~capitolo 31~

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Evelyn

Giro l'angolo in modo molto veloce superando quasi tutti quelli che ho davanti a me e in un attimo mi ritrovo a Brighton,e me accorgo notando il cartello delle indicazioni,come ci ero arrivata fino a Brighton? Non lo so neanche io,so solo che devo schiarirmi l'idea da tutt'altra parte,non a Londra. Voglio tagliare i ponti con tutti,e tutti devono allontanarsi  da me.

Da quando sono tornata a casa,non sono più la stessa,dopo la lettera di Jack non sono più la stessa,doveva evitare di inviarmi quella cazzo di lettera,non avrebbe mai dovuto scriverla,e io sono stata stupida a leggerla e piangere ancora una volta per lui. Avere il peso che lui stesse lì a Londra quando c'ero anche io,mi tormentava,dovevo andare via per qualche ora,scomparire per sempre magari.

Fisso lo specchietto retrovisore dove,nel riflesso dei miei occhi,compaiono tutti momenti che ho passato insieme a Jack,fino ad arrivare al momento in cui abbiamo litigato in mezzo al centro di Londra e ha messo fine alla nostra relazione. Tutti quei baci di cui ho perso anche il conto,alle volte che mi ha detto quanto mi amava,e tutte le volte che mi desiderava quando io ero in Inghilterra e lui in America.
Le lacrime mi offuscano gli occhi, ma in un attimo mi ritrovo una macchina venire controsenso e vado a sbattere,e i miei si chiudono immediatamente. Vedo solo il buio intorno a me.

* * *

Jack

Mi precipito direttamente nella camera di Evelyn quando ho il permesso di entrare,e sua mamma mi passa una mano dietro la schiena,accarezzandola dolcemente,guardandomi con le lacrime agli occhi,mentre aspettavo che mi dicesse perché Eve non si sveglia. "È in coma,non so quanto durerà." spalanco gli occhi,ancora pieni di lacrime che scendono lungo le mie guance,e inizio a guardarla con un filo di speranza,sperando che in realtà si era sbagliata,o avrà sentito male. "Jack,é in coma." Lo ripete nuovamente perché da solo non riuscivo a crederci e la guardo ancora una volta con la stessa espressione di prima,mettendo una mano in mezzo ai capelli,perché sarei impazzito da lì a poco.

"No." sussurro leggermente quando vedo il corpo di Evelyn immobile,pieno di aghi e fili in mezzo alla sua pelle,che respira a malapena "Dormo qui,okay?"
"No,Jack torna in albergo, fatti una doccia e torni domattina,ricordati che le cose te voi due non si sono concluse bene ,non vorrebbe vederti qui." Sussulto leggermente,perché vorrei resister e rimanere qui con Evelyn,ma una parte di me dice che é meglio fafe come dice sua mamma,infondo lei mi odia,non vorrebbe vedermi qui,a piangere per lei. "Se.."
"Se si sveglierà verrò subito da Evelyn,lo so." la interrompo e finisco io la sua frase,sua mamma mi accenna solo un piccolo sorriso,quasi ad invitarmi ad andarmene. E ci metto poco ad andare verso l'uscita uscendo immediatamente dall'ospedale,e questa volta sono costretto ad andare con Trinity all'albergo con un taxi,dato che prima sono venuto con la macchina della mamma di Eve.

"Si riprenderà,vero?" mi domanda Trinity con voce tremante senza neanche rivolgermi un semplice sguardo,nulla. Dalla mia bocca non esce assolutamente nulla,non saprei darle una risposta sincera,lei non sa che Evelyn è in coma,non posso dirglielo,è troppo piccola per sapere già queste cose. Trinity mi richiama con uno schiaffetto sulla spalla,e io sussulto risvegliandomi dai miei pensieri. "Beh?"
"Non...non lo so." neanche io le rivolgo uno sguardo,rimango fermo ad osservare davanti a me,alle luci del sole di Londra che scompaiono improvvisamente,facendo salire il buio.
Mi arrivano ancora una volta le lacrime agli occhi,e questa volta non riesco proprio a fermarle,scendono il più velocemente possibile sulle mie guance,segnando la delusione nei miei occhi.

Delusione? Delusione di non essere stato lì con lei durante l'incidente,se non ci fosse stata lei alla guida e ci sarei stato io al suo posto,sarebbe successo a me. Doveva capitare a me,non a Evelyn. Non l'ho protetta ancora una volta,l'ho delusa di nuovo,lei mi starà odiando a morte in questo momento,vorrei solo stringerle la mano e dirle che si sveglierà presto,non voglio altro. Voglio solo sapere che lei sta bene,anche se non è ancora sveglia,e io come un idiota me ne sto qui a sperare che si svegli da un momento all'altro,e non sono neanche rimasto lì da lei. Ha ragione a chiamarmi idiota.
"Io scendo qui,e torno indietro." Trinity non risponde,dato che si è addormentata,così le lascio solo un messaggio che poi leggerà appena sarà sveglia,e scendo dal taxi,prendendone un altro.

Non posso perdere Evelyn,lei è stato il mio primo amore e così sarà ancora adesso. Non sa quanto la amo,quanto mi manca tutto di lei,sentirla vicina era l'unica cosa che mi faceva stare bene,con lei mi sentivo bene. E non permetterò a nessuno,sopratutto a Jacob di allontanarmi da lei. Quando sarà di nuovo sveglia dal coma,voglio ricominciare da capo,spero che mi perdoni all'istante,così da iniziare da capo la nostra vita,insieme però. Sto aspettando un suo bacio da una vita,da quando ho deciso di tenere lontana la nostra relazione,però quando ho capito che ho sbagliato,volevo subito cancellare quel momento in cui si siamo lasciati,ma nessuno poteva cancellare quel ricordo che mi tormenta da mesi. Tutto per colpa mia.

-Spazio autrice-
Ecco anche un altro capitolo,fare questi capitoli così "tristi" per me è abbastanza complicato,ed anche qui,è stato il massimo che potessi fare. Ho ricollegato l'avvenimento dell'incidente di Evelyn,fino a tornare al momento in cui Jack è in ospedale,vi aspetto al prossimo capitolo,Giu💙

Love on set| Jack ChampionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora