𝕮.12 𝘚𝘪𝘪 𝘨𝘦𝘯𝘵𝘪𝘭𝘦

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Passarono due giorni dopo il loro battibecco abbastanza acceso. Nessuno dei due aveva più riaperto quel discorso, facendo finta che non fosse successo nulla, o almeno era quello che Hongjoong cercava disperatamente di fare.
Dopotutto, Seonghwa sembrava così determinato nel volerlo uccidere che il suo istinto di sopravvivenza lo spingeva a riparlargli, magari con più calma.
Non aveva paura della forza di Seonghwa, non tanto furbo quanto si faceva credere, gliel aveva dimostrato negli ultimi giorni quando pensava di avere tutto sotto controllo ma Hongjoong era sempre un passo davanti a lui. Aveva più paura che gli potesse mettere i bastoni fra le ruote, allontanando sempre di più quella luce in fondo al tunnel che l'avrebbe portato alla libertà.

Una cosa che non sopportava di Seonghwa era come lo controllava costantemente, seguendolo ovunque andasse. Non si sarebbe stupito se un giorno l'avrebbe seguito per fino nel bagno.
Nonostante ciò, era riuscito a raccogliere molte informazioni, grazie all'aiuto di Yeosang, Changbin e Mingi.
Yeosang era riuscito a chiedere a Jongho molte informazioni riguardanti la mappa, senza fargli capire che gliel aveva rubata, mentre Mingi e Changbin, fra un bicchiere di rum e un altro erano riusciti a scoprire molto sui doni degli altri.
Per quanto riguarda Wooyoung, Hongjoong aveva ormai perso le speranze. Lo beccava sempre gironzolare in torno al cannoniere dei Park, che a quanto pare si chiamasse " San ", tuttavia gli riusciva comunque a portare qualche informazione sul Capitano Park.

Hongjoong continuò a studiare la mappa che Yeosang gli aveva dato, cercando di memorizzare ogni parte della nave. Gli salto all'occhio un puntino nero, che si trovava poco lontano da lui. Scese con un salto dalla cassa dove era seduto, chiudendo cautamente la mappa, rimettendola nella tasca, mentre si avvicinava verso le scale, facendo finta di uscire da lì.
Non appena sentì dei movimenti dietro di sé, si girò di scatto, estraendo la pistola verso l'individuo.
« pensi davvero che non me ne sia accorto della sua presenza, Park? »
alzò un sopracciglio, continuando a tenere puntata la canna della pistola verso la gola del rosa.
« la stavo solo cercando, Kim, non c'è bisogno di essere così aggressivi. »
disse, mentre portava due dita sull'arma, abbassandola piano piano.
« da che pulpito »
sbottò il più piccolo, senza mai abbassare lo sguardo da lui.
« allora? perché mi stava cercando? »
« il mio ufficiale mi ha appena conferito che fra nemmeno due giorni arriveremo alla sua destinazione »
Un lato della bocca di Hongjoong si alzò, in un piccolo sorriso. “ finalmente ” pensò, mentre rimetteva la pistola nella sua fodera.
« è tutto? »
Seonghwa rimase per pochi secondi in silenzio, per poi annuire.
« umh okay, allora... ritorno su »
mormorò, fece per dargli le spalle quando venne strattonato per il braccio da rosa, mettendogli entrambi le mani dietro alla schiena per poi bloccarlo al muro, mentre con l'altra mano libera gli teneva ferma la testa per la nuca.

« e poi dici a me che sono aggressivo »
sbottò, facendo una smorfia non appena gli strinse i polsi.
« tu hai qualcosa che mi appartiene »
sussurrò al suo orecchio, continuando bloccarlo al muro con forza, dato che si stava iniziando a dimenare.
« io non ho niente »
« ah davvero? e quella mappa che avevi prima fra le mani? »
Hongjoong gli lanciò un'occhiataccia con la coda dell'occhio, dato che era girato di spalle per colpa sua e non riusciva a vederlo bene in faccia.
« ripeto perché forse pecchiamo di udito, io. non. ho. niente. »
scandì l'ultima frase, susseguita da un lungo sospiro dato che non lasciava la presa.
« è meglio che tu sappia una cosa... odio i bugiardi e sulla mia nave non fanno una bella fine. »
disse, mentre in filava una mano dentro alla sua tasca.
Hongjoong si irrigidì per quel contatto inaspettato, dandogli un calciò abbastanza forte da fargli lasciare per un attimo la presa, il giusto per liberarsi.
« non osare più toccarmi. »
ringhiò, mentre lo guardava in cagnesco, trattenendo l'istinto di tiragli un pugno non appena vide il sorrisetto sul viso del rosa.

Seonghwa lo guardò negli occhi, aprendo il pugno della mano dove nascondeva ciò che gli aveva rubato.
« non sei molto veloce nel reagire »
« fanculo. »
« qualcuno è stato ferito nell'orgoglio? »
Hongjoong roteo gli occhi, per poi lasciarlo lì, senza più rispondergli.
Seonghwa lo guardò andare via, per poi far ritornare l'attenzione sulla mappa, aprendola.
« brutto figlio di puttana »
sussurrò, non appena vide che nel foglio di carta c'era una scritta, che gli fece capire che quella non era la sua mappa.
Nel foglio c'era scritto: “ smettila di spiarmi, sii gentile con me è forse riavrai ciò che ti appartiene, fino ad allora fattene una ragione ” .
La accartocciò con rabbia, buttandola via, per poi ritornare su per cercarlo.

Sfortunatamente per lui, Hongjoong era riuscito a rintanarsi nella sua cabina, che generosamente Seonghwa gli aveva lasciato, chiudendola a chiave.
Rivolse uno sguardo sorpreso nella direzione di Wooyoung, che stava bevendo nell'angolo della stanza in silenzio. Non sembrava di buon umore, in realtà non lo era mai stato da quando erano saliti sulla nave di Park.
Sembrava sempre così teso ed a disagio, eppure sembrava così tranquillo quando infastidiva il fantomatico cannoniere.

Prese uno sgabello di legno e lo trascinò verso la direzione di Wooyoung, facendo appositamente rumore così da fargli notare la sua presenza.
« la tua vita è arrivata così al limite che inizi pure a bere da solo? »
ironizzò, prendendogli la bottiglia di Whisky fra le mani, bevendo anche lui da lì.
« per favore, se sei venuto qui a farmi la predica giuro che potrei addormentarmi »
« non sono tua madre ma il tuo Capitano e da tale ho notato in te un cambiamento »
disse, senza arrivare al dunque, aspettando che fosse Wooyoung ad aprirsi con lui.
« i capitani fanno anche da psicologi? »
« bah, nel tempo libero »
Wooyoung trattenne una risata, scuotendo leggermente la testa, alzandola poi verso il soffitto.
« sono un idiota »
« lo so »
« non aiuti così! »
sbottò, riportando le labbra alla bottiglia.
« se mi dici cos'hai magari posso... non ho molta pazienza su queste cose, già che sono qui è tanto »
« infatti è strano, è successo qualora anche a te? »
alzò un sopracciglio, staccando la schiena dalla sedia, aspettando con ansia una risposta da Hongjoong, che però non arrivò mai.
« stavamo parlando di te, cosa ti è successo »
« ti sei mai innamorato della persona sbagliata? »
Hongjoong non rispose, rimanendo sorpreso da quella domanda.
si era mai innamorato? ” pensò e come un treno in corsa tutti i ricordi gli ritornarono in mente.

Da quando scoprì della sua sessualità, la sua adolescenza fu molto turbolenta. Andò a letto più volte con un tutor mandato dal padre per lezioni private ma non aveva mai sperimentato cosa significasse innamorarsi.
La cosa che più lo lasciò sorpreso e quando Wooyoung aggiunse “ della persona sbagliata ” .

« ti sei innamorato? »
Wooyoung sorrise, forse quasi nervosamente, buttando giù un sorso.
« mhm, no e tu? »
gli chiede, spostando il discorso su di lui, rimanendo un po' perplesso dal tono di Hongjoong, che sembrava quasi esitare.
« ... no. »
disse secco, lasciando lì quell'argomento, senza più riaprirlo.

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