manchi tu

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Mi butto sul divano alle mie spalle sorridendo e sospirando di felicità, non ricordo l'ultima volta che ho provato una sensazione così bella. Nella mia testa c'è solo un nome: Carmine.

"Si, penso proprio che verrò più spesso da queste parti, si fanno dei bellissimi incontri 😉 Ahahhaha"

Rispondo a Carmine

"ora ci tocca veramente pensare agli esami, ma poi avremo tutto il tempo che vuoi per passare un'altra serata come quella di ieri.
Scusa ma devo mettermi a studiare, ciao piccola."

Mai come ora desideravo che arrivassero in fretta gli esami, avevo una paura folle, ma soprattutto non vedevo l'ora di essere libera e di avere un unico pensiero: lui.

"Anche noi ora torniamo a casa e ci tocca studiare, se hai bisogno di una mano con qualcosa fammi sapere eh! Buono studio, un bacio"

Poco dopo arrivano i genitori di Arianna a prenderci e ci riportano a casa.
Mamma era già lì che mi aspettava

-"Ei siete tornate! Come è andata?"

-"benissimo mamma. Il tempo era bellissimo e ci siamo molto divertite"- le rispondo con un sorriso sognante; in realtà la parte più bella non è stato il sole, il mare ecc.. Ma ben altro

-"bene vi avrà sicuramente fatto bene svagarvi un po'.
Tra un po' pranziamo."

-" si salgo a sistemare le cose chiamami quando c'e pronto"

La domenica pomeriggio e gli altri giorni della settimana seguente li passo sui libri e al computer cercando di sistemare la tesina nel migliore dei modi. Avevo la testa che mi scoppiava e il caldo di quei giorni non aiutava di certo.
avevamo solo quella settimana prima che cominciassero gli esami e l'ansia cominciava a crescere; Carmine l'ho sentito veramente poco e quando capitava che ci mandavamo un messaggio era per parlare degli esami e del fatto che entrambi ce la stavamo letteralmente facendo sotto.
La sera era il momento in cui mi sentivo più malinconica erano passati giorni da quella bellissima serata, non facevo altro che pensare a quanto era bello, lui, il suo sorriso così dolce, la luce due suoi occhi e tutto il resto. Mi mancava, tanto.
Avevo voglia di rivederlo, di sentire la sua voce, di sentire ancora quel profumo che aveva addosso e che avrei riconosciuto fra mille.
quando mi capitavano questi momenti di malinconia, mi sdraiavo sul letto con le cuffie nelle orecchie ascoltando canzoni che sembravano mi parlassero di lui e stavo li, mezz'ora, un'ora, finchè non mi addormentavo.

Arrivo il fatidico giorno della prima prova scritta, io Alessia e le altre avevamo un'ansia pazzesca, la cosa che mi tranquillizzava un po' era pensare che quella mattina, anche lui, si sarebbe trovato davanti lo stesso identico foglio e forse, ci saremmo messi pure a scrivere la stessa cosa.
Siamo tutti in cortile in attesa che ci facciano entrare, controllo il telefono un messaggio

"In bocca al lupo piccola. Sono sicuro che andrà tutto bene per entrambi"

Leggendo il messaggio sorrido e subito mi accorgo di stare meglio, respiro profondamente come per far uscire tutta l'ansia dal mio corpo

"Crepi il lupo! Andrà bene vedrai"

Buschini, il mio sorrisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora