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9 mesi prima

Non so con che voglia io stia facendo questo ora, sono al supermercato, il mio giorno libero, quando potrei essere a letto a dormire, ma in casa non c'è niente e è il mio turno a fare la spesa.

Sono vestita male, addosso ho tutte cose di Jacob.

Non ho buttato i suoi vestiti, sono comodi e larghi o almeno è questo che mi dico come scusa.

Quando invece è perché è come averlo con me.

Prendo un carrello e inizio a camminare in mezzo alle corsie con la lista in mano.

Sono a prendere l'alcool, dopo la mia rottura siamo rimaste a secco. Cerco una bottiglia di Gin ma una persona mi blocca «Il destino ci ha fatto incontrare di nuovo» mi giro lentamente e vedo la coppia anziana che avevamo trovato io e Jacob quella volta al supermercato.

Sorrido e dico «Strano che ogni volta sia nello scomparto alcolico» si mettono entrambi a ridere.

«Oh cara tutto bene? Non hai una bella cera» a quanto pare se ne accorgono tutti.

«Si tutto bene» «E il tuo ragazzo lo hai lasciato a casa?» non so perchè ma mi vengono le lacrime agli occhi.

«Oh cara» viene da me e mi abbraccia, non so perchè ma ricambio l'abbraccio piangendo, la ferita era ancora aperta.

Abbracciarla è bello è come abbracciare mia nonna, è una bella sensazione.

«Mi dispiace tanto cara, sembravate tanti felici insieme» si stacca piano da me mi asciugo gli occhi.

«Lo eravamo» dico tirando su col naso «Che ne dici di andare a prendere un bel tè caldo con noi così potrai parlare e sfogarti» «Non voglio annoiarvi con i miei problemi» «Ma figurati siamo vecchi magari possiamo darti qualche consiglio» sono un po' schiva con le mie cose ma forse ha ragione magari un consiglio da due persone vissute potrebbe aiutarmi.

Siamo seduti in un bar, ho raccontato cosa è successo.

«Oh tesoro mi dispiace tanto» «Capita» «Ma non dovrebbe, eravate così belli insieme» sorrido al ricordo «Si è vero, non so cosa fare sono messa male, abbastanza male è un eufemismo, sono messa male» mi prende la mano sopra il tavolo.

«Sai noi non abbiamo figli, a causa di un mio problema, non abbiamo mai potuto dare consigli ai nostri nipoti, e figli, ma siamo bravi nel farlo, io e questo vecchietto qui accanto ci siamo incontrati a 19 anni, lui è più vecchio di me naturalmente» dice sorridendo.

Lo guarda innamorata «I miei genitori erano costantemente arrabbiati con me perchè a quell'epoca dovevi trovarti un marito al più presto, io ero già in tarda età per trovarmi un buon partito, ma un giorno mentre tornavo in macchina dal supermercatio mi si è bucata una gomma, ho accostato, e lo stesso ha fatto lui, ci siamo messi a litigare, poi mi ha aggiustato la gomma e dopo ci siamo di nuovo messi a litigare, ognuno per la propria strada. Poi un giorno ci siamo incontrati di nuovo al cinema, a quanto pare i suoi amici erano anche miei amici, tutti sposati naturalmente tranne noi, così siamo stati obbligati a sederci accanto, mi ha spanto la bibita sulla gonna, non ti dico che sfuriata» «Non è stata colpa mia sei tu che hai mosso il braccio» si giustifica Wiliam «Questo perchè mi stavi toccando il braccio, ma non importa fammi finire... mi ha aiutato a pulirla, abbiamo riso e parlato quella sera, da li, abbiamo iniziato a vederci, ovviamente ogni volta discutevamo per qualcosa, ma fortunatamente un giorno durante un litigio mi ha chiesto di sposarlo» si gira verso di lui «Siamo ancora giovani, e ogni giorno che passa lo amo sempre di più» lui le sorride e le dà un bacio sulla fronte.

Lacrime salate mi scendono sulle guance, mi guardano «Questo per dirti che il destino è imprevedibile, quella volta ci ha fatti incontrare di nuovo, se è destino Ginevra succederà, e lo spero amaramente, ma se non vi avessi visti quel giorno il modo in cui lui ti guardava e come tu guardavi lui, il destino vi farà incontrare di nuovo, te lo assicuro, non so quando ma lo farà» la ringrazio mentalmente.

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