𝕮.4 𝘓'𝘪𝘯𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰

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« non è molto cortese da parte tua frugare nelle case altrui »
disse, picchiettando la mano, ricoperta da un guanto nero, sull'anta della porta.
Aveva una voce calda e pacata e se ne stava lì, sull'uscio della porta, guardando con i suoi occhi taglienti la figura di Hongjoong.
« che faccia sorpresa... effettivamente avrei dovuto bussare, accetti le mie più sincere scuse » fece un piccolo inchino « Capitano Kim » .
Honjoong piegò i documenti che aveva in mano, per poi metterli nella tasca della sua giacca nera, rivolgendo sempre lo sguardo fisso verso il suo interlocutore.
« e così ci incontriamo anche a terra, Capitano Park »
rispose, sforzando un sorriso.
« già, che graziosa coincidenza »
si avvicinò, mentre sulle sue labbra giocherellava un leggero ghigno.
« immagino che siete attraccati per le vele ma voglio informarle che qui non le troverà... o forse non è ciò che cerca davvero »
« qualsiasi cosa sto cercando non sono affari suoi e ora se non le dispiace ma ho ben altro di interessante da fare »
disse gonfiando il petto dalla tensione, facendo per andare via.
« oh nono, io vengo qui per scambiare delle amorevoli chiacchiere con lei... e lei se ne va? »
lo guardò, mentre un click proveniva dalla porta. Erano stati chiusi dentro ma questo al rosa non sembrava preoccupare, probabilmente perché stava andando tutto secondo i suoi piani.
« non si preoccupi, non ho intenzione di ucciderla, non voglio sporcare la casa di qualcuno che non c'entra nulla, anche se molto probabilmente tuo padre ne sarebbe stato felice. »
« da quanto questa confidenza, Park »
« è stato tuo padre a darmela. »
« io non sono mio padre »
alzò il tono di voce, cercando di controllare la sua rabbia.
Seonghwa alzò un sopracciglio, per poi avvicinarsi di più a lui, guardandolo dritto negli occhi. Aveva una sguardo gelido e si poteva notare tutto il rancore che si portava dietro all'interno di essi.
« hai il suo cognome »
« non ho scelto io che padre avere »
« e tu pensi che me ne importi?! fino a quando condividete lo stesso sangue, lo stesso cognome e la stessa nave, per me sarai suo figlio e da tale dovrai subirti tutte le reazioni ai suoi danni, dato che ha deciso di scappare »
usò un tono freddo, stringendo i pugni e trattenendo la voglia di tirargliene uno.

« non so cosa mio padre ti ha fatto ma non ti lascerò la libertà di accanirti nei miei confronti su un qualcosa che non ho fatto io, pensi che uccidendo me risolverai qualcosa? »
« ma io non ti voglio uccidere! sarebbe troppo facile ma di certo non sarò qui a spiegarti cos'ho in mente ma ricorda che non m'importa della tua sofferenza ma solo di quella di tuo padre »
prese un coltellino dalla tasca, facendo passare la lama vicino al suo collo.
Hongjoong deglutì portando la mano sulla fodera della sua pistola, pronto per qualsiasi mossa del rosa.
« chissà che faccia farà tuo padre quando vedrà il suo adorato figlio con il viso sfregiato »
ritrasse la lama, rimettendola al proprio posto.
« come se gliene importasse »
sospirò Hongjoong, forse un po' troppo ad alta voce, mentre abbassava lo sguardo verso la tasca del rosa dove aveva posato il coltellino.
Seonghwa gli prese il mento con forza, rialzando subito il suo sguardo.
« tuo padre ha un ego così smisurato che non piangerà la tua morte ma la morte della sua reputazione, svegliati e reagisci »
disse in modo secco a denti stretti, senza lasciare il viso di Hongjoong.

I due rimasero a guardarsi negli occhi in silenzio ma il più giovane stava soltanto riflettendo. Odiava il fatto che aveva ragione ma cosa poteva farci? Doveva davvero reagire? e poi contro chi, suo padre o contro il Capitano Park?
Nelle sue mille domande non si accorse che il rosa si era svegliato da quello stato di trance.
Si era incantanto negli occhi del giovane e non appena se ne accorse tirò un pugno a Hongjoong, che fortunatamente riuscì a schivare.
Il motivo del pugno era stato più un gesto impulsivo, una reazione a qualche pensiero eretico nella testa del rosa e del suo essersi reso vulnerabile davanti al suo peggior nemico.
Corse via, lasciando il più piccolo più confuso che mai.
Si toccò la guancia, non gli faceva troppo male dato che era riuscito a scansarsi così da non prendersi in pieno il colpo.

𝙋𝙞𝙧𝙖𝙩𝙚 𝙆𝙞𝙣𝙜 | sᴇᴏɴɢᴊᴏᴏɴɢDove le storie prendono vita. Scoprilo ora