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Avrei molte domande da fargli ma in questo momento l'unica cosa a cui riesco a pensare e a noi due in un letto.

Sono a cavalcioni su di lui, ci stiamo baciando in modo rude.

Mi toglie la maglietta lasciandomi in reggiseno, mi guarda tre secondi per dopo iniziare a baciarmi il collo.

«Letto?» sussurra piano lui, annuisco eccitata.

Mi tiene su di lui e si alza andando verso la camera continuando a baciarmi.

In quest'anno ho pensato che non avesse sofferto, invece dopo aver ascoltato le sue parole lo ho capito.

Ho sentito il suo dolore, e vorrei portarglielo via, tutto via.

Arriviamo al letto, mi fa stendere sopra e senza aspettare è sopra di me.

«Non sarò lento, non perderò tempo a toglierti i vestiti delicatamente, sarò rude e veloce, aspetto questo momento da troppo» dice ansimando, baciandomi il collo.

«E se io non volessi?» chiedo accarezzandogli il petto «Non provocarmi ragazzina, sono abbastanza sensibile in questo momento» sorrido «Appunto per questo ti provoco» faccio scendere le mie mani sui suoi jeans, gli accarezzo l'erezione attraverso la patta dei pantaloni.

Alzo la testa verso di lui e gli sussurro all'orecchio «Fammi ciò che hai desiderato in quest'anno» grugnisce eccitato.

Mi stacco piano da lui «Puoi contarci che lo farò» mi slaccia i pantaloni in velocità, me li sfilo piano, passa alle mutandine ma impaziente le strappa rompendole.

Sussulto eccitata, gli slaccio i jeans aiutata da lui, se li sfila velocemente.

Gli accarezzo l'erezione coperta dai boxer, glieli abbasso.

Mi prende le mani e le congiunge dietro il suo collo «Aggrappati ragazzina, perché non sarò per niente gentile» faccio come mi dice accecata dall'eccitazione.

Apro di più le gambe, prende la sua erezione in mano e entra in me con una spinta decisa e vorace.

Sussulto gemendo «Cazzo» ansima lui.

Resta per poco senza muoversi, quando spingo il bacino verso di lui, mi guarda un secondo, sorride malizioso e scende a baciarmi il collo.

Inizia a muoversi velocemente, non scherzava sul fatto che dovessi aggrapparmi a lui.

Lo stringo di più a me, il silenzio della stanza si riempie di gemiti e ansimi.

«Cazzo ragazzina» mi bacia le labbra con difficoltà, entrambi siamo senza fiato.

Continua a muoversi e io gli vado incontro anche se non è molto semplice.

Il letto cigola, mentre io mi perdo in lui.

Stringo i suoi folti capelli tra le dita, ansimo sul suo orecchio «Ragazzina... mi eri mancata cazzo» geme anche lui facendomi provocare dei brividi su tutta la schiena.

«Mi sei mancato anche tu Jacob» prende in mano il mio seno e lo stringe.

Inarco la schiena sotto di lui.

I nostri corpi sono fusi insieme.

Non credo resisterò a lungo dopo un anno di astinenza, astinenza di lui.

Sento arrivare l'orgasmo «Jacob...» «Guardami» apro leggermente gli occhi.

Lo guardo, mi da un bacio leggero, gli mordo il labbro «Ragazzina...» entrambi stavamo per venire «Cazzo...» ansimo io.

Da altre due spinte e entrambi veniamo appagati.

Si accascia su di me ansimante, cercando di non schiacciarmi, si sposta di lato a pancia in su.

Trust Me: ForeverDove le storie prendono vita. Scoprilo ora