sesto ↬ fammi male.

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Harry rincasò dopo qualche ora, esattamente come per messaggio prefissò. Zayn, invece, era andato via circa venti minuti prima, siccome doveva svolgere alcune faccende con amici e di certo non poteva permanere nella dimora del riccio ancora molto a lungo; alla fine, io ed il mio dominatore necessitavano di privacy e di trascorrere del tempo insieme. Per poco mi passò per la mente di giocare a GTA V, ma il pensiero tramutò in altro; decisi di cambiare il mio abbigliamento per provocare papi ancor di più. 

Dunque, giunto dinanzi all'armadio cominciai a tirare fuori svariati vestiti e capi che avrei potuto indossare per quell'occasione, per creare sin da subito una forte atmosfera d'eccitazione, di libidine. Optai per una felpa bianca, non troppo lunga, ma che scendeva a delineare incantevolmente la curva del mio sedere - inferiormente, decisi di indossare dei leggings neri, ch'avrebbero fasciato le mie gambe magre e bianche. Non mi vestivo mai in quel modo, se non quando vi era Harry nei dintorni. 

››››  

Il campanello suonò e non potei che correre lungo le scale, al fine di direzionarmi verso la porta di ingresso, dietro la quale vi sarebbe stato il mio papi. Le mie dita affusolate si posizionarono sulla maniglia, che abbassai, spalancando appieno il portone. Scorsi un Harry colmo di libidine, gli occhi smaniosi e le labbra inferiori strette fra i denti; era incantevole, un dio greco a tutti gli effetti.
In quel momento, mai come prima, lo bramai nelle mie carni. Ammirò il modo in cui ero vestito con uno sguardo pieno di lussuria. Ciò portò a leccarmi le labbra dinanzi ai suoi smeraldi verdi, con accennato un piccolo sorriso. 

‹‹ Non ti muovi, papi? Rimani fermo lì sull'uscio? ›› demandai, con tono provocatorio e leggermente più basso.

‹‹ Mi fai diventare così duro, baby. Ti scoperei in ogni cazzo di superficie disponibile in questa casa ed anche fuori. ›› mi confessò, parole alle quali provai un forte senso di soddisfazione, di orgoglio. Ero capace di provocargli tale effetto: lui mi vedeva affascinante, bello, aggettivi dei quali, nei miei confronti, non ne conoscevo neanche la definizione.

‹‹ E perché non metti in atto queste tue parole, papi? Non vorrai mica essere tutto fumo e niente arrosto... ›› mugugnai con tono provocante, avvicinandomi al suo corpo con movenze lente ed il labbro inferiore torturato fra gli incisivi.

‹‹ Mi stai provocando, Tomlinson? ›› grignò in mia direzione, spingendo rude il mio corpo verso la cucina. Appurai dapprima ove avesse intenzione di recarmi piacere, libidine ch'avrei poi ricambiato.

‹‹ Forse, papi. ››, sussurrai, prima che le sue mani, posizionate sotto ai miei prosperosi glutei, potessero farmi adagiare sopra al bancone.

››››

harry's pov.

Quel piccolo ragazzo aveva fin troppa nozione d'ogni mio punto debole, sapendo quanto ciascun messaggio mandato sul posto di lavoro potesse mandarmi fuori di testa.

Momento quindi non temporeggiai che non fosse il suo rivolgermi le spalle, esibendo la sua nuda schiena glabra, ch'altro non consentiva che la densa panoramica sulle curve scolpite dei fianchi; parvero effigiati di primo impatto, modellati come fossero soggette ad uno scultore. Fruiva di tondeggianti forme, piene di voluttà e lascivia, da disorientare interamente il mio cervello ― in tal modo, immensa smania slittava lesta all'interno di ciascuna cellula sanguigna.

Mi apprestai, dunque, nel lasciar scorrere le mie dita affusolate lungo la sua corporatura: attraversai le fiancate, sfiorando la carne con ciascun polpastrello e decrescendo livellato al di sopra dei leggings neri, improduttivi. Agevolandomi con la forza impartita sui polsi, mi accinsi poi a sfilare quel tessuto parecchio invadente; questo, scivolò lungo le prosperose cosce fino a toccare il suolo, ove collocate vi erano i piedi nudi, dai quali sfilai il pantalone. Innalzai lo sguardo: il suo corpo seminudo estorse le mie membra, portandomi a rimuovere gli slip bianchi.

Fuck me, daddy ›› LS.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora