𝕮.19 𝘍𝘦𝘳𝘪𝘵𝘦 𝘢𝘭 𝘤𝘶𝘰𝘳𝘦

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Hongjoong si risvegliò lentamente, colpito come da un treno dai ricordi della scorsa notte, che lo fecero riprendere lucidità in modo veloce.

Sbatté più volte le palpebre, per poi mettersi seduto, guardando di fianco a sé.
« codardo »
sussurrò con un filo di voce, dato che Seonghwa se n'era andato già da un pezzo, lasciando nel letto da solo.
Gli faceva male ovunque e la testa non smetteva di pulsare, per fortuna non aveva bevuto, altrimenti il risveglio si sarebbe rivelato peggiore.

Per sua sorpresa però, non aveva le mani legate, era completamente libero, perfino la porta sembrava essere aperta, con le chiavi di essa appese ad un chiodo accanto.
Guardò ai piedi del letto, trovando una camicia piegata, diversa dalla notte precedente, e dei pantaloni nuovi, con dei boxer che poteva giurare che non fossero i suoi.

A lui non gli importava se gli aveva lasciato tutto pronto lì, preferiva ritrovare la sua figura, magari ancora addormentata, invece dei boxer.
Fece un lungo sospiro, doveva aspettarselo, infondo, per quanto gli riguardava, poteva essere pure ubriaco la scorsa notte o semplicemente se ne era già pentito.

Decise di alzarsi, per darsi una veloce rinfrescata, cercando di accumulare le energie che sembrano aver lasciato il suo corpo, anche se aveva dormito.

Tornato dalla sua doccia, si vestì con ciò che Seonghwa gli aveva lasciato e, specchiandosi, capì anche la camicia e i pantaloni fossero del rosa.
Non ci diede troppo peso, infondo nessuno se ne sarebbe accorto.
Uscì dalla stanza, guardandosi intorno e, per sua sorpresa, era tutto così silenzioso, eppure non si era svegliato così presto.

La camera di Hongjoong si trovava alla fine di un lungo corridoio, accanto a quella del rosa, dove affacciavano le altre stanze dei vari componenti della ciurma, perciò, nel percorrere il corridoio, fece capolino in alcune stanze, per controllare se fossero vuote o se qualcuno stesse dormendo.
Bussò alla porta di Wooyoung, che condivideva la stanza con Yeosang, Mingi e un ragazzo di nome Jongho.
Non lo aveva mai visto onestamente, doveva ancora imparare a distinguere la ciurma del rosa, proprio perché si era esclusivamente focalizzato su di lui.

Con lunga attese, un ragazzo dai capelli neri, con ciocche verdi, completamente arruffati, aprì la porta, accogliendolo con un enorme sbadiglio.
« oh... Capitano Kim, menomale si è risvegliato, cercava qualcuno? »
chiese il giovane, il quale si ricordava si chiamasse San.
Inizialmente rimase confuso dalla sua esclamazione, collegando il fatto che la ciurma sua e quella del rosa, sapevano che lui non stava bene e che doveva risposare.
Annuì semplicemente, rispondendogli con tono pacato.
« sì ma se non erro, questa non è la vostra stanza... »
« oh sisi, ieri abbiamo bevuto un sacco e mi sono ritrovato qui »

Hongjoong serrò leggermente lo sguardo, dato che notò il leggero panico negli occhi del ragazzo, che iridi avevano iniziato a tremare alla sua domanda.
« quindi... chi stava cercando? »
« Wooyoung ».
San, che continuava a rimanere fermo sulla porta, appoggiandosi per far sì che la sua figura bloccasse la visuale della stanza, si morse il labbro.
« Umh, Wooyoung è in bagno »
« e che problema c'è? posso pure aspettarlo in camera, è il mio ufficiale dopotutto, esigo vederlo »
Insistette, facendo un passo in avanti per far indietreggiare San, cosa che, con sua sorpresa, non fece.
« per favore... non posso farla entrare, o meglio, non adesso »
« perché? »
« perché... perché... »
ma prima che potesse continuare, Wooyoung fece capolino, sorridendo non appena vide la figura di Hongjoong.
« finalmente ti sei svegliato Hongjoongiee ~ »
fiondandosi su di lui, in un tenero abbraccio, che però il capitano non ricambiò.

San, dopo l'arrivo del ragazzo, fece un sospiro di sollievo, allontanandosi dall'entrata.
« perché Choi era in camera tua? »
chiese Hongjoong, ricambiando l'abbraccio solo quando il ragazzo se ne andò.
« sono successe tante cose mentre riposavi... ma che ti racconterò un altro giorno, ora dimmi, stavi davvero facendo la bella addormentata? »
chiese, mentre si staccava dal abbraccio, spostando l'attenzione del Capitano su un altro argomento, che a sua sorpresa, assecondò.
« no, non ero addormentato, ero legato »
« e non ti sei liberato? »
« l'ho fatto, ieri, ma devo ancora parlare con Park, esigo spiegazioni »
spiegò, non dicendo nemmeno a lui cosa fosse successo, un po' perché voleva quasi dimenticarsene e un po' perché aveva paura di deludere la sua stessa ciurma.
Come poteva un capitano, andare a letto con il proprio nemico?
A Hongjoong non dava molto fastidio ciò ma voleva prima aspettare e parlare con il rosa.

Wooyoung annuì, mordendosi il labbro nervosamente, entrambi erano nella stessa situazione dopotutto, ma nessuno aveva il coraggio di parlare.

« ok... allora va', io sono in giro, se hai bisogno »
Hongjoong si limitò ad annuire, lasciando il ragazzo lì.
Più per fargli capire che era vivo, voleva accettarsi che il suo ufficiale stesse bene, tutto qui.

Ritornò indietro, verso la camera di Seonghwa, bussando alla porta, aspettando con attesa una risposta.
Dopo pochi secondi, si sentì urlare un “ avanti ” molto ovattato, facendo esitare il giovane ad aprire la porta.
Era arrivato lì ma ogni parola gli moriva in gola e il suo corpo sembrava non rispondere ai suoi comandi, lasciando lì, fermo e immobile.
Aveva paura forse? paura che una volta aperto quella porta, avrebbe dovuto affrontare la dura e triste verità? Probabilmente, ma di questo non ne era ancora cosciente.

Fu proprio il rosa ad aprire la porta, con sguardo confuso, che subito passò al serio quando vide chi fosse.
« dimmi »
« posso entrare? »
chiese il più piccolo, mordendosi il labbro quando si accorse, troppo tardi, che quella sua domanda sembrò più una supplica.
Seonghwa lo guardo, per pochi secondi, ritornando nella sua stanza, lasciando però la porta aperta, così da farlo entrare.

Hongjoong si chiuse la porta dietro, cercando di recuperare quella privacy fra i due, sperando così da riuscire a colloquiare con il rosa.
« allora? »
chiese, con la fronte corrugata, mentre riordinava alcune scartoffie presenti sul suo letto.
« volevo parlarti sai, riguardo a... »
« oh andiamo, pensavo che l'obiettivo fosse reciproco »
lo interruppe, lasciando cadere i fogli impilati sopra al letto, guardandolo con aria scocciata.
« obiettivo... reciproco? »
lo guardò confuso il più giovane, cercando lo sguardo del rosa, che però continuava ad evitare.
« sì, obiettivo reciproco, una semplice notte senza altri fini, mi sembrava ovvio che fosse così »
« non ci credi nemmeno tu, Seonghwa »
si prese coraggio Hongjoong, ritornando a essere se stesso.
« da quando ci chiamiamo per nome? solo perché abbiamo scopato non vuol dire che... »
« non vuol dire che cosa? che non posso prendermi la confidenza da chiamarti per nome? Seonghwa, perché non mettiamo da parte il passato e ci focalizziamo sul presente, lo sappiamo entrambi che ieri non è stata una semplice scopata »

Seonghwa distolse lo sguardo, focalizzandosi sui fogli che aveva lasciato sul letto, ritornati nel loro disordine.
« Kim, questa non è una favola, non ci sarà un finale dolce e coccoloso, almeno non per entrambi, io voglio ucciderti »
« non è più questo ciò che vuoi »
« cosa ne sai di ciò che voglio?! »
alzò di più la voce il rosa, raggiungendo il ragazzo, piazzandosi davanti a lui.
« cosa ne sai, eh? »
« non mi vuoi uccidere, non mi vuoi odiare, stai solo pressando i tuoi veri sentimenti, è da codardi... e tu lo sei parecchio »
disse alla fine acido, avviandosi verso la porta ma venne immediatamente fermato da Seonghwa.
« non è questo di essere codardi o meno, io non provo nulla per te, se non odio, smettila di credere a qualcosa di non vero »
« qualcosa di non vero, dici? Seonghwa, anzi, Park, prova per un momento a pensare a te stesso, ai tuoi sentimenti e al tuo benessere, metti da parte il rancore e prova a trovare una soluzione migliore, perché te lo ripeterò fino quando il tuo pugnale non mi trafiggerà il cuore, dalla mia morte non otterrai assolutamente nulla, soprattutto perché il mio sangue non farà resuscitare tuo padre »
e dopo ciò, uscì dalla stanza, lasciando Seonghwa lì, solo nei suoi pensieri e che uno sfrenato desiderio di fermarlo e riportare la sua figura da sé, ma quel desiderio, in quel momento, non si avverò.

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【 𝕬𝘯𝘨𝘰𝘭𝘰 𝕬𝘶𝘵𝘳𝘪𝘤𝘦 :Ragazzi, rieccoci dopo secoli con un nuovo aggiornamento 🏃🏻‍♀️ vi sono mancata? anzi, riformulovi è mancata la storia? a me sì onestamente, mi mancavano sti due imbecilli

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【 𝕬𝘯𝘨𝘰𝘭𝘰 𝕬𝘶𝘵𝘳𝘪𝘤𝘦 :
Ragazzi, rieccoci dopo secoli con un nuovo aggiornamento 🏃🏻‍♀️
vi sono mancata?
anzi, riformulo
vi è mancata la storia?
a me sì onestamente, mi mancavano sti due imbecilli.
non vi prometto aggiornamenti vicini, ma cercherò di non far passare otto anni ( cit. )

𝙋𝙞𝙧𝙖𝙩𝙚 𝙆𝙞𝙣𝙜 | sᴇᴏɴɢᴊᴏᴏɴɢDove le storie prendono vita. Scoprilo ora