28

34 3 0
                                    

Buona lettura🖤🤍.


Jacob

È passato un giorno da quando sono a New York e lei già mi manca.

Devo trovare una soluzione, perché non posso continuare così.

Dopo aver passato un anno senza di lei, ora la sola idea di non sapere che è a casa che mi aspetta mi da fastidio.

Sono in ufficio e oggi è il suo primo giorno da stagista, sono agitato, e non mi immagino lei, quindi decido di chiamarla.

Risponde subito «Jacob io non ci riesco, non posso andare farò la figura dell'idiota» sorrido leggermente per la sua ansia, immaginavo che sarebbe stata in panico.

«Ragazzina non farai la figura dell'idiota e tu vai perchè giuro su gli dei che se vengo a sapere che non sei andata prendo un aereo, vengo li e ti ci porto a calci in culo chiaro?» la sento ridere «Mi piace quando fai l'autoritario Hall» sorrido anch'io «Dove sei ora?» «Sono in macchina nel parcheggio, sono in anticipo, stavo per chiamarti ma mi hai preceduto» «Telepatia ragazzina» ride di nuovo «Mi manchi» sospira lei.

Mi accascio sulla mia sedia «Anche tu ragazzina, questa mattina svegliarmi senza di te mi ha dato fastidio» «Anche a me molto... non è ossessione vero?» sorrido divertito «No ragazzina è solo la voglia di stare con me dopo un anno in cui non ci siamo né visti né sentiti» «Hai ragione» «Non posso credere alle mie orecchie mi stai dando ragione?» «Non montarti la testa Hall è solo perchè sono agitata e la mia testa non connette» «Ah okay mi sembrava strano» sghignazza dall'altro lato del telefono «Vorrei che fossi qui» «Ma lo sono ragazzina solo che non mi vedi, ora entra dentro e fai vedere chi è Ginevra Rinaldi, la ragazza di cui sono follemente innamorato» la sento sospirare «Grazie Jacob» «Per te questo e altro» «Allora entro» «Respira, entra, guardati intorno e non avere paura di niente okay e se qualcuno ti da fastidio, di che il tuo fidanzato e un famoso avvocato di New York e che se vuole gli posso fare il culo in un secondo» ora si mette a ridere facendo ridere anche me, renderla felice ormai è diventato il mio hobby.

«Ti amo jacob quando ho tempo di chiamo» «Vai e spacca culi amore» «Ti amo» «Anch'io tanto» mette giù, appoggio il telefono sulla scrivania e giro la sedia per guardare fuori la città.

Da bambino amavo New York, pensavo fosse la città più bella del mondo, ma poi ho conosciuto lei e ho capito che è lei la città più bella del mondo.

Ginevra

Scendo dalla macchina con le gambe che tremano, anche se non solo quelle tremano, sto tremando tutta, dalla testa ai piedi.

Entro nella porta principale e mi accoglie una ragazza giovane e solare «Buongiorno sono Stella come posso aiutarla?» «Salve sono qui da stagista è il mio primo giorno» «Oh certo ,prego mi segua» esce da dietro la scrivania e mi fa cenno di seguirla «Non deve essere agitata, anch'io lo ero il primo giorno anche se solo da segretaria, ma essere qui è bellissimo, sono tutti fantastici, si troverà bene» «Grazie, comunque sono Ginevra» «Bel nome mi piace» «Grazie anche il suo e molto bello».

Arriviamo davanti ad una porta, entro e trovo un altro ragazzo «Prego si sieda pure adesso arriverà qualcuno che vi darà delle indicazioni» «Grazie» mi siedo di fronte all'altro ragazzo, occhi marroni e capelli decolorati in blu «Piacere Francis» mi porge la mano sorridente e gliela stringo anche io «Ginevra ma puoi chiamarmi Ginny» «Beh Ginny contenta di essere qui?» «Molto anche se sono agitata e tu?» «Anch'io sono agitato, sono molto bravo a non darlo a vedere, che collage frequenti?» «La University of Southern California e tu?» «Oh io ho finito ero a New York ma ora mi sono trasferito qui per questo lavoro e quanti anni hai?» «22» «Cavolo sei giovane, per essere stata accettata qui» «Si è strano anche per me» «Sei sempre andata bene a scuola vero?» «Si sono qui perchè ho avuto una borsa di studio in realtà sono italiana» «Cavolo ma allora sei molto intelligente» «Qualche volta capita» si mette a ridere e mi aggiungo anch'io.

Trust Me: ForeverDove le storie prendono vita. Scoprilo ora