EvelynMi hanno dimesso da poco dall'ospedale e sono tornata a casa insieme ai miei genitori,mio fratello la sua ragazza,ed il più importante,insieme anche a Jack. In realtà lui sarebbe dovuto tornare a New York per delle registrazioni di un film,ma dato che non sto ancora bene e non sono tornata al cento per cento in forma,vuole assicurarsi che io stia bene,e quando starò meglio tornerà per qualche giorno nella sua città,poi per ringraziarlo di tutto quello che fa ogni giorno,andrò io da lui. Per tutto il viaggio verso casa,Jack mi tiene la mano stretta e ogni tanto mi lascia qualche bacio sparso sul viso e sulle labbra,a volte anche sul palmo della mano,sussurrandomi quanto mi ama,e lo stesso faccio anche io.
Arrivati fuori casa,scendono tutti dalla macchina di papà,tranne io,finché non prendono la sedia a rotelle per poi salirci sopra,dato che ancora non riesco a camminare bene; sono stata ferma tre mesi e tutto quello che facevo prima lo devo recuperare in questi mesi,con anche la riabilitazione insieme a mia mamma. "C'è la faccio da sola." provo ad alzarmi dalla sedia a rotelle senza avere l'aiuto di nessuno per potermi sistemare sul mio letto,ma cado tra le braccia di Jack,grazie a Dio c'era lui dietro di me. Gli sorrido per nascondere l'imbarazzo,e le mie guance diventano rosse come il fuoco,poi lui mi accarezza la guancia una volta che sono seduta sul letto.
"Mi mancano i tuoi capelli più lunghi.." mi accarezza le punte dei capelli per poi rendersi un po' triste e nei suoi occhi riesco a percepirlo,ho tagliato i capelli per dimenticarlo,e adesso che siamo di nuovo insieme mi è apparso inutile il gesto che ho fatto mesi fa."E a me sei mancato tu." si ferma a guardarmi,dritto negli occhi,e mi bacia la guancia,ma io lo guardo ancora una volta,per fargli capire che un bacio sulla guancia non mi basta. "Vieni qui,idiota del cazzo." con le poche forze che ho,lo tiro per la maglia,posando l'altra mano libera sulla sua guancia,poi intensifica il bacio,sfiorando la mia lingua più volte.
La mia mano che era appoggiata sul suo petto,poi la ritraggo posandola sull'orlo della sua maglia,ma mi costringo a fermarmi,guardando solo i suoi occhi,che si incastrano perfettamente con i miei.
"Non mi sembra il caso,adesso." fa riferimento a quanto accaduto negli ultimi tre mesi,e io gli sorrido maliziosa,perché non vorrei assolutamente fermare questo momento. "Eve.""Sono contenta che ti preoccupi per me." gli sorrido ancora una volta,e la sua bocca cattura immediatamente la mia,baciandomi con foga per poi passare le labbra sul mio collo,e ansimo buttando la testa all'indietro. "Ti amo,Jack." gli sussurro dolcemente,ma lui sembra essere interessato solo al mio collo,alle mie labbra,e sopratutto al mio corpo.
"Anche io,piccola,anche io." Piccola. Mi chiamava così quando stavamo insieme di nascosto dai nostri genitori e da alcuni dei nostri amici,esclusa Jenna perché lei sapeva sempre tutto quello che succedeva. Mi erano mancati questi momenti,i suoi baci,le sue carezze,mi mancava lui,non sarei mai riuscita a superare il coma senza di lui,mi sembrava impossibile sopravvivere senza avere la sua mano stretta nella mia.* * *
Jack ha la testa posata sul mio seno,e io gli accarezzo dolcemente i capelli,baciandogli la fronte dolcemente,poi lo vedo alzarsi lentamente strofinandosi gli occhi,poi mi guarda,come se fosse preoccupato. "Stai bene?"
"Benissimo." gli sorrido a mia volta,e lui si avvicina alle mie labbra baciandomi in modo dolce accarezzando la mia lingua con la sua,e questo bacio non so quanto dura,ma a me basta rimanere così vicina a lui per sempre se sarà necessario.
"No dico sul serio,stai bene?" nel suo volto riesco a percepire la preoccupazione,e anche nei suoi occhi,poi gli accarezzo la guancia facendogli capire che non ha nessuna colpa. "Ripensandoci ti stanno bene i capelli corti.""Lo so." alzo gli occhi al cielo,poi ridiamo entrambi,e il mio sguardo però, si sposta verso la finestra, la stessa in cui riesco a vedere la camera di Jacob,anzi la vecchia camera del mio vicino,ormai non è in città da mesi e mesi, starà sicuramente meglio dell'ultima volta che l'ho visto, ovvero in ospedale. Jack mi aveva accennato che era stato lui a causare l'incidente,e dal quel momento l'ho escluso per sempre dalla mia vita. "Fanculo la famiglia Miller."
Jack ridacchia,poi mi prende il viso con una mano poggiata sulla guancia destra,e mi bacia sulle labbra in un modo che mai aveva fatto.
"Sposami." giro la testa di scatto verso di lui,e il mio volto diventa immediatamente rosso dall'imbarazzo,non saprei cosa dirgli,se non dire che é troppo presto,abbiamo diciott'anni ci vorrà tempo per pensare a queste cose. "Dico sul serio,sposami.""Jack..non ti sembra troppo presto per pensare già a queste cose?" annuisce e scuote la testa come per dimenticarsi di tutto ciò che mi ha detto,probabilmente per sentirsi meno in imbarazzo,ma non deve sentirsi così. Anche io avevo lo stesso comportamento con lui,ma poi mi sono aperta di più e spinta sopratutto oltre con la nostra relazione,che è finalmente tornata come prima. Non sopportavo più il fatto di stare distante da lui,senza sentire più il suo profumo addosso,sentire la sua bocca con la mia,mi mancava tutto di Jack,e adesso ho ripreso indietro quello che mi era stato rubato.
-Spazio autrice-
Aggiornamento del penultimo capitolo😭non so se riesco a fare l'ultimo entro domani/stasera, io non vorrei proprio farlo quest'ultimo capitolo giuro🥹🥹,ci vediamo tra oggi/domani per l'ultimo aggiornamento di questa storia,baci,Giu💙
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Love on set| Jack Champion
RomanceEvelyn Blake,si trasferisce per lavoro in America,lasciando casa a Londra. Lei é figlia di due ex attori e ha solo diciott'anni,Evelyn é stata chiamata per registrare il sesto film della saga «Scream» e lì scoprirà che collaborerà con un ragazzo,e c...