Vi chiederei di andare a leggere la storia presente nel mio profilo, "I'm confused"! Godetevi il capitolo, x.
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Qualcuno più saggio di me una volta disse che non si può crescere e né cambiare se non si ha il coraggio di uccidere il proprio passato.
Quel 'lui' che sicuramente non assomigliava al suo Louis..
"H-Harry." Sussurrò flebile l'altro, guardando il riccio davanti a sé.
"Jason?" Chiese Harry, confuso e accigliò le sopracciglia.
Jason era stato il secondo sottomesso di Harry; quest'ultimo lo lasciò perché scoprì che se la faceva segretamente con altri e all'incirca da due anni a questa parte non l'aveva più sentito, così come aveva sperato, fin quando non incontrò Louis.
"Mi manchi- sono così desola- io potrei farmi perdona- Perdonami!" Harry capì ben poco delle frasi - non completate da quel ragazzo - che disse, così lo guardò con una piccola smorfia sul viso.
Non gli faceva neanche pietà, non gli faceva nessun effetto, niente di niente.
"Cosa vuoi ancora? Ho già abbastanza guai e problemi nella mia vita, non ne voglio altri." Disse diretto Harry, con cuore di pietra.
Magari era stato troppo duro con lui, ma a quei tempi l'aveva ferito sul serio e non voleva che alcune cicatrici del passato venissero riaperte così, da un giorno all'altro.
"Possiamo- possiamo parlarne, Harry?" Chiese speranzoso l'altro.
"Dopo due anni?" Chiese Harry, poggiando un gomito contro la porta. Non voleva neanche farlo entrare.
"Dopo due anni.." Abbassò lo sguardo l'altro, per poi "Tutti quegli uomini, mi- mi avevano tenuto impegnato.." continuare. Harry rise a quella sfacciataggine e chiuse la porta, senza degnare a Jason di uno sguardo.
Perché è tornato?
Che qualcuno l'avesse mandato?
Stava provando a tornare il mio sottomesso?
Voleva ferirmi di nuovo?
Chi cazzo era lui per tornare così, in quel modo così inaspettato?
Stava cercando di farmi pensare al passato, così da farmi star male?La mente di Harry era invasa da questi pensieri, alla quale solo ad una domanda si diede la risposta.
Se stava cercando di farmi pensare al passato per farmi star male, come dice la parola stessa, è passato. È come se fosse dietro alla nostra schiena, lontano da essa. È dietro. E dietro rimane.
Tutto quello lo stava confondendo.
Che qualcuno ce l'avesse con me? No, impossibile.
Tornò in cucina, lasciandosi alle spalle la porta e decise di prendersi un bicchiere d'acqua, mentre controllava il cellulare, nel caso Louis gli avesse scritto.
Aveva proprio perso il cuore..
L'hai tradito, che cazzo stai dicendo!, la solita fastidiosa vocina riecheggiava puntuale nella testa di Harry.
Non me la sono scopata! Vorrei solo Louis qua, per spiegargli tutto quello di cui ha bisogno per perdonarmi.
★
I pessimisti sono ottimisti ben informati.
"Non poteva andare bene? Ma che cazzo! Sono ancora un giovane adulto e ho già questi problemi!" Esclamò Louis, guardando Liam, mentre Zayn era immobile ad ascoltare, come gli era stato imposto dal suo amante.
"Louis, tesoro, questi non sono problemi. Sono degli avvenimenti che ti fanno capire delle cose, che ti fanno crescere, in un certo senso. I problemi sono quelli seri, quelli quando stai per morire, quando non sai come andare avanti per via della mancanza di denaro, quando stai per perdere una mamma o un papà. A te è successo Louis, dovresti saperlo di già." Parlò calmo Liam, volendo far riflettere Louis.
Non voleva colpirgli troppo a fondo, ma voleva semplicemente fargli capire che tutto quello si sarebbe potuto risolvere. Forse.
"Cosa intendi con questo?" Chiese Louis, alzando un sopracciglio e chinando la testa in direzione di Liam.
"Pensaci. Sto per fare un paragone veramente di merda, ma.. secondo te, cos'è più grave: un avvenimento in amore o la morte?"
Louis non ci pensò neanche su.
"La morte."
"Capisci ora?"
Zayn sbruffò, sussurrando un "Sembra di stare con delle suore."
Louis gli diede una gomitata e Liam gli mandò un'occhiataccia fulminante, Zayn alzò le mani, scusante.
"No, comunque.."
"Ma allora sei scemo!" Esclamò Zayn, facendo scuotere la testa ai due e mordere le labbra a Louis.
"L'amore si può risolvere, si può ritrovare. La morte no, la morte una volta che bussa alle tue porte, sei costretto ad aprire."
Louis sentì un senso di magone all'altezza del suo petto e annuì.
Paragone stupido, ma efficace.., pensò Liam.
"Tutto quello che serve nella vita, sul serio, sono i big money!" Se ne saltò fuori Zayn, all'improvviso, facendo ridere i due.
"Stupido! Io vad- umh, a vedere cosa ha da dirmi Haz.." Sussurrò incerto Louis. Zayn fu convinto da suor Liam a lasciare andare Louis da Harry.
"Vado a pie-" Louis si alzò di corsa e andò verso il bagno, dove rimise tutto quello che aveva sgranocchiato nel water. Zayn corse subito dietro di lui, avendo capito al volo. Gli tenne i capelli lontani dal viso, mentre vennero raggiunti da Liam, con un'espressione sul viso preoccupata.
Louis finì di vomitare, sospirando e Zayn scaricò.
"Come va?" Chiese Liam, porgendogli del colluttorio per sciaquarsi la bocca.
Louis lo ringraziò e "Non lo so." rispose, lavandosi col colluttorio.
√√√
Zayn obbligò Louis a farsi portare in macchina e quest'ultimo si vide costretto ad accettare.
Nel frattempo, Jason era tornato almeno altre tre volte a casa di Harry, cosa che aveva irritato quest'ultimo.
Respira, inspira, respira, inspira..
Ma muoviti e non scaraventare i coglioni!
Louis suonò, con la mano tremante e l'altra sulla pancia, il campanello, sospirando.
Era teso, nervoso, ansioso, deluso, nauseante.
Vent'anni e non sentirli, pensò.
Vide la porta aprirsi velocemente ed un Harry rosso in viso, che urlò un "Cazzo vuoi ancora?!", prima di accorgersi che era il suo Louis..
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Fuck me, daddy ›› LS.
Fanfiction« Papi, non farmi male, ti prego. » sussurrò Louis in un flebile mormorio, accompagnato da un tono di voce tremante che non tardò a farsi evidente tra un gemito e l'altro. I suoi capelli stretti in una possente morsa fra le affusolate dita di Harry...