16- I think..

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Dopo poco, iniziarono tutti a camminare lungo il marciapiede, dal momento che non avevano voglia di prendere l'auto.
Niall urlava per strada, nonostante l'ora. Tutti iniziavano a divertirsi, anche se Louis era scosso dal comportamento di Harry. Come se non fosse abbastanza evidente il fatto che la gelosia traboccava da ogni poro.

Le varie battute, l'ironia e il sarcasmo era decisamente palpapible. Il biondo e le sue barzellette riuscivano a far ridere tutti.
"Niall, puoi non gridare?" Chiese Harry, facendo annuire gli altri.
"Cosa! Io devo svegliare la gente!" Urlò ancora di più Niall, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
"Io non vi conosco!" Esclamò Louis, correndo avanti e camminando solo, ridendo fra sé e sé.
"Neanch'io!" A sua volta, esclamò Alex, andando ad affiancare Louis; Niall schiamazzò e si avvicinò ad Harry, che camminava e guardava la scena, con il labbro inferiore tra i denti.
Il biondo lanciò piccole gomitate al riccio, mentre gli altri andarono avanti e cominciarono a parlare del più e del meno, ridendo occasionalmente.
I due migliori amici se ne starono in disparte, solo perché Niall voleva parlare di Louis.
"Allora?"
"Allora che?"
"Su Harry, perché non vai da Louis? Ora te lo portano via."
"Testa pisciata da un cazzo di cane, tappati la bocca. Non lo vedi? E' felice. E' questo che voglio. Se lo è, lo sono anch'io."
"Oh, che dominatore affettivo."
"Posso farti diventare una cosa sola con il muro, Nì?"
"Fanculo, Har!"
"Secondo te lo rendo felice?" Niall rise, battendo la mano sulla sua spalla, scuotendo la testa.
"Oh amico, secondo me su questo dovresti lavorar-" Vennero interrotti, da un urlo improvviso; Louis.

"Cosa cazzo succede?!" Harry e Niall si avvicinarono a Louis correndo, mentre gli altri due lo guardavano con occhi sgranati.
"Oh santo dio, che cazzo?!" Esclamò, Harry. Togliendosi immediatamente la giacca e andando ad avvolgerla sulle spalle di Louis, attirandolo a sé.
"Così imparate, ragazzini!" Sentirono la voce di una signora anziana, tutti alzarono lo sguardo. Louis stringeva Harry, tremante.
Quella signora aveva lanciato un secchio a dir poco pieno d'acqua ghiacciata dritta sul piccolo Louis.
"Ma vada a dormire, cazzo vuole!" Strillò Niall, gli altri risero, compreso Louis. Quest'ultimo, però, alzò lo sguardo verso di Harry e sussurrò qualcosa al suo orecchio.
"Niall, noi torniamo a casa, Louis così morirà di freddo e non voglio. Ci sentiamo e vediamo!" Disse Harry, con un mezzo sorriso sulle labbra. Tutti si salutarono, anche se dispiaciuti.
"Mi sarebbe piaciuto farvi conoscere gli altri!"
"Sarà per un'altra volta, Nì.." Sussurrò Louis, ancora tremante.

Non me ne va una buona, pensò Louis.


E così, anche quella serata non si sarebbe svolta per via di una signora anziana. Erano tutti dispiaciuti, forse Harry un po' di meno. A Louis sarebbe piaciuto conoscere gli amici di Niall, infondo. Non c'era nulla di male, no?


-


Quando tornarono a casa, Louis sbuffò, lasciandosi avvolgere dal calore che lo travolse improvvisamente.

"Devo fare una doccia" Esclamò esasperato, con la voglia a zero.
"Sì, o altrimenti ti sale la febbre" Disse Harry a sua volta, sospirando e guardando Louis, per poi "Vuoi fare un bagno? O lo facciamo assieme?" chiedere.
"Facciamo un bagno!" Sorrise Louis, mentre corse al piano di sopra, verso il bagno. Harry lo seguì a ruota.
"Preparo la vasca, tu spogliati da tutta quella roba bagnata" Louis si avvicinò improvvisamente ad Harry, stampando un bacio sulla sua guancia. Quando il più piccolo fu seminudo, con solo i boxer, si avvicinò allo specchio del bagno e guardò il suo riflesso, mordendosi le labbra e accarezzandosi la pancia.
"Secondo te non è presto, Daddy?"
"Cosa?" Chiese Haz, a sua volta, iniziando a spogliarsi.
"Un figlio.. insomma, ho solo diciannove anni e devo finire il liceo. Quest'anno avrei la maturità e.. non voglio perderla. Un diploma lo voglio, almeno quello. Capisci?" Harry rimase spiazzato quasi, perplesso per di più. Incarnò le sopracciglia e si denudò anche dai boxer.
"Seguirai dei corsi online, Louis!" Non riuscii a rispondere alla domanda, 'Non è troppo presto?'.
"Costeranno molto, molto di più!" Esclamò Louis, girandosi verso di Harry e abbassando lo sguardo. Il riccio sorrise a quella visione. Si avvicinò al suo sottomesso, avvolgendo le braccia attorno al suo corpo, attirandolo a sé.
"Non devi preoccuparti dei soldi, mh?"
"Va bene.." Sussurrò Louis, mentre il suo cuore gioiva.
"Ora vieni qua." Disse Harry, non dopo aver baciato la fronte del piccolo Lou ed essersi immerso nell'acqua calda. Louis tolse anche i boxer e corse - letteralmente - immergendosi in acqua.
"Grazie, comunque." Sussurrò Louis, non dopo aver poggiato la nuca sul petto di Harry ed essersi immerso anche lui in acqua.
"Non c'è bisogno. Mi basta il culo." Disse Harry, come se fosse la cosa più ovvia, avvolgendo le braccia attorno ai fianchi di Louis e depositando le mani sulla pancia del ragazzo.
"E dai!" Esclamò Louis, ridendo e girandosi per battere una mano sul suo petto.
"Ti va di farlo?"
"Umh.." Disse Louis, per poi "Certo."
"Bene."
Si mise a cavalcioni su di Harry, quest'ultimo legò le mani sul suo bacino, mentre iniziò a spingere il suo verso quello del sottomesso. Louis, ricambiò i movimenti, spingendosi verso Harry.
"Ti preparo." Disse solamente il riccio, infilando il medio nell'apertura di Lou. Risultò fastidioso, cosa che fece sbuffare il liscio.
"No, Daddy, ti prego, vai."
"Ne sei sicuro?"
"Certo che lo sono." A quella rassicurazione, Harry rimosse il dito dall'interno di Louis e guidò il suo membro - eretto nel giro di tre secondi - verso la sua apertura, penetrandolo. Louis grignò i denti, mugunando qualcosa di insensato e aggrappandosi alle spalle di Harry. Questo non si mosse, aspettando che il più piccolo si abituasse. Aspettava comunque un bambino e non voleva fargli male.

"Va-vai" Gemette Louis, ed Harry iniziò a muoversi più velocemente in lui, e il liscio cominciò lentamente ad alzarsi e abbassarsi sulla sua apertura. Quei movimenti lo postavano all'ecstasy. Era meraviglioso.
Così lenti, e sensuali ed eccitanti.
Dopo i vari gemiti usciti liberamente da entrambi, i movimenti, le spinte iniziarono a velocizzarsi, verso certi punti. Decisi, determinati e secchi.
Louis morse la spalla di Harry, muovendosi sui suoi perfetti 24 centimetri di erezione. Quando, sentendo il suo punto debole venir colpito, urlò dal piacere.
"Sempre lì.." Gemette all'orecchio di Hazza, e questo si spinse verso il suo punto debole ripetutamente, fin quando Louis non venne sul petto di Harry e Harry nell'interno di Louis.

Un problema vi fu; Louis si aspettava le labbra di Harry durante quel momento, ma Haz era impegnato a fotterselo. Louis sentì un piccolo vuoto divorargli il petto.

Harry sorrise, Louis di meno.
Harry stava pensando alle parole di Niall.
Louis stava pensando a come sarebbe andato il suo futuro.

Entrambi decisero di alzarsi, e lavarsi dallo sperma di entrambi. Quando, una volta chiusa l'acqua, uscirono dalla vasca, si asciugarono e infilarono l'intimo. Più tardi, in camera, si misero i comodi pigiami. Il primo ad entrare nel lettone fu Louis, Harry lo seguì e lo strinse a sé, al suo petto.
Rimasero così, l'uno fra le braccia dell'altro, fin quando Louis non chiuse lentamente gli occhi.

"Louis, comunque no." Louis aprì appena gli occhi, strofinandoli con un pugno e alzando lo sguardo verso di Harry.
"No cosa?"
"Non è troppo presto."
"Per il bimbo?"
"Io la voglio la famiglia con te."


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Non lasciatevi ingannare da certe cose, e notate i piccoli particolari.

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Fuck me, daddy ›› LS.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora