una giornata tutta per noi

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Carmine mi chiese cosa volessi fare, se preferivo andare in centro dove c'erano le bancarelle oppure stare in un luogo tranquillo solo io e lui

-"come vuoi tu, possiamo fare un giro poi ce ne stiamo un po' noi due"

-"conosco un posto che ti piacerà sicuro"

Carmine era fantastico riusciva sempre a sorprendermi, ogni giorno insieme a lui era una sorpresa.
Girammo un po' fra le bancarelle del paese e Carmine ogni due passi si fermava a salutare gente, si vedeva che lo conoscevano tutti; arrivammo in una specie di piazzetta dove Carmine aveva riconosciuto i suoi amici e ci avvicinammo a loro, alcuni li avevo conosciuti altri no

-"ah Buschini sei venuto accompagnato oggi! Piacere io sono Alex, tu devi essere Gloria giusto?"

-"si sono io, piacere"

-"bene, cerca di mettere in riga questa testa matta per favore, noi è da anni che ci proviamo e non ci siamo ancora riusciti"

Mi misi a ridere, forse era proprio quello che mi piaceva di più di lui, il fatto che fosse si un ragazzo semplice e con la testa sulle spalle, ma anche un po' matto.

-"qualsiasi cosa ti dicano tu non ascoltarli"- Carmine si rivolse a me

Restammo con i suoi amici a fare 4 chiacchiere poi loro sarebbero andati a fare un aperitivo tutti insieme, ma Carmine rifiutò l'invito dicendo che poi per me si sarebbe fatto tardi e quindi dovevamo tornare

-"volevi rimanere con loro? Io vorrei portarti in un posto"-mi disse Carmine mentre ci stavamo allontanando da loro

-"va benissimo, anzi sono curiosissima"

Carmine mi porto in parco giochi per bambini io all'inizio lo guardai un po' stranita

-"aspetta ora vedrai"

Mi prese per mano e andammo sotto un albero gigante che faceva un sacco di ombra, appoggiata al tronco dell'albero c'era una scala che portava a una casetta di legno in alto.

-"una casa sull'albero?- dissi stupita

-"già, hai paura a salire?"

-"no no"- in realtà un po' si, l'altezza in genere non mi faceva paura ma quella scala era davvero stretta e piuttosto alta

Carmine salì per primo e mi aiutò, arrivammo in cima ed entrammo in questa specie di casetta di legno, piuttosto piccola ma molto carina, aveva due finestrelle e una porticina molto piccola da cui facemmo quasi fatica ad entrare, dentro però era bella, sembrava accogliente nonostante non ci fosse nulla a parte un paio di cuscini sul pavimento.

-"è da tanto che non vengo, prima quando eravamo più piccoli io e miei amici venivano sempre qui su, era il nostro rifugio; ti piace?"

-"tantissimo, è strano, ma bello"

-"tu sei bella"- mi disse mentre posò la sua mano sinistra sulla mia guancia e mi avvicinò a sè per baciarmi.

Buschini, il mio sorrisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora