Ci troviamo nel 2009, Tom Kaultiz, famoso e attraente trova il primo amore, Taylor.
Riusciranno insieme a vivere felici?
Taylor, mi fai sentire pazzo, cazzo!. Non so cosa mi sta succedendo.
"lo so cosa sta veramente pensando o provando per ME, lo so...
Oggi è il primo di settembre, ovvero il compleanno dei due gemelli, Tom e Bill. Oggi dovrei andare con Alison ha comprare i regali. Si, io e Alison abbiamo ripreso i rapporti e lo perdonata. Oggi sarà una giornata impegnativa, quindi tolsi il braccio di Tom che era sul mio fianco e mi alzai piano, senza svegliarlo. Andai in bagno, mi feci una doccia calda, siccome fuori ci sono 10 gradi, o neanche e, io sto morendo di freddo. Appena finito la doccia, andai verso l'armadio e presi dei vestiti pesanti. Ovvero dei jeans a vita alta e un maglioncino, tutto coperto da una giacca, le scarpe, invece, le mie amate Converse, comprate un mese fa. Mentre mi vestivo mi ricordai che oggi, io e atomica, dovevamo andare a casa dei miei questa sera, quindi mi dovevo sbrigare perché sono le 9:20.
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Presi la borsa e andai verso l'uscita della camera. Presi le chiavi della macchina e andai verso la stanza degli altri, dovevo parlare con Georg. Io: Georg, ti devo parlare.- dissi e uscimmo dalla stanza. Georg: Dimmi.- Io: Potresti trovare un locale? Adesso sto andando con con Alison ha fare dei regali per Tom e Bill, ma manca il locale. Potresti trovarne uno?- dissi Georg: Si, certo. Ti chiamo se ho trovato un locale.- disse, ci salutammo e io scesi, uscendo dall'hotel. Appena uscita, scrissi a Alison dove si trovasse. Alison: BO!.- Mi girai di scatto per la paura e li girai uno schiaffetto sulla spalla di Alison. Io: Cazzo... che paura!.- dissi mettendomi la mano sul petto. Lei non fece altro che ridere. Ci salutammo e poi andammo verso la mia macchina, sedendoci e partendo. SKIP TIME Siamo arrivati al centro commerciale ed era enorme. Entrammo dentro e appena entrati si sentiva quel calore all'interno, che mi fece caldo e dovetti togliermi la giacca. Andammo in tutti i negozi e trovai dei vestiti per Tom e Bill. Guardai le misure, per Tom una M e per Bill una S. So quali sono i loro gusti, quindi spero che gli piacciono. Alison, invece, fece anche lei dei regali per i due e lei optò per delle scarpe. (Tranquilli che ve le farò vedere!) Girammo per il centro commerciale ed arrivammo al terzo piano, i gioielli. Volevo prendere qualcosa per Tom, ma a lui non piacciono tanto i gioielli, ma so come farlo felice. Deciso di incidere su due collane il loro logo. Non è un'idea grandiosa?. Le collane furono pronte dopo 20 minuti, pagai e andammo al quarto piano, dove mangiammo il MC.
POV'S TOM Mi svegliai dalla porta chiudersi. Mi alzai, strofinai gli occhi e mi accorgessi che Taylor non c'era. Guardia l'orologio dal telefono e vidi che erano le 10:00, accorgendomi che oggi è il mio compleanno. "Forse è andata ha farmi un regalo?", pensai tra me e me. Mi alzai e mi feci una doccia calda, senza bagnare il gesso. Mi ricordai che oggi avevo la prenotazione dal dottore, per togliermi il gesso. Appena finito, una signora bussò alla mia porta, era quella che mi doveva fare le trecce. Dissi di aspettarmi in camera, così che andai in bagno per cambiarmi. Appena finito, mi sedetti e la tipa iniziò ha farmi le trecce. Decisi mare Taylor e mi rispose con un "Ehy Amore, dimmi". Appena sentii la sua voce angelica e la parola "amore", mi sciolsi completamente. Io: Piccola, dove sei?. Stamattina non ti ho trovata vicino a me.- dissi Taylor: Sono con Alison ad un centro commerciale. Tra poco arriviamo.- disse. Sentii la voce di Alison che disse "Taylor, chi è?". Lei non rispose e continuò ha parlare con me. Taylor: Tom, alle 14 ti vengo a prendere. Di anche agli altri di prepararsi.- disse. Che intenzioni aveva? Io: Ok, ci vediamo dopo, allora.- dissi. Taylor: Ciao amore, ti amo.- disse Io: Anche io, ciao.- dissi per poi chiudere la chiamata. La ragazza, che mi faceva le trecce, finì di farle. La pagai e poi uscii. Uscii anche io, per andare dagli altri. Bussai più e più volte e mi aprii Georg. Io: Ragazzi, Taylor mi ha detto che alle 14 ci viene a prendere, quindi fatevi vedere pronti.- dissi. I ragazzi annuirono soltanto e poi uscii. Andai al piano terra e andai ha fare colazione da solo, per poi venire anche gli altri.
