Capitolo 17

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Sono le 8:30 di sera e io con gli altri ci troviamo nel bus privato che ci dirigiamo per andare al locale dove faremo il concerto. Ad un certo punto il mio telefono iniziò a squillare, pensavo che era mia madre, invece... numero sconosciuto. Feci vedere a Tom il telefono e lui me lo prese rispondendo alla chiamata e mettendo in vivavoce.

Tom: Pronto? Chi parla?.- dice guardando per terra.

X: Il nostro Tommino, passami subito Taylor.- Lo/a sconosciuto/a iniziò ha parlare, la sua voce era femminile, voleva parlare con me, ma chi era? Devo per forza scoprire chi parla.

Tom: Cosa vuoi da lei?.- 

X: Ho detto di passarmi Taylor, se no farai una brutta fine.- dice per poi ridere. Decisi di prendere il telefono.

Io: Chi sei? Cosa vuoi da me?- dico spaventata.

X: Non mi riconosci eh? Devi lasciarti con Tom, lui è mio. Se non lo lasci devo mettere in pericolo Te e quei deficienti dei tuoi amici.- Voleva che io lasciassi Tom? No, non se ne parla. 

Io: Col cazzo. Devi dirmi chi sei.- 

X: Devi lasciare Tom e no, non dico chi sono.- dice

Tom: Sei solo una gelosa di merda.- dice Tom avvicinandosi a me.

X: La volete mettere così? Allora la vostra vista finisce qua, ciao ciao.- dice per poi chiudere. Ad una certa sentimmo puzza di fumo.

Tom: USCITEE!!.- dice Tom spalancando la porta e gli altri fecero quello che ha detto, uscii anche io e per finire Tom. 

Io: VENITE QUI!!.- dico alzando la mano. Io e Tom eravamo davanti agli altri e il bus privato scoppiò, facendo fumo. Presi il braccio di Tom per la paura e lui mi accarezzò la spalla per poi baciarmi la testa. 

Tom: Piccola, tranquilla. E' tutto apposto.- dice.

Io: NO! NON E TUTTO APPOSTO, QUELLA TROIA CI INSEGUE E VUOLE FARCI DEL MALE, CAZZO!.- dico staccandomi da Tom e camminare avanti e indietro mettendomi le mani nei cappelli.

Bill: Taylor ha ragione, dovremmo guardarci attorno.- dice sedendosi su un gradino.

Gustav: Come facciamo ad andare al concerto, adesso?- dice guardandoci.

Tom: Lo annulliamo. Non possiamo andarci in queste condizioni. Non abbiamo neanche un mezzo per andarci.- dice sedendosi accanto al fratello gemello. Io, invece, continuai a camminare fin quando mi venne un'idea.

Io: C'E L'HO!.- dico

Georg: Cosa? Dicci!!.- dice

Io: So un posto dove ci danno delle macchine, possiamo prendere quelle...- dico mettendomi la mano destra sul fianco e con la sinistra sulla spalla di Tom. 

Tom: Allora andiamo, cosa aspettiamo?.- dice per poi alzarsi seguito da Bill. Prima, però, chiamai i vigili del fuoco per spegnere il fuoco. Infine, andammo nel posto in cui si trovavano le macchine. Presi per mano Tom e gli altri ci seguivano. Appena raggiunti prendemmo una macchina e ci dirigiamo in quel locale, al volante mi misi io perché andavo più veloce. Arrivati, sistemiamo tutti gli strumento e controlliamo se tutto è apposto. Nel mentre, arrivano i primi fan e io ne approfitto per fare qualche foto e qualche firma con gli altri. Iniziammo il concerto alle 11:20.

*3 ore dopo*

Mi trovo in un bar con gli altri che stiamo parlando del più e del meno. Tom, ha la sua mano sulla mia coscia nel mentre parla con Gustav che si trova davanti a se, io invece avevo Georg.

Io: Che ne dite se andiamo in discoteca?.- Gli altri spostarono il loro sguardo sul mio e mi sentii un pò in imbarazzo.

Gustav: Per me va bene, voi?.- dice spostando, nuovamente, lo sguardo su di loro. Gli altri annuirono e decidiamo di andarci a piedi, questa volta. Appena arrivati sentii puzza di sudore e di bevande alcoliche. Mi recai al balcone e presi un Gin Tonic alcolico. Iniziai ha ballare in mezzo alla pista, fin quando vidi una puttana provarci con mio Marito. Mi avvicinai ma quella troia baciò Tom e lui mise la lingua. Mi avvicinai a quella, appena finito il bacio, gli lanciai uno schiaffo che cadde a terra.

Tom: Giuro che non ho fatto niente.- dice alzando le mani. Ha anche il coraggio di dire che non ha fatto nulla? Io ho visto tutto, ero di fianco a loro. Lo guardai dalla testa ai piedi, per poi soffermarmi agli occhi per dire "La picchio a questa".

Tom: Non azzardarti.- dice prendendomi il braccio ma io lo tolsi da me per poi mettermi a cavalcioni sulla tipa, ancora a terra che cerca aiuto. Gli do dozzine di pugno e ad ogni pugno gli dico: 

Io: Non. Azzardarti. Mai. Più. Di. Avvicinarti. A. Mio. Marito.- Appena finito, gli do uno schiaffo per poi alzarmi. Prendo per mano Tom e ci mettiamo a ballare in mezzo alla pista. Lui, aveva la mano destra sul mio fianco, invece, l'altra sul mio sedere. 

Io: Dopo ne riparliamo- dico per poi andare verso il bancone a bere. Appena mi siedo, arriva un tizio molto carino. Ha i capelli castani e gli occhi verdi, come i miei. 

X: Hey Bellezza, che ci fai qui tutta sola?.- dice mentre si siede di fronte a me.

Io: Niente, sono qui per bere, tu?.- dico sorridente.

X: Allora siamo qui per lo stesso motivo.- dice per poi mettersi a ridere. Ordinai al tipo, che stava dietro al bancone, presi un Negroni, per poi prenderne un'altro e un'altro ancora. 

Io: Ehy, balliamo?.- dico alzandomi dalla sedia e mi avvicinai al tipo con qui parlavo.

X: Certo bellezza.- Mi prese per la mano e ci mettemmo in mezzo alla pista. Il tipo, se non erro si chiamava Joel, aveva le mani sui fianchi e io le braccia attorno al suo collo. 

POV'S TOM

(Vi consiglio di ascoltare la canzone dell'inizio mentre leggete questa parte, poi fatemi sapere se ci azzecca)

La vedevo ballare con il tipo, con cui parlava prima.

 Pensai "lo so cosa sta veramente pensando o provando per ME, lo so cosa le sta succedendo e lo so meglio del tizio che le sta davanti, lei non capisce quello che provo per lei..."

 L'ho vista bere tanti bicchieri di Negroni fino ha ubriacarsi. Ballava lentamente mentre portava la testa indietro e i capelli che li coprivano metà viso. Facemmo qualche Eyes Contact, aveva uno sguardo che penetrava nel mio, era una droga per me. Decisi di sedermi in un divanetto ma senza togliere lo sguardo dal suo corpo fino e delicato. La vidi lontanarsi dal tipo e si avvicinò a uno dei pali da Stripper. La vidi toccare il palo con tanta sensualità per poi aggrapparsi e fare un giro. Si allontanò, nuovamente, dal palo e cercava qualcuno con lo sguardo, mi alzai e la vidi guardarmi, cercava me, lo capivo dal suo sguardo. Mi avvicinai a lei, mi aspettavo che mi picchiasse invece, mi prese il viso con forza il viso e mi baciò. Il bacio divenne un limone e io gli toccai il sedere, stringendolo e la avvicinai ancora di più verso di me. Continuammo a baciarci fino a quando ci staccammo per prendere aria, per poi ricominciare a baciarci. Indietreggiammo fino ai divanetti e la spintonai, spinto leggero e, mi misi sopra di lei e ci continuammo a baciarci con la lingua. Mi staccai dal bacio e scesi con il viso in giù. Le baciai il collo, il petto e per finire la pancia. Inarcò la schiena e io misi una mano sul fondoschiena toccandola. 

Bill: EHYYY, SIAMO IN DISCOTECA NON A CASA!.- Ad una certa Bill spinse Tom da sopra di me, non volevo ma l'ha fatto con forza. Mi alzai e presi Taylor per la mano e ci incamminammo fuori rincorsi dagli altri. Corremmo e ridevamo fino all'hotel. 

*Skip Time*

POV'S TAYLOR

Mi trovo sul letto, sopra Tom, nudi. Ricordo solo che l'abbiamo fatto 1 o 2 volte, forse anche di più. Tom, ha la sua mano nei miei capelli accarezzandomi. 

Bill: PICCIONCINII, SVEGLIAA!.- Mi spaventai appena sentii la voce di Bill e bussare alla porta più e più volte. 


SPAZIO AUTRICE

Ecco qui il capitolo 17. Ancora non ci credo che sono arrivata a più di 2000 di visualizzazioni!! GRAZIE!!!. Fatemi sapere se la canzone ci azzecca o se dovrei cambiarla. Spero che questa storia vi sta piacendo!

Vi voglio bene, la vostra Romi :))


Solo io & te - Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora