capitolo trentadue

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Time skip:

L'aria di fine maggio si fa sentire. Dopo le recenti scoperte nulla ci può fermare, siamo disposti a tutto pur di portare a galla la verità. Domani ci intrufoliamo nell'ufficio di Zenobia. Ci siamo allenati per mesi, siamo pronti ma un po ' spaventati. Sono le una di notte e sento bussare alla porta, sono sette mesi che questa porta bussa a tutti gli orari. Non si sta proprio mai tranquilli con me. Apro la porta ed è MIles, con un cupcake in mano, lo guardo stranita ma esco dalla stanza:

"Miles? Lo sai che domani bisogna svegliarci presto?"

Miles mi fa cenno con la mano di venire con lui, arriviamo sul balcone, oramai l'aria fresca fa piacere considerando la calda stagione:

" Buon mesiversario, sono ufficialmente cinque mesi che stiamo insieme. Il 24 dicembre è stato il giorno in cui sei diventata la donna più fortunata della terra Corvina."

Ora che ci penso è vero, che carina che se lo è ricordato. Esattamente 5 mesi abbiamo profanato la biblioteca... Ma questo non lo ricordo oggi voglio dormire:

"Ho trafugato questo cupcake dalla cucina. Non è il massimo ma è qualcosa"

Sorrido mentre facciamo metà e ci gustiamo il gusto del cioccolato fondente. Guardo la luna e come al solito mi sento meglio, amo le notti stellate e l'estate è piena. Mi auguro che non sia l'ultimo cielo che vedrò:

"Tutto bene Ophelia?"

Chiede MIles notando la mia preoccupazione. Guardandolo noto i suoi capelli neri e le sue lentiggini al chiaro di luna, ho così paura che domani quel sorriso a volte storto non abbia più vita. E come il suo tutti i sorrisi che mi hanno accompagnata quest'anno. Mi scende una lacrima, e d'istinto lo abbraccio forte:

"Mi prometti che domani non mi lascerai per nulla al mondo?"

Gli domando con voce tremante, lui ricambia l'abbraccio e dalla voce noto che piange anche lui:

"Mai Ophelia, come ti dissi cinque mesi fa, non ci lasceremo mai."

Sorrido e rimaniamo abbracciati così per un pochino. Ci separiamo e mi riaccompagna alla mia camera. Mentre ci salutiamo sento una presenza come osservare. Ma cerco di non farci caso. Vado a dormire sempre con un po ' di paura nel cuore.

Qualche ora dopo:

Mi sveglio di soprassalto scossa da Adri:

"OPHELIA MUOVITI!! PRESTO UN DISASTRO"

Ancora intontita mi alzo, sono solo le cinque è presto. Ma girandomi noto che anche lo sguardo di Syria è serio. Corriamo fino alla camera ormai battezzata di Oliver e Loren, ma dentro vedo Oliver disperato consolato solo da un abbraccio di Ale e Miles. Anche Liè piange ai piedi del letto dell'amica. Sono sconvolta, cosa.. dov'è Loren??:

"Non lo so, non sarebbe mai andata da sola..."

"No confermo qualcuno l'ha presa sicuramente"

Dice piangendo disperatamente mentre abbraccia Syria. Mi avvicino al suo letto, e noto una cosa strana. Un pezzo di stoffa rosso acceso, Loren non indosserebbe mai quel colore, e questo somiglia molto al mantello della setta di Zenobia. Non ci sono dubbi prendo la toga in mano e la faccio vedere:

" Ragazzi, andiamo a prendere prima che sia tardi..."

( prossimo capitolo sara sabato prossimo..suspance..timeee)

the time has come Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora