𝕮.3 𝘓𝘰𝘤𝘢𝘭𝘦

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Hongjoong guardò dalla piccola finestrella la nave dei Park allontanarsi, tirando un sospiro di sollievo.
Il loro piano sembrava essere riuscito, anche se era consapevole che li avrebbe seguiti. Preferiva combattere a terra, dove la maggior parte della ciurma dei Park non poteva usare i loro doni ché combattere per mare, era un suicidio per lui.
Si lasciò sprofondare nella poltrona, guardando il soffitto di legno sopra di lui.
« sarà la mossa giusta? »
sussurrò a se stesso, mentre socchiudeva gli occhi. Il piano era stato proposto da Chan.
Lui stesso era consapevole che Hongjoong non aveva un dono e non poteva rivelare il suo segreto al suo nemico, quindi era meglio che stava alla larga da lui. Fino a quando non sarebbero giunti a " The island of gifts " era meglio lasciar stare il combattimento con i Park.

Si morse il labbro, sentendo uno strano nodo in gola. Non sopportava questa sua debolezza. Aveva una bella mira e era anche molto forte nel combattimento corpo a corpo, ma tutte queste sue qualità non bastavano per combattere con dei pirati che possedevano dei doni.
Cercò di rimanere tranquillo e di aspettare prima di ritornare su, per dare i prossimi ordini.
L'immagine del Capitano Park lo tormentava ogni volta che chiudeva occhio. L'aveva visto, con quei suoi capelli rosa, e aveva giurato di aver visto anche il suo viso. Nei suoi occhi c'era odio e disprezzo e quasi rabbrividì al pensiero. Non sapeva del perché aveva questo odio nei suoi confronti.
Certo era il figlio dei Kim e le due famiglie non erano mai andati d'accordo, ma lui non poteva scegliere il proprio padre e non aveva colpe dato che non gli aveva fatto nessun torto. Probabilmente era solo una sua preda per vendicarsi delle malefatte del padre ma lo innervosiva scontare le vendette del padre mentre lui se ne stava beatamente nella sua dimora a ubriacarsi di Rum e la sera andarsene in giro nel pub.

I suoi pensieri vennero interrotti da qualcuno, che iniziò a bussare alla sua porta.
« avanti! »
urlò, sedendosi composto cercando di ritornare se stesso.
« Capitano »
sorrise Chan, mentre chiudeva la porta dietro di sé.
« stiamo aspettando i suoi ordini, fra poco saremo vicino al porto »
si avvicinò, rimanendo davanti al tavolo che li divideva.
C'erano un sacco di cartine, proiettili e persino un coltello su quel tavolo, ma riordinarlo era l'ultimo dei suoi problemi. Infondo a Hongjoong non gli dava fastidio quel disordine.
« va bene, digli che arrivo fra poco devo... devo finire una cosa »
« posso aiutarla in qualche modo? »
« non può »
rispose secco, mentre Chan sorrise, sembrava così calmo e composto.
« so che non dovrei intromettermi ma... la vedo preoccupato, c'è qualcosa che non va, Capitano? »
Hongjoong non rispose, distogliendo lo sguardo e rivolgendolo verso l'oblò, guardando le onde del mare.
« va tutto bene e anche se fosse il contrario non sono affari suoi »
rispose freddo, riposando lo sguardo sul volto del biondo.
« volevo aiutarla, Capitano »
la sua voce divenne più bassa e più profonda, mentre fece un passo in avanti per avvicinarsi a lui.
« si può fidare di me, oltre ad essere un bravo timoniere sono anche un buon ascoltatore »
sorrise, mentre aggirava il tavolo per avvicinarsi sempre di più al Capitano.
« anche le persone più forti e coraggiose hanno bisogno di sfogarsi ogni tanto, lo sa vero? »
Hongjoong deglutì cercando di mantenere lo sguardo di Chan.
A ogni suo passo rabbrividiva, diventando sempre più piccolo in quella poltrona.
« io posso aiutarla, tu chiedi e sarà fatto »
sussurrò con voce roca mentre si avvicinava al viso di Hongjoong, ormai come ipnotizzato nei suoi occhi.
Le loro labbra stavano per sfiorarsi quando l'atmosfera venne interrotta da un colpo di tosse proveniente da Wooyoung.

« Capitano, ho da dirvi una cosa » guardò Chan male « in privato ».
Il biondo sorrise, guardando Hongjoong e poi Wooyoung, uscendo dalla cabina lasciandoli soli.
« Hongjoong ma che cazzo »
sbottò, mentre chiudeva a chiave la porta dietro di se, prendendo una bottiglia di liquore e due bicchieri dalla mensola.
« quando volte ti ho detto di bussare »
« a quanto pare non abbastanza, non volevo interrompere il vostro lavaggio delle tonsille ma sinceramente mai mi sarei aspettato una scena simile »
disse, mentre si avvicinava uno sgabello di legno vicino al Capitano, per poi sedersi e versare il liquido nei due bicchierini.
« cosa c'è fra voi due »
« niente. Ho abbassato la guardia, è stato un mio errore »
« Joongie, tu non abbassi mai la guardia, nemmeno con me fra poco »
lo guardò mentre, buttava giù l'intero bicchierino.
« Senti, non voglio intromettermi nella tua vita sentimentale ma... non con lui e non adesso, non sai che scopi ha e né tanto meno puoi fidarti ciecamente, è il suo primo giorno e già voleva infilarti la lingua in gola »
sospirò, usando un tono serio, cosa che non faceva mai.
Hongjoong rimase in silenzio, buttando anche lui giù il liquore, facendo una smorfia non appena sentì la gola bruciarli.
« sembrava sincero »
« anche mio padre sembrava sincero quando combinavo qualcosa e usava la frase " vieni qui che non ti faccio nulla " , eppure ricevevo lo schiaffo »
Hongjoong si fece scappare una risata, mentre guardava Wooyoung. Non era nessuno senza di lui, era grato che almeno il padre gli aveva lasciato lui.

𝙋𝙞𝙧𝙖𝙩𝙚 𝙆𝙞𝙣𝙜 | sᴇᴏɴɢᴊᴏᴏɴɢDove le storie prendono vita. Scoprilo ora