andare non appena si calma e la prima cosa che fa è afferrare il suo zaino e correre a qualche metro da me, come se avesse paura che ritenti di nuovo il mio esercizio di addestramento.
Il suo cellulare emette un trillio simile al campanello di una bicicletta. La guardo prenderlo dallo zaino e sbloccarlo, pochi istanti dopo sorride come una scolaretta innamorata.
<<È il principe azzurro?>> chiedo. Che cazzo me ne frega, poi?
<<Solo la psicologa che ha spostato una seduta>>
Che ha detto?
<<Psicologa?>> chiedo, curioso.
<<Non lo sapevi? Anche i futuri strizzacervelli ogni tanto hanno bisogno di sfogarsi.>> abbozza un sorriso di circostanza e si volta per rispondere.
Mi pare ovvio che quella al telefono non sia la psicologa. E ad ogni modo controllerò più tardi i suoi messaggi e le sue telefonate tramite lo spyware che lo installato sul cellulare.
Ma adesso vorrei sapere di più su questa storia dello strizzacervelli. Probabilmente è per la scomparsa del padre.
<<Ora, se vuoi scusarmi vorrei andare a casa. Ho delle cose urgenti da fare.>>
Altra bugia. Vuole solo allontanarsi da me e un pò mi dispiace, non volevo farla arrabbiare così tanto.
<<Senti, mi dispiace per prima. Ho esagerato.>> ammetto. Mi gratto la nuca e guardo in basso. Non arriva nessuna risposta.
<<Sì, bé...Adesso devo andare.>>
Cazzo! L'ho fatta davvero  infuriare.
Senza degnarmi di ulteriori attenzioni si volta e va verso il porto. Ha preso la strada piú corta, è davvero in ritardo per qualcosa.
Forse la sua dottoressa le ha anticipato la seduta?
Decido che voglio sapere di piú su di lei e dal momento che so che non basterá farle delle domande per avere delle risposte, opto per una strada piú semplice. Moralmente discutibile, certo, ma piú semplice.
Prendo il telefono ed apro velocemente la lista dei miei contatti, scorrendola fino ad arrivare al nome che cerco, premo e lascio squillare.
<<Silas Tyler Wolfe.>> la voce del mio collega scandisce il mio nome  <<Come vanno le cose nella patria del sole?>>
<<Mi godo l'abbronzatura.>> rispondo sarcastico. <<E tu come stai nel tuo ripostiglio due metri per tre?>>
<<Mi godo la solitudine.>> ridacchia e per un istante mi sembra di essere tornato a meno di un anno fa, quando io, Travis e Nathaniel abbiamo passato la notte in quel bugigattolo tentando di scovare un rifugio anti aereo a Kandahar sui computer di Nate.
C'era puzza di fumo, kebab, birra e deodorante da uomo, ma è stata comunque una tra le nottate piú divertenti della mia vita. È anche stata l'ultima trascorsa con Travis.
<<Nate, ho bisogno di un favore.>>
<<È un favore che potrebbe costarmi il posto?>> lo sento esalare il fumo di una sigaretta. Non ha mai smesso davvero, eh?
<<No, se non ti fai beccare.>>
<<C'entra qualcosa la tua ex?>>
Cazzo!
<<No, stavolta è per un caso a cui sto lavorando. Mi serve tutto quello che riesci a trovare su Selene Green. L'indirizzo è l'803 di Weber Lane, qui a Waveside.>>
<<Amico, mi hai salvato il culo con Meyers tante di quelle volte che i favori che ti devo non finiranno mai, ma vedi di non chiedermi piú cose del genere dopo stasera, chiaro?>>
<<Lo so che ti chiedo tanto, Nate. Ti prometto che è l'ultima volta.>>
<<E un'altra cosa...>>
Non riguarderà Claire, vero? È nei guai?
<<Voglio un video di Violet che saluta lo zio Nate. Non avrà scordato chi è la sua persona preferita, vero?>>
Tiro un sospiro di sollievo: <<Avrai il tuo video appena tornerò a casa, razza di un deficiente.>> sghignazzo <<Ma fammi il favore di smetterla di fumare. Quella roba uccide.>>
<<Hey, mica sono un agente operativo io. Sono solo il capo della sezione informatica, non ho bisogno di essere in forma. Posso godermi carboidrati, fumo e una bella donna che me lo succhia mentre lavoro, se voglio.>>
Che coglione! Scrollo la testa mentre ridacchio.
<<Ti mando tutto quello che riesco a trovare su questa Selene appena ho finito qui. Stammi bene, 'Lupo Cattivo' .>>
<<Ciao amico mio, grazie ancora.>>
Riaggancio, ancora col sorriso. È bello sapere che almeno lui è ancora lí dove l'ho lasciato e che sta bene. Ora non devo fare altro che andare a prendere mia figlia al centro estivo e godermi il resto della serata con lei.

LOVE ME DANGER - Amore oltre l'abissoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora