louis' pov.
Nick corse - letteralmente - fuori casa, forse consapevole del male che avrebbe potuto infliggergli Harry. Presi un sospiro quando udii la porta sbattere, passando le mani al di sopra del mio volto per riprendermi da quella situazione che apparentemente era passata fin troppo di fretta: non riuscii neanche ad appurare il motivo per il quale Nick fosse lì, il mio ex, colui che spesso provò a mettermi le mani addosso senza la mia conferma, senza una mia approvazione.
‹‹ Che spavento... Grazie, papi. ›› parlai nei confronti di Harry, che s'avvicinò a me con occhi dispiaciuti, anche se curiosi e forse un po' rabbiosi. Non sapeva cosa ci fosse stato tra me e Nick - e menomale, altrimenti l'avrebbe fatto fuori con le sue stesse mani.
‹‹ Come fate a conoscervi voi due? ›› chiese papi, avvicinandosi successivamente al mio corpo. Non ebbi paura di quella vicinanza, ma bensì mi feci coraggio e puntai lo sguardo nel suo, sicuro.
‹‹ È il mio unico ex... ci- ci siamo lasciati perché più volte ha provato a portarmi a letto senza la mia approvazione... ›› parlai, forse un po' insicuro, ma non mi importò di tenere le cose tra me e me. Ormai non aveva più senso avere segreti con Harry.
‹‹ Vieni a sederti su di me, però prima rimuovi i leggings. ›› pronunciò Harry semplicemente, scostandosi da vicino al mio corpo per dirigersi sul divano. Incarnai un sopracciglio, confuso - era quello tutto ciò che aveva da dire? Nessun commento, nessun niente?
Scossi la testa; dovevo aspettarmi che non gli interessasse più di tanto. Ad ogni modo, però, comunque mi costrinsi ad eseguire quello che mi disse di fare, accomodandomi a cavalcioni al di sopra del suo corpo, non dopo aver sfilato gli slip ed i leggings.Ciò che Harry fece, fu penetrarmi. Afferrò i miei glutei fra le mani, lasciandomi avvertire la sua presenza all'interno delle carni: ansimai a quel contatto, stringendo le gambe attorno alle sue.
D'istinto, cominciai ad ondeggiare col bacino, tentano d'abituarmi a quella lunghezza assai grossa, dura.‹‹ Di chi sei tu? ›› ansimò sulle mie labbra, intraprendendo a muovere il bacino dal basso verso l'alto, con movenze veementi, poderose. Alcuni spasmi percorsero il mio corpo, obbligandomi ad aggrappare le mani alle grandi spalle di Harry.
‹‹ Sono- sono tuo, papi. Tuo.. ›› gemetti, intraprendendo a cavalcare il grosso membro di Harry. Le nostre pelli cominciarono ad incontrarsi, a scontrarsi al fine di produrre il tipico suono, accompagnato dai nostri gemiti.
Ogni spinta fu estenuante, libidinosa, lussuriosa. Non riuscii a controllarmi, papi agevolava le mie movenze: ogni talvolta scendessi col bacino, lui spingeva il proprio verso l'alto, come fosse furioso, nervoso e bramoso di mostrarmi a chi realmente io appartenessi: nessuno all'infuori di lui, nessun altro.‹‹ Urlalo. ›› parlò Harry, con tono vizioso, incontinente. Non potei che accontentarlo. Urlai più volte il suo nome, accompagnato da celeri movimenti: avvertii quasi il corpo cedere, le sue mani riuscivano a catturare la mia pelle in una morsa carnale, sfernata.
Harry intraprese un ritmo piacevole che rincontrava il mio, al quale altro non facevo che gemere, esattamente come anche lui. Stringeva sempre più potente la mia pelle, attanagliandomi in tutte quelle incuneate impudiche. Roteai con gli occhi, mi sentii quasi al limite nell'istante in cui riuscì a colpire con la punta del suo fallo la mia prostata: chiusi gli occhi, tirai indietro la nuca.
Continuai a saltare incessante al di sopra della sua lunghezza, non riuscivo a stancarmi: la sua presa era possente, le sue spinte debilitanti. Aprii la bocca, permisi ad essa di far fuoriuscire innumerevoli 'papi' o 'daddy'.Fermai ciascuna movenza solo quando entrambi orgasmammo copiosamente: Harry nel mio corpo, io attorno al suo membro. Non permisi a quest'ultimo di fuoriuscire dalle mie carni.
Socchiusi gli occhi, posizionai la nuca sulla spalla del mio papi. Le sue braccia avvolsero il mio corpo.Mi sentii al sicuro.
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Fuck me, daddy ›› LS.
Fanfiction« Papi, non farmi male, ti prego. » sussurrò Louis in un flebile mormorio, accompagnato da un tono di voce tremante che non tardò a farsi evidente tra un gemito e l'altro. I suoi capelli stretti in una possente morsa fra le affusolate dita di Harry...