Capitolo 7

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NINA

E dopo un interminabile momento di silenzio, Ian se ne esce con una frase che riguarda un argomento a cui non avevo mai veramente pensato prima d'ora. O meglio, ci ho pensato, come qualsiasi altra ragazza suppongo, ma sentire quelle parole in quel momento... È una strana sensazione che non so descrivere, ma sono felice di averle sentite, credo.
Alzo lo sguardo per guardarlo dritto negli occhi, lui è lì in attesa, sembra teso ed entusiasta allo stesso tempo, con quel meraviglioso sorriso di chi ha trovato tutto quello che stava cercando.

"Si..."
Mi scende una lacrima, provo un miscuglio di emozioni che ancora adesso non so spiegarmi. Sono in procinto di piangere, ci alziamo e ci stringiamo in un lungo ed interminabile abbraccio.

Ian non mi toglie gli occhi di dosso e sembra davvero emozionato.
"Ti amo" dice.
"Anch'io, tanto."

Camminiamo abbracciati lungo la riva, poi Ian mi ricorda che è ora di pranzo.

Andiamo a pranzare in un ristorante del centro, è carino, con uno stile classico ed è anche piuttosto grande.
Intuisco che per lui oggi è un giorno davvero importante.
"Oggi non si bada a spese, eh?"
"Beh, è un giorno speciale."
"Ma non ci sposiamo mica oggi."
"Dai non rovinare questo momento!"
"Va bene sto zitta" Gli sorrido e lui ricambia. Sembra davvero felice, come se programmasse questo momento da chissà quanto tempo. Io però mi trovo impreparata, sono felice, è ovvio, ma cominciano a venirmi in mente i primi dubbi, non sul fatto che voglia sposarlo, ma sulla tempistica.

"Va tutto bene?"
"Ehm, si certo, perché?"
"Ti vedo...non so, perplessa. Hai forse qualche ripensamento?"

Rifletto sulla risposta da dare, ma non posso mica dirgli di si per delle stupide riflessioni insensate.
Va bene così, io lo amo da morire, perché dovrei avere dei ripensamenti?

"No! Certo che no."
"D'accordo. " Si china verso di me e mi bacia. Poi arrivano le varie portate: antipasto, primo, secondo, un altro secondo, dessert e poi la frutta.

"Cavolo, dire che sono piena è un eufemismo!"
"Era proprio il mio intento! Era tutto davvero buono comunque."
"Già." Ci sorridiamo a vicenda, ultimamente lo facciamo spesso, come se non sapessimo cosa dire, mentre prima parlavamo sempre, del più e del meno, dei nostri sogni, del nostro futuro insieme... E ora sta succedendo tutto insieme, così velocemente che a stento me ne rendo conto, e mi chiedo se sia giusto così.

Dopo essere usciti dal ristorante passeggiamo per le strade del centro guardando le vetrine dei negozi. Ian non fa altro che parlare delle nozze, dei preparativi, della location, dei confetti, dell'eventuale menu, e a dire il vero io comincio a sentirmi un po' a disagio... So che non è giusto, ma al contrario di come pensavo questa cosa un po' mi spaventa. Sono una stronza, lo so.

"Dunque domani si riparte!"
  Me ne ero già dimenticata.
"Cavolo è vero, domani è Lunedì!"
"Già, e la prossima settimana ricominceranno le riprese, sei contenta?"
"Certo, sono sempre contenta quando si tratta di tornare sul set."
Mi sorride contento, in effetti è sempre bello recitare le parti di Elena e Damon, non è difficile, siamo solo noi stessi.

"D'accordo... è il nostro ultimo giorno a Malta e non intendo sprecarlo, e non voglio neanche parlare di lavoro, perciò..."
"Perciò?"
"Beh non lo so, speravo avessi tu qualche idea."
"In realtà, Ian, abbiamo fatto di tutto questa settimana..." Davvero di tutto.
"Beh allora, magari, possiamo andare in Hotel e... vedere cosa succede..."
Capisco dove vuole arrivare e gli do uno strattone. Lui mi lancia un'occhiata maliziosa, ci dirigiamo verso l'auto e poi dritti in Hotel.
Saliamo in camera, e non appena poggio la borsa Ian mi prende in braccio gettandomi sul letto, lui mi desidera e io più di lui, iniziamo a baciarci dappertutto, mi toglie dolcemente la camicetta e gli shorts, io faccio lo stesso con lui e poi, ciò che succede è facile da immaginare, ma allo stesso tempo, è anche difficile: Non si tratta di sesso, si tratta di qualcosa di più complesso, qualcosa che va oltre la passione, oltre l'amore. È qualcosa che non si può spiegare a parole, è qualcosa di unico, qualcosa che ti rimane impresso perché senti di essere parte di qualcuno, e che quel qualcuno è parte di te, e lo sarà per sempre, qualunque cosa accada.

Adesso siamo sdraiati, io sono sopra di lui, lui ha lo sguardo perso nel vuoto.
"Tutto okay?"
"Certo, sono solo molto felice, sei la persona più incredibile che io abbia mai incontrato. Sei speciale, Nina, e ti amo così tanto per questo..."
Poggio la testa sul suo petto caldo e accogliente.
"Tu sei una persona speciale, io non merito tutti questi elogi, credimi."
"Si invece, ti deprezzi sempre, mentre invece non hai idea di che donna straordinaria sei."
All'improvviso sento come una strana voglia di piangere. Non merito tutto questo, non merito lui, ma mi trattengo.
"Avanti, andiamoci a preparare, ti porto fuori a cena."
"Stai scherzando? Non ho ancora digerito il pranzo!"
"Farai uno sforzo, magari mangeremo qualcosa di leggero, dai! È la nostra ultima sera qui!"
"D'accordo..."
"Brava la mia ragazza."
Faccio una doccia veloce, poi decido di indossare un paio di pantaloni bianchi attillati leggermente strappati, un top nero aderente a cui abbino una giacca bianca, poi indosso un paio di tacchi neri deccolete senza plateau abbastanza alti e in fine prima di uscire prendo la mia borsetta gucci bianca.
"Caspita! Sei... sei... favolosa! Ma odio quella borsetta."
Subito mi accorgo che è QUELLA borsetta. Ridacchio, poi la poso.
"D'aaccordo..." prendo un'altra borsa e poi usciamo.

"La serata è fantastica, e anche tu."
"Beh anche tu non sei niente male Smoldy." In effetti è davvero sexy con quella camicia bianca leggermente sbottonata e i jeans neri che risaltano il suo lato B. Ma niente di nuovo, è sempre una favola.

Ci sediamo in un tavolino posizionato in un piccolo giardino al di fuori di un locale, stavolta più sobrio e alla mano.
"Questa volta cerca di non perderti"
"Ah.Ah. Spiritoso!"
"Lo so!" Mi fa l'occhiolino. Poi ricomincia a parlare del matrimonio, argomento che speravo di poter evitare per un po'. Non posso far altro che annuire, ma non partecipo molto alla conversazione, non saprei comunque cosa dire. Sono di nuovo a disagio, tutto questo dovrebbe rendermi felice, ma... non lo so, non so se sono pronta, e stando a come mi sento adesso, direi proprio di no. Nonostante ciò passiamo una serata abbastanza tranquilla, finché...

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