𝕮.20 𝘊𝘢𝘮𝘣𝘪𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪

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Seonghwa era seduto sulla sua poltrona, con le gambe accavallate mentre il suo sguardo era fisso verso il pavimento.
Yunho, invece, si trovava in piedi accanto a lui, torturandosi le labbra nervosamente, aspettando comandi dal suo Capitano.

Erano passati due giorni dal litigio fra i due Capitani, dove Hongjoong fece di tutto per ignorare il rosa, cosa che ricambiò.
Changbin, durante una delle cene che condivideva con Mingi, Minho e Lisa, dove bevevano più che mai, si lasciò sfuggire un commento, al quale Seonghwa sentì, dato che passava casualmente per lì.
« quei due litigano solo... sembrano dei bambini viziati »
Lisa rise di gusto, scolando giù un intero bicchiere di alcol.
« c'hai ragione, per quanto io sia fedele a Park, non riesco proprio a capire di tutto sto odio... basta che bevo »
E i quattro continuarono a lamentarsi per tutta la sera, non concordando sul piano di Seonghwa nell'uccidere Hongjoong.

Il rosa non si farebbe mai condizionare da quattro pirati che della vita sapevano ben poco, eppure continuava a ripensarci, torturando quel povero police con l'indice, cercando di distrarsi con il dolore per quella pellicina che continuare a pensare al ragazzo.
Ovviamente non ci stava pensando solo per quello ma anche per la discussione e la serata che aveva avuto con Hongjoong.
Nemmeno per lui era solo sesso e per ciò si sentiva così sporco, come se avesse tradito la fiducia di suo padre.
Non sapeva cosa fare, comico no? Il pirata della stirpe più temuta fra i mari non sapeva cosa fare. Infondo doveva essere facile no? Premere un grilletto non richiede così tanto sforzo, il problema è che solo al pensiero, il rosa si sentiva pietrificato. 
Mancanza di coraggio? Forse era qurella la motivazione giusta, l'unica alla quale riusciva a credere.
Dopotutto, cosa ne poteva sapere lui dell'amore che iniziava a crescere nei confronti del suo nemico? Amore che non ha mai provato, che nessuno è riuscito a dargli e che, per lui, non proverà mai.

« Seonghwa. »
lo richiamò Yunho, cercando di avere un tono fermo, anche se le sue gambe tremavano.
Era più grande del rosa di pochi anni, eppure il solo pensiero che lui fosse il suo capitano, un po' gli incuteva timore, soprattutto perché sapeva di cosa fosse capace.
« mi ha convocato qui... mi chiedevo il perchè »
« non lo so nemmeno io »

Yunho quasi non sussultò, alzando un sopracciglio a quella risposta.
« non... non lo sa? »
Il rosa scosse la testa, alzando lo sguardo vero il suo Ufficiale, facendolo rabbrividire.
Yunho giurò che per pochi secondi aveva visto gli stesso occhi che il rosa aveva da bambino quando ci  fu la catastrofe, così impaurito, così fragile... così piccolo.
« è successo qualcosa Hwa? »
gli chiese, con un tono meno rigito e più amichevole.
« non so cosa fare Yunho, io non lo so proprio »
« riguardo cosa? »
« Il Capitano Kim. »
Il ragazzo deglutì e, dopo un enorme sospiro, si avvicinò al rosa, appoggiando una mano sulla sua spalla.
« non lo vuole uccidere, non è così? »
Seonghwa rimase in silenzio e, prima che riuscisse a dire qualcosa, Yunho aggiunse
« questo lo so, lo so dalla prima volta che l'hai incontrato in quella locanda... quella fu la tua prima deviazione, doveva morire quel giorno, invece te lo sei portato perfino sulla tua nave... il Seonghwa che conosco, se voleva davvero ucciderlo, non si sarebbe fato troppi problemi e a quest'ora già giaceva sotto terra e non fraintendermi, non ti sto dicendo che ciò è sbagliato, anzi »
« anche tu pensi che - »
« ciò che penso io non è rilevante, ora stiamo parlando di te e di ciò che vuoi fare... Seonghwa, stiamo parlando di una vita umana non di un bicchiere di rum al quale dobbiamo decidere se bere o meno... è vero, anch'io mi sono macchiato le mani di sangue e non potrei avere voce in capitolo ma ti voglio solo aiutare, spesso ognuno di noi ha bisogno di un aiuto, che sia piccolo o grande... io non voglio sapere se per il capitano adesso provi qualche simpatia, queste sono cose tue, ma così non lo stai uccidendo ma torturando e forse è anche peggio »

Dopo ciò, Yunho strinse leggermente la spalla del rosa, il quale aveva gli occhi lucidi e stava trattenendo con tutto se stesso le lacrime che da lì a poco avrebbero rigato il suo viso.
« tuo padre non vuole che ti macchi di sangue innocente per lui, lo ha sempre detto... non lo stai deludendo se pensi ciò, lui vorebbe la tua felicità, cazzo Hwa prendi la tua vita in mano e vivi il presente, il passato ormai non c'è più, anch'io ho perso mio padre quel giorno e sappiamo entrambi che in quella carneficina Hongjoong non c'entra nulla, se proprio devi ammazzare qualcuno, uccidi quel figlio di puttana del padre e viviamo Hwa, viviamo, solchiamo i mari cantando con un bicchiere strabordante di rum e guardiamo davanti a noi, senza più girarci »

Seonghwa sospirò, stringendo leggermente i pugni. Aveva ragione e non poteva assolutamente negarlo, finendo per pentirsi di tutte le decisioni che aveva intrapreso.
Alzò lo sguardo verso l'amico, facendo un cenno con il capo per fargli capire che era d'accordo con lui, per aprire finalmente bocca.
« Yunho, so che Kim non c'entra nulla ma il mio obiettivo era quello di far passare lo stesso dolore che abbiamo provato al padre... ma ormai ho capito che è inutile, da quando i marinai hanno dato per disperso Kim, il padre non ha mandato nessuno per venirlo a cercare... »
disse, senza continuare il suo discorso, anche se Yunho aveva iniziato a capire dove il suo capitano voleva arrivare.
«... chiama gli altri »
aggiunse, guardando verso il suo ufficiale, il quale annuì in un grosso sorriso soddisfatto.

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𝙋𝙞𝙧𝙖𝙩𝙚 𝙆𝙞𝙣𝙜 | sᴇᴏɴɢᴊᴏᴏɴɢDove le storie prendono vita. Scoprilo ora