Capitolo 13

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IAN

Oggi è il primo giorno di riprese e sono da pochi minuti sul set.
Mi sento stranamente nervoso, teso e ho il mal di pancia. Di solito arrivo, parlo con gli altri, rido e scherzo. Stavolta è diverso e non so cosa aspettarmi.
È passata poco più di una settimana da quando ho visto Nina l'ultima volta e il pensiero che fra poco sarà qui mi fa entrare nel panico. Non so come comportarmi, di sicuro non saprò cosa dire e per di più ci ritroveremo di sicuro a dover girare delle scene abbastanza ravvicinate. Spero solo che questa cosa funzioni e che non complichi le cose. Dopo aver salutato tutti entro nel mio camerino per posare le mie cose. Mi tornano in mente i momenti passati qui con Nina, in quelle rare volte in cui non toccava a noi girare una scena venivamo qui a chiacchiere mentre magari sgranocchiavamo qualcosa.
"Ehi è arrivata Nina!" Sento dire da una ragazza dello staff che comunica agli altri l'arrivo di Nina.
Mi alzo muovendomi esitante verso l'uscita. Sistemo i capelli e nel frattempo mi sento ridicolo. Voglio sempre fare bella figura con lei, presentarmi al meglio, ma adesso, non ha neanche più senso.
Mi accosto di fianco a Paul che è intento a parlare con Candice e Kat.
"Come va Ian?" Mi da una pacca sulla spalla e Candice mi rivolge un sorriso amichevole.
"Credo che potrebbe andare meglio, ma... sto bene."
Kat viene di fianco a me abbracciandomi e io ricambio: lei è sempre stata molto dolce con me ed è una delle persone con cui ho legato di più in questo posto. Mi guardo attorno, ma non c'è traccia di Nina.
Kat sembra accorgersi che sto cercando qualcuno dato che non smetto di guardarmi attorno. "Nina sta posteggiando la macchina sul retro, tra poco sarà qui."
Annuisco. "Bene."
Dopo pochi minuti ecco che arriva. Sembra cercare qualcosa nella borsa in cui poco prima ha infilato le chiavi.
È davvero bellissima, col suo lungo vestito rosso che svolazza a causa del vento e i lunghi capelli neri che le coprono le spalle.
"Ehi ragazzi!" Mostra un sorriso a trentadue denti e non posso fare a meno di osservarla mentre saluta raggiante tutti. Arrivata a me continua a sorridere, mi rivolge un amichevole abbraccio e io ricambio. Ci stacchiamo subito e gli occhi degli altri fissi su di noi sono increduli e allo stesso tempo dispiaciuti dato che probabilmente hanno già intuito tutto.
Arriva Julie e dopo il nostro solito abbraccio di gruppo ci dirigiamo nella sala in cui solitamente discutiamo sul da farsi.
"Allora..." Julie prende posto attorno al grande tavolo al centro della stanza e noi facciamo lo stesso, Nina è di fronte a me e mi ci vuole un grande sforzo per non guardarla.
"Avrete già dato un'occhiata ai copioni..."
Annuiamo all'unisono.
"Bene... questa stagione sarà davvero grandiosa e come avrete capito ci saranno delle svolte decisive..." Prende fiato e ci sorride, poi ricomincia. "Vi comunico che abbiamo molto lavoro da fare ed è per questo che inizieremo oggi a girare qualche scena..."
"Si può fare."Esclama Cadice.
"Siamo pronti." Conferma Kat.
Julie mi guarda, forse aspettandosi una risposta da parte mia. Paul, di fianco a me, mi da una leggera gomitata e io sussulto leggermente.
"Ehm... Si, iniziamo." So che probabilmente non risulto ne entusiasta ne eccitato ne convinto di ciò che dico ma per ora è il massimo che riesco a fare, nonostante gli sguardi interrogativi di tutti. Nina invece si limita semplicemente a guardare in basso senza esporsi più di tanto e a me va bene così, almeno è meno imbarazzante di quanto pensassi.
Alla fine giriamo qualche scena di prova, poi arriva il momento per me e Nina di entrare davvero in scena.
"Ragazzi, adesso è il vostro turno andatevi a cambiare." Julie mi fa l'occhiolino e poi va via. Cambiarmi?
Cioè in pratica dobbiamo girare una scena insieme, in un letto, sotto le coperte e per di più mezzi nudi?
Non che la cosa mi dispiaccia, anzi, in un altro momento lo avrei adorato, ma adesso non me la sento e di sicuro neanche Nina e l'ultima cosa che voglio è metterla a disagio.
Decido di andare a parlare con Julie anche se non so a quanto possa servire.
"Ehi Juls." La osservo sorseggiare il suo caffè mentre la troupe dietro di lei è indaffarata a sistemare le varie attrezzature.
"Ehi tesoro, che succede?"
"So che probabilmente la mia richiesta ti sembrerà poco professionale ma... dal momento che..." Mi accorgo che le parole mi escono con difficoltà dalla bocca. "Io... io e Nina ci siamo lasciati da poco e..."
"Scherzi?" Lo sguardo di Julie è senza dubbio dispiaciuto e io non so far altro che annuire rassegnato.
"Potremmo girare un'altra volta quella scena? Non te lo chiederei se non fosse importante, lo sai."
Mi rivolge uno sguardo dolce e poi mi abbraccia. "Va bene. E... mi dispiace Ian."
"Anche a me." Sussuro.
"Però... tu sai che prima o poi dovremo girare la scena no? E come questa tante altre... Non potrò rimandare in eterno."
"Lo so... Solo per oggi."
"Va bene, sta tranquillo, adesso va a casa e riposati e se potete... cercate di chiarire."
Mi sorride nuovamente e poi si dilegua per andare a parlare con i cameramen.
Non appena mi volto mi trovo Nina davanti col suo sguardo imbarazzato di quando non sa cosa dire. "Ehi."
"Ehi. Allora sei pronto per..."
"No, in realtà ho... parlato con Julie, registreremo quella scena un'altra volta."
Non riesco a decifrare bene la sua espressione. E' un misto di sollievo e stupore che però sembra nascondere una minima traccia di delusione, o forse sono io che me lo sto solo immaginando.
"Oh, va bene."
Un silenzio imbarazzante si impadronisce della stanza in cui ci troviamo, mi guardo attorno e lei fa lo stesso.
"D'accordo allora..." Non so cosa dire e lei sembra accorgersene.
"Allora ci vediamo domani."
"D'accordo... E se dovessi avere bisogno di qualsiasi cosa non farti problemi a chiamarmi." Mi sento davvero stupido, perché dovrebbe avere bisogno di me?
"Ehm... certo, grazie Ian." Sembra quasi contenta per ciò che ho detto e questo mi fa sentire meglio, quasi sollevato e io voglio davvero che lei sappia che potrà contare sempre su di me.

La settimana seguente arriva il momento di girare la scena con Nina.
Arrivo sul set più nervoso del primo giorno. Ormai io e Nina ci vediamo quotidianamente e l'imbarazzo iniziale non c'è più, ma è comunque difficile. È difficile arrivare e non poterla baciare o stringerla forte tra le mie braccia. È difficile vederla diventare triste a volte, ed è difficile tornare a casa ogni giorno senza di lei, è un vuoto incolmabile e penso che nessuno sarà mai in grado di riempirlo, neanche un'ipotetica ragazza a cui adesso non penso neanche minimamente.
"D'accordo..." Julie si posiziona davanti a me e Nina. "Adesso dovete solo salire su quel letto e..." Sembra inaspettatamente imbarazzata e chiaramente sa di dover stare attenta a ciò che dice. Solitamente se ne esce con "Siate solo voi stessi". Questa volta si limita a: "Beh, adesso vediamo."
Annuisco e mi siedo sul letto. Sono a petto nudo e Nina indossa un paio di pantaloni e un reggiseno color carne. Mi sforzo di non fissarla, ma lei non sembra imbarazzata e anche io mi sento a mio agio. Dovrebbe essere il contrario, lo so, ma nonostante la situazione non è niente di nuovo ne per me ne per lei.
Julie entra in camera e quando Nina si volta mi fa l'occhiolino e mi sorride come a dirmi "Coraggio."
Ma io sono stranamente tranquillo, lo sono davvero.
Alla fine ci sdraiamo e ci copriamo con le lenzuola. Istintivamente mi volto per sorridere a Nina che spero non sia a disagio.
"Tutto bene?" Le sussuro.
"Si, tu?"
Annuisco sorridendole nuovamente.
Alla fine dopo il "Ciak" seguiamo le indicazioni e inziamo a baciarci mentre ci stringiamo. Dobbiamo ridere, fingere di divertirci e inaspettatamente ci riesce bene e mentre la stringo forte a me risulta come la cosa più naturale del mondo.

"Ehi, Ian." Mentre sono nel mio camerino e mi sto rivestendo Paul si ferma sulla soglia della porta.
"Ehi."
"Come va?"
"Sono stato meglio." Mi sedio sulla poltroncina all'angolo della stanza e gli faccio cenno di sedersi vicino a me.
"Problemi con Nina?"
"Ci siamo lasciati... Pensavo lo aveste capito."
"Si lo abbiamo capito ma... non c'è possibilità di chiarire? Vedo te stare male e lo stesso vale per Nina."
"Abbiamo già chiarito ed è tutto a posto tra noi, solo che non stiamo più insieme, tutto qui."
"Ti va di dirmi cosa è successo?"
Esito un po' prima di parlare.
"Ci siamo resi conto che vogliamo cose diverse ed è per questo che non può funzionare."
Annuisce.
"Capisco." Fa una pausa. "Però... non lasciare che questo faccia sì che le cose cambino qui sul set. Voi siete l'anima di questa serie tv, lo sai."
"Tu non sei da meno." Avvolgo il mio braccio attorno al suo collo facendo finta di strozzarlo. "E comunque... di certo non sarà lo stesso, ma non credo ci saranno problemi."
"Bene." Si alza e si dirige verso la porta e prima di uscire si volta di verso di me. "Sai... credevo che voi due foste... non so, intramontabili forse. E se non ce l'avete fatta voi, allora credo che probabilmente non ce la possa fare nessuno."
"Che intendi?"
"Ian, voi siete, siete tu e Nina, i Nian, vi hanno persino dato un nome! Credo semplicemente che dovreste darvi una seconda occasione, perché vi conosco e so quanto vi amate."
"Hai ragione... ma ti assicuro che ci abbiamo provato e ne abbiamo parlato. Non ha funzionato."
"Allora non ci avete provato abbastanza."



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