Come ogni mattina mi sveglio con le solite discussioni dei miei genitori, non è una novità per me. Fanno così da quando sono nata praticamente e per ragioni inutili e a me sconosciute. La mia espressione mattutina era più esausta del solito, la mia voce rauca e i ciuffi ribelli fuori posto mi donano un aspetto stremato nemmeno la lavata che mi sono fatta prima di uscire dalla mia camera aiuta ad migliorare il mio aspetto poi mi metto le ciabatte è esco dalla mia stanza.
" Non si può mai dormire in questa casa.."
Dico sbuffando tra me e me, ormai il mio sonno è stato interrotto e purtroppo mi incammino per sentire che hanno da battibeccare i miei genitori di prima mattina. Inizio a scendere per le scale con il mio passo pigro e annoiato attraverso il lungo corridoio freddo intravedo sulle mensole e sui muri tutte le nostre foto dove sembriamo quasi una famiglia perfetta, se solo questi muri potessero parlare.. Sento le loro voci da giù. Più chiaramente adesso che inizio a scendere le scale facendo meno rumore in particolare sento di piu quella di mia madre mentre sbircio dal angolo del muro dietro di loro mia madre che strilla:
" Non è possibile! Oggi è una settimana di assenza che Ophelia fa dall'università, io voglio sapere come pensa di passare gli esami in questo stato."
La segue immediatamente mio padre:
" Io ti avevo detto che non avrebbe studiato medicina, non è mai stata come noi Abigail"
la realizzazione mi colpì, non stavano litigando. Stavano parlando male di me, sarà la centesima volta che gli chiedo di non insistere con questa storia. Esco dal angolo del muro mentre mi precipitò verso di loro e inizio a urlare con voce rotta:
" Non ci credo di nuovo!?"
Era già da tempo che nella mia mente si era fatta questa idea.. dovevo lasciare questa casa, magari trovarmi quel posto nel mondo che qui non riuscirò a trovare.
" Vi ho già detto che non ho intenzione di fare quella stupida università, odio medicina e matematica nemmeno riesco a farla"
Rispondo irritata, anche se mia madre riparte all'attacco:
" E cosa vorresti fare? Stare in camera tua a fantasticare non è nè un lavoro nè un'opzione!"
Come è possobile che in tutti questi anni non si siano mai presi la briga di chiedermi delle mie passioni, dei miei sogni? Ecco perchè non ho un cazzo di posto nel mondo. Vedendo che non rispondo ricomincia:
" Se non ti sta bene il nostro aiuto nel renderti una persona completa allora vattene"
Una leva scatta nel mio cervello, andarmene. Questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Non rispondo e salgo di corsa le scale per andare di sopra,appena arrivo nella mia stanza e dopo essermi cambiata con un dolce vita è delle calze nere e i miei soliti stivali neri.prendo dei vestiti e li buttò direttamente nella valigia. Pensò a tutti questi anni sprecati a stare dietro alle lamentele dei miei genitori, alle loro aspettative, ho passato una vita a cercare di soddisfare, le aspettative di un mondo che non mi appartiene, e ora mi ritrovo qui con pochi effeti personali e nessuna idea di cosa fare. Prendo una scatola sotto il letto che conteneva. I pochi soldi che ho e li metto nella cover del telefono. Non so cosa succederà ora, magari andrò da i miei zii, mi basta uscire da questa casa per un p'ò. Dopo essermi fatta la valigia ed essermi preparata faccio per uscire dalla mia camera ma mia madre arriva davanti alla porta mentre si para davanti sbarrando la strada:
"Rispondimi Ophelia, non voltare le spalle a me e a tuo padre"
Si blocca notando la valigia:
"Che cosa ci fa quella qui?! Ora te ne vai? Non sotto la nostra supervisione signorina."
Come se non lo sapesse:
"Lo sai come mi trovo qui mamma, mi dispiace tanto ma me ne vado"
Nemmeno il tempo di finire la mia affermazione, che lei in questo instante mi afferra il polso con prepotenza. Lei continua a urlare e nella foga mi getta nel suo pavimento , la mia vista si annebbia, sento una voce e tutti i sensi si indeboliscono. Poi La voce si mostra a me e vedo una ragazza seduta sul mio letto, quella ragazza sono...io. Anche se gli occhi nascondono un aura quasi maligna, il sorriso si trasforma in un ghigno malefico e comincia a parlarmi, non sento nulla tranne lei:
"Ciao Ophelia, so cosa stai pensando. Sono la tua parte cattiva e ti sei arrabbiata abbastanza da evocarmi, tua madre non può vedermi. So che vuoi dirle qualcosa, con me puoi essere sempre sincera. Dimmi solo cosa fare e lo farò"
La guardo ancora stordita, lei cambia postazione e si avvicina a me e
indietreggio mentre mi vado a sbattere contro il mio armadio." Cosa fare? Ma che dici non posso fare del male a mia madre, voglio solo andarmene da questa casa senza conseguenze"
Ridacchia di nuovo e si china verso di me:
" Oh Ophelia come potrebbero esserci conseguenze? Tu puoi distruggere e guarire. Ma ora tu vuoi distruggere, lo sento e non hai potere decisionale in merito"
La sua risata si fa rotta, mi sento sparire mentre tutta la mia stanza si annebbia come se fossi nell'occhio di un ciclone. Mi sento diversa, arrabbiata, vedo il mondo con una sfumatura di nero. ma la mia sosia era sparita ma sento che fosse ancora con me. Mi rialzò dal pavimento non avendo il tempo di riprendermi ma mia madre riprova a riprendermi avvicinandosi per prendere il mio polso , ma stavolta un qualcosa era dentro di me si sprigiona è istintivamente le prendo io il braccio e la scaravento sul muro così forte che si sentiva fribare la stanza mentre lei inizia ha perdere i sensi. Distruzione... è forse questo che intendeva la mia sosia? Cristo dio ho scaraventato via mia madre come se fosse un pupazzo, mi sento in colpa la rabbia se ne va mentre e la mia vista ritorna normale.
Devo uscire. prendo la valigia scappando giù per le scale, mi fermo all'urlo di mio padre che è in mezzo al coridoio:" Ophelia ma che cazzo hai fatto? Abigail rispondi!" Mentre si era messo giù per svegliare mia madre
Prima che mi ferma lui inizio a corerre fuori di casa non voltandomi indietro. Finalmente arrivando nel corridoio del condominio inizio a scendere le scale del plazzo arrivando infine nel portone del uscita.
Ciao cari lettori! Come detto su Tik Tok ( Ophelia Black) qui ho pubblicato il primo capitolo del mio effettivo libro, spero vi sia piaciuto :).
ps. leggetelo con la canzone "me and the devil" di sottofondo.

STAI LEGGENDO
the time has come
FantasyIn questo mondo senza magia, ragazzi e ragazze si ritrovano a scegliere i loro destini incerti. Destini nascosti da troppo tempo. Vivranno la loro vita tra le mura di questo collegio, pensata per persone speciali con un dono. Tuttavia, questo col...