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Buona lettura🤍🖤.


Mi alzo dal letto visto che non torna, vado in corridoio e vedo le nostre famiglie che entrano in casa.

Non faccio neanche ora a tornare indietro che mio fratello mi intercetta e corre verso di me saltandomi in braccio, lo prendo al volo, sperando che la maglietta mi copra tra le gambe visto che sono sporca.

«Ciao piccoletto» «Mi sei mancata Ginny» mi sussurra all'orecchio «Anche tu, ma non sei un po troppo grande per stare in braccio visto che quest'anno compi otto anni?» si stacca per guardarmi.

«Io salirò sempre in braccio a te» sorrido e gli accarezzo i capelli per dopo appoggiare la fronte sulla sua.

«Ecco il mio ometto» «Sempre» sussurra piano «Sempre».

Lo faccio scendere e vedo Rachel.

Mi accuccio e l'abbraccio «Ciao Ginny» «Ciao Rachel come stai?» «Tutto bene» torno in piedi e vedo che tutti mi stanno guardando.

Rossa dall'imbarazzo «Vado a vestirmi» detto questo entro in camera. Sento Jacob dietro di me «Cazzo lo sapevi?» lo guardo «Ragazzina fino a due secondi fa ero dentro di te secondo te lo sapevo?» dice irritato, facendomi capire che in questo momento sarebbe piacevolmente tra le mie gambe invece che con le nostre famiglie.

«Si vede che abbiamo fatto sesso?» sghignazza malizioso, squadrandomi dalla testa ai piedi «Non so guardati allo specchio» vado davanti allo specchio e mi guardo «Porca troia» ho le guance tutte rosse e i capelli messi male «Beh anche tu sei messo male» mi guarda le gambe «Si vede qualcosa?» scuote la testa «Vado in bagno» «Aspetta» prende dalla cassettiera delle mutande nuove, dei pantaloncini e un mio reggiseno sportivo.

«Grazie» mi sporgo e lo bacio «Avrei voluto stare dentro di te tutta la mattinata» sorrido e lo stringo di più a me.

«Anche a me sarebbe piaciuto, sarà per la prossima» «Puoi contarci». Esco dalla camera e vado in bagno, mi sistemo un pò prendo un profondo respiro e esco.

«Oh ciao cara» Hanna mi abbraccia calorosamente, Robert mi stringe la mano, abbraccio mio padre e poi arriva mia madre.

Stiamo ferme davanti l'una e l'altra «Possiamo parlare?» chiede lei timorosa che io possa rispondergli di no.

Esito, guardo Jacob che annuisce incitandomi.

Non dico niente e inizio a camminare verso la camera di Jacob.

Entro insieme a lei e chiude la porta «Vorrei dirti che mi dispiace a non avertelo detto ma non è così, non dicendolo sei viva» mi siedo sul letto, lei si avvicina a me sedendosi accanto e mi accarezza il braccio.

I miei occhi iniziano a lacrimare «Avrei fatto la stessa cosa che hai fatto tu, ma la consapevolezza che mi hai mentito per il mio bene... è stato difficile» mi giro a guardarla e l'abbraccio «Scusa se ero arrabbiata con te» «È normale tesoro non ti biasimo» mi accarezza i capelli «Ti dico solo una cosa» mi stacco da lei per guardarla «Jacob mi scriveva ogni settimana per sapere come Leo stesse e come stessi io, non ha mai mancato una settimana, mai» sto continuando a piangere «Ha fatto di tutto per tornare da te» mi asciugo le lacrime «Avrei potuto fare qualcosa» dico con voce tremante «Ginevra hai fatto una cosa tu» «Cosa?» «Lo hai aspettato» «Non è molto» «Scherzi vero? Lo hai aspettato per un anno e so che se non fosse tornato oggi avresti ancora aspettato» lo avrei aspettato in qualsiasi circostanza e per tanto tempo ancora.

Mi accarezza la testa «Dai andiamo di la» ci alziamo e usciamo dalla stanza.

Arriviamo in soggiorno, appena Jacob mi vede con le lacrime si avvicina a me «Arriviamo subito» dice continuando a guardarmi, mi prende la mano e va in camera.

Trust Me: ForeverDove le storie prendono vita. Scoprilo ora