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Era un sabato mattina e come ogni fine settimana Jisung era ancora beatamente addormentato sul suo comodo e caldo letto, era giusto incominciato ottobre, la scuola era iniziata da un po' e con essa anche l'autunno, il nostro bel addormentato non desiderava altro che ritornare alle vacanze, si sentiva già lo stress riprendere possesso del suo corpo e gli sciupava sempre le energie, si sentiva constantemente stanco così la mattina gli era maggiormente difficile svegliarsi, fortunatamente recuperava le energie riposando il sabato e domenica, purtroppo per lui però oggi non era uno dei soliti sabati in cui dormiva fino a tardi, restava in pigiama il pomeriggio intero e ogni tanto usciva la sera se no rimaneva a guardare delle serie/film tutta la notte.

Oggi non era un giorno qualunque e il nostro caro Jisung l'avrebbe scoperto quello stesso pomeriggio a pranzo.

La signora Han fece il suo ingresso nella spaziosa e disordinata camera da letto del minore tra i suoi due figli, aprì le tende e la ampia finestra lasciando la brezza pungente entrare nella stanza cacciando via l'aria viziata, il ragazzo percepi l'aria fredda che oltrepassava la leggera maglietta grigia a maniche corte arrivando fino alla pele facendogli rizzare i peli del corpo per il cambio improvviso della temperatura.

Gli venne spontaneo al blu di fare un mugugno, infastidito anche dai raggi di luce che gli arrivava dritto in faccia, così si tirò su le coperte fino alla punta dei capelli voltandosi dalla parte opposta della finestra volendo rimettersi a dormire, ma la donna era intenzionata a svegliarlo e se non lo faceva con le buone lo avrebbe fatto con le cattive, così prese la coperta e gliela tirò via facendo sobbalzare l'adolescente <<Jisung svegliati sono le 10 di mattino, vestiti e scendi>> disse con voce severa sua madre uscendo dalla stanza sbattendo la porta, da lì Jisung sentí solo il ticchettio in lontananza dei tacchi a spillo bianchi della donna che scendeva le scale.

Il ragazzo capì che gli conveniva ascoltare sua madre o poteva arrabbiarsi di più e solo lei sa cosa poteva fargli se non le dava retta, così si alzò, entró nel bagno che aveva in camera e accese spotify, lavó i denti e poi si tolse tutti i vestiti mettendoli nel cesto dei vestiti sporchi ed entró in doccia accendendo il getto di acqua usando una temperatura tiepida, già che non era freddissimo fuori ma non faceva neanche caldo.

Usci dopo aver perso 15 minuti per lavarsi e il resto dei 20 minuti li passò a cantare canzoni usando la saponetta come microfono, si asciugo e mise subito i boxer mentre asciugava i capelli bagnati con un asciugamano, andò in camera e con la musica che veniva dal bagno grazie alla porta aperta, continuava a cantare muovendo il bacino a ritmo iniziò a scegliere cosa mettersi per quella giornata.

Decise alla fine di prendere degli skinny jeans azzurri mentre per la parte di superiore prese una felpa nera con il nome della marca in rosso all'altezza del petto, spense la musica e scese in cucina dove trovò Dolores la loro cuoca già ai fornelli <<Buongiorno signorino Jisung>> disse la signora facendo un piccolo inchino con un dolce sorriso rimettendosi subito dopo a lavorare <<Buongiorno Dolores, come mai tutto quel cibo?>> chiese curioso vedendo le diverse pentole sul fuoco <<La signora Han non gliel'ha detto?>> domandò sorpresa, l'adolescente fece una smorfia confusa <<Proprio per questo ti avevo detto di raggiungermi qui tesoro>> la madre del ragazzo si presentó in cucina dopo aver sentito i passi di suo figlio dal salotto.

<<Oh...va bene e di cosa si tratta?>> si sedette su una delle sedie guardando sua madre alzando un sopracciglio <<Oggi viene la famiglia Lee a pranzo, e volevo dirti questa cosa giusto così non avrai una reazione cosí brutta davanti a tutti...>> iniziò a dire la donna sedendosi difianco al figlio mettendo la sua mano su quella del ragazzo <<Gli affari dell'azienda sono instabili e protrebbe crollare, fortunatamente i Lee hanno accettato di unire le nostre aziende cosí da ristabilire gli affari...>> il minore la guarda confuso, non capiva cosa ci fosse di negativo in tutto ciò che possa provocargli una cattiva reazione <<Ma ad una condizione...dovevamo far sposare i nostri figli>> il minore sbarro gli occhi, e inizio a spere di aver capito male<<Farete sposare Jeonyoung vero?>> sapeva che era egoista da parte sua, ma non voleva rinunciare alla possibilità di stare con chi voleva lui.

<<Ci spiace tesoro, ma tuo fratello è già fidanzato lo sai, tu invece non lo sei quindi...>>
la signora Han aveva già cercato di trovare un altro metodo per far unire le aziende senza far sposare suo figlio, ma nonostante ciò non sembravano voler cambiare idea <<Ok non volevo dirlo così ma mi tocca...mamma sono gay e non intenzione di sposare una donna>> disse il minore guardandonla faccia della madre che ridacchio <<Lo sapevamo già anche per questo sarai tu a sposare il loro figlio>> rispose la donna ricalcando bene l'ultima parola.

Il ragazzo era incerto su quale emozione mostrare, se la felicità oppure l'essere scioccato <<Perfavore Jisung so che chiediamo molto ma non habbiamo altra scelta>> lo pregò sua madre, il ragazzo sospirò e si alzò <<Vado a truccarmi, non posso farmi vedere con queste occhiaie>> disse dirigendosi in camera sua facendo sorridere la donna che era rimasta in cucina con la cuoca.

Ando subito nel suo bagno mormorando su come preferiva morire prima di sposare un coglione qualsiasi, arrivato li iniziò a truccarsi, mise del correttore, un sottile strato di mascara e un lucida labbra leggermente rosso quasi trasparente, mentre rifletteva su come sarebbe stato il suo cosiddetto marito.

Si sentii il campanello suonare avvisando che fossero già arrivati gli ospiti, così scese in fretta le scale con il suo cagnolino Bbama che gli corse dietro curioso di conoscere i nuovi arrivati in casa, arrivò davanti alla porta vedendo subito tutti seduti, osservo gli ospiti e l'unica persona che riconobbe fu il suo migliore amico, un biondino platino con delle adorabili gocce di cioccolato suelle guanciotte e sul nasino <<Lix?>> il nominato giró la testa verso il ragazzo e un enorme sorriso si fece spazio sul suo volto alzandosi e saltandogli addosso stritolandolo in un abraccio <<Jisungie!>> urlò attirando l'attenzione di tutti, il blu rise a corrispose l'abbraccio dell'amico <<sarai tu mio marito?>> domandò scherzosamente Jisung <<ma magari, no comunque fuori dagli scherzi sarà mio cugino>> ridacchio sciogliendo l'abbraccio l'australiano, portandolo poi a sedersi vicino a lui mentre seduto d'avanti al blu c'era un'altro ragazzo dai capelli castani e un espressione da poker, un aura misteriosa ma attraenete o almeno così lo considerava l'adolescente dai capelli blu.

Gli porse la mano per presentarsi forzando un sorriso <<Han Jisung>> il castano si costrinse ad accettare la mano rispondendo con un secco <<Lee Minho>>

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Hello, allora ho voluto sperimentare un modo di scrivere diverso, perché volevo capire quale tra i modi di scrivere mi è più comodo o comunque che mi piaccia di più.
Tralasciando quasta cosa, spero possa piacervi anche questa storia e niente buona lettura :)

~♡

ᗰY ᖴIᗩᑎᑕᗴ【minsung】Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora