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Dopo il giorno di prova Jisung aveva accettato volentieri unirsi al gruppo con i due ragazzi, amava il modo di lavorare e come sviluppavano le canzoni, si era anche sentito molto a suo agio con loro.

Quindi quando arrivò lunedì Minho prima di raggiungere la sala prove e lasciar andare Jisung al suo lavoro, lo portò con lui nell'officina del padre per fargli parola di questa cosa e anche per far firmare i documenti al blu dove accettava lavorare nell'azienda.

Quello che sicuramente non si aspettava è che dovette lasciare Jisung da solo con il padre per scendere ad aiutare a portare alcune attrezzature per il ballo già che Seungmin che di solito si occupava nel aiutare in queste tipo di cose non c'era e gli altri di cui sapeva che si poteva effettivamente fidare erano occupati.

E pensate forse che Jisung sia stato intelligente abbastanza da aspettarlo lì come gli aveva detto, beh no perché il padre del maggiore stava iniziando a fare domande inerenti alla loro relazione e il blu si stava sentendo a disagio perciò con la scusa di dover andare in bagno lascio l'ufficio prendendo l'ascensore per scendere al piano terra dove sapeva che ci fossero gli studi di registrazioni e altre varie stanze.

Dimenticandosi ancora una volta le conseguenze delle sue azioni così avventate, aveva si riconosciuto la strada da compiere ma adesso si sentiva il doppio a disagio per sempre lo stesso motivo delle altre volte in cui metteva piede il quel edificio.

E come la prima volta andò a sbattere contro Myung-Dae che al rivedere il minore davanti ai suoi occhi non poté fare altro che sorridere in maniera sghemba mentre Jisung indietreggio di qualche passo <<Scusa>> si inchino leggermente rimettendosi subito dopo dritto volendo scappare da quella situazione poco piacevole.

Il rosso lo prese dal braccio tirandolo verso di lui, la schiena del ragazzo andò a sbattere contro il petto del contrario, fece per allontanarsi ancora una volta ma il maggiore fu più veloce e mise le sue mani sui fianchi del minore che iniziò a sudare freddo mentre si sentiva tremare <<Dove pensi di andare senza salutare zuccherino?>> disse il maggiore , Jisung ignoroquella domanda e senza mai guardarlo gli disse in un fallimentare tentativo  di sembrare minnaccioso un <<Lasciami andare>> ma al rosso non gli fregó niente delle sue parole, anzi lo avvicinò ancora di più se possibile.

Il minore poteva chiaramente sentire qualcosa di duro spingere sul mio sedere e in quel momento gli si gelò il sangue, era immobile non riusciva a muoversi e aveva un espressione di paura in volto, Jisung sentiva il respiro del rosso sul suo collo mentre questo si spostava verso il suo orecchio <<Sono sicuro ti piacerà zuccherino>> gli sussurrò.

Il blu continuava a restare immobile come se fosse stato di marmo, solo le lacrime accumulate sei suoi occhi pronte per fare a gara per chi solcava per prima le paffute e ormai pallide guance del ragazzo, potevano far capire che effettivamente fosse una persona viva.

Improvvisamente si senti libero dalla presa del rosso <<Che cazzo ti avevo detto sullo stargli lontano coglione?!>> urlò Minho e subito dopo si sentí solo ed unicamente la lamentela da parte del rosso per il colpo ricevuto in faccia.

Stava cercando Jisung da ormai 15 minuti buoni e trovarlo con il terrore nei suoi occhi mentre Myung-Dae lo premeva contro il suo corpo è stato come se il suo sangue fosse del carburante a cui hanno dato fuoco scaturando un incendio nelle sue vene e quasi quasi si poteva intravedere dai suoi occhi le fiamme riflesse in essi per tutta la rabbia che stava provando in quel momento perciò non esito un secondo in più a tirare via il rosso e dargli un bel destro.

<<M...Minho>> disse voltandosi vedendo la schiena mentre le piccole goccioline salate sfrecciavano giù dai suoi bei occhi color nocciola, il maggiore al richiamo del minore gli andò subito incontro preoccupato e poi lo avvolse in uno di quegli abracci che piacevano tanto al blu mentre lo lasciava sfogarsi sulla sua spalla, Jisung si aggrappo con forza al tessuto della felpa del maggiore, quest'ultimo gli massaggiava la schiena e cercava di rassicurarlo <<Va tutto bene Sung, non ti toccherà più, non se ci sono io a proteggerti ok?>> il minore annuì alle sue parole staccandosi leggermente dall'abbraccio per sorddergli debolmente <<Grazie Minmin...ti voglio bene>> disse.

Il maggiore appoggiò la fronte contro quella del minore è gli sorrise a sua volta <<Anchio te ne voglio Sung>> disse guardando innumerevoli volte le labbra del minore cosí vicine alle sue e il blu non era da meno, iniziarono ad avvicinarsi dimenticandosi totalmente che c'erano innumerevolipersone a guardarli e scattò un piccolo veloce e casto bacio.

Una volta che si staccarono si sentirono gli occhi addosso il maggiore gli snobbo e domandò <<Vuoi andare a casa?>> il minore esito pensando se fosse una buona idea, il maggiore notandolo aggiunse <<Non è un problema se andiamo via, gli avviserò che non ti senti bene, penso che hai bisogno comunque di riposare un po' dopo...hai capito>> il minore a quel punto accettò e così dopo una veloce chiamata a Chan e Felix i ragazzi uscirono da quel posto diretti verso la loro dimora.

Come al solito non tardarono ad arrivare all'abitazione e una volta dentro entrambi si guardarono sentendo l'imbarazzo per il gesto di prima anche se non sentivano che fosse sbagliato, anzi lo avrebbero rifatto altre mille volte, perché anche se loro non lo sapevano sarebbero diventati dipendenti l'uno dell'altro e quel minuscolo bacio era solo l'inizio di quella insaziabile voglia dell'altro.

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Allora il capitolo è un po' corto ma posso dire che mi ritengo soddisfatta

Comunque ammettetelo con questo capitolo mi avete odiata e amata allo stesso tempo

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ᗰY ᖴIᗩᑎᑕᗴ【minsung】Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora