I ragazzi rientrarono tutti, ad eccezione di Jacob, stanchi ed affamati.
Quando li vide la ragazza, pregò con tutta sé stessa che non scendessero in cantina. Per quanto il suo fosse stato un bel gesto, sicuramente non lo avrebbero apprezzato.
Purtroppo la fortuna in quel momento decise di non assistere la povera Jennifer, la quale ignorata da tutti vide uno di loro dirigersi verso la porta della cantina.
Non erano mai entrati in quella porta davanti a lei perché dovevano farlo ora? Deglutì la saliva nervosamente, cercando di fare attenzione a qualsiasi gesto che avrebbe potuto smascherarla. Sentì i pesanti passi del vampiro che era sceso precedentemente. Quando costui fece capolino dalla porta con un'espressione, che era un misto di stupore e rabbia, a gran voce chiese: "Dove è lei?"
Il vampiro scrutò attentamente il volto di ognuno dei suoi compagni, i quali scuotevano il capo indicando di non saperne niente. Quando incrociò il volto teso della ragazza, ebbe la conferma di chi fosse stato a far sparire Melanie."Sei stata tu!" sbraitò contro Jennifer.
"Ti darei una risposta, se sapessi di cosa sai parlando!" ribatté lei calma.
Il ragazzo le tirò uno schiaffo talmente forte da farla sbilanciare sulla sedia. Adesso tutti gli sguardi puntati su di lei erano carichi d'odio.
"L'hai fatta scappare! Sei una stronza" l'aggredì.
"Non ho fatto niente" biascicò lei dolorante.
Ma nessuno le credette. L'avevano ormai accerchiata ed avevano rivelato il loro vero aspetto, erano furiosi e non le ci volle molto a capire che avrebbero sfogato la rabbia su di lei.
Stavano per moderla o stuprarla o a fare le due cose insieme e lei non poteva difendersi.
Salvatemi, supplicò silenziosamente.
Ma stavolta i buoni erano diventati i cattivi ed era solo colpa sua.
Le stava per essere riservato lo stesso trattamento di Melanie.
Uno di loro la prese per il polso, rimettendola in piedi con una forza tale che credeva gli fosse stato strappato un braccio.
La inchiodò al muro facendo pressione sul suo collo ed avvicinandosi minacciosamente a lei. La sua bocca era a pochi centimetri dal suo collo e Jennifer chiuse gli occhi preparandosi psicologicamente a sentire le sue zanne che le penetravano la carne.
Poi il peso dell'uomo svanì di colpo e riaprì gli occhi intimorita. Jacob teneva il suo aggressore per il collo a mezz'aria, non aveva zanne o occhi rossi ma faceva sicuramente più paura di tutti quei tre messi insieme."Non osare toccarla!" tuonò furioso per poi scaraventare il malcapitato a terra.
Tutti quanti si allontanarono intimoriti. Il capo si voltò verso la ragazza, ma il sorriso che le riservava si era tramutato in un ghigno di rabbia.
"Tu vieni di sopra con me!" ordinò.
Non ebbe la forza di opporsi ai comandi del vampiro e lo seguì a testa bassa fino alla sua camera. Si accomodò sul letto e fu raggiunta da lui dopo che ebbe chiuso la porta alle sue spalle.
"Che cosa cazzo è successo?"
"Ho liberato Melanie e stavo per morire solo per aver fatto una buona azione!" iniziò stizzita la ragazza.
"Oh cazzo Jennifer, tu non puoi mischiarti in queste cose! Non ragioni come noi, non puoi capire ciò di cui abbiamo bisogno!" rispose esasperato lui.
"Avevate così bisogno di scoparvela?" domandò schifata.
"Non ho intenzione di giustificarmi per i comportamenti barbari degli altri. Bastava che non la uccidessero, potevano farci quello che volevano" ribatté calmo.
"Come potevi lasciare che la riducessero in quel modo!" continuò lei arrabbiata.
"Non c'entra come la trattavamo! Per badare a te, per tenerti al sicuro sono quasi cinque giorni che non bevo. Hai idea di come stia? Rischio di morire! Lei era l'ultima fonte rimastami e tu l'hai fatta scappare!" sbottò.
Jacob era quasi disperato, era visibilmente segnato dalla mancanza di sangue.
La ragazza avvertì una fitta al petto, si sentiva tremendamente in colpa. Non pensava certo che avesse fatto male a fare scappare la povera Melanie, ma Jacob era in quelle condizioni soltanto per colpa sua, perché si era preoccupato più di proteggere lei che salvaguardare sé stesso.
Sospirò, anche se avrebbe voluto strangolarsi per l'idea che le era balzata in mente, ma era l'unico modo per farlo stare bene. E lei si sarebbe sacrificata altre mille volte per farlo stare bene.
Spostò i capelli di lato ed allungò il collo in modo che fosse ben esposto.
Il vampiro la guardò avendo già capito cosa intendesse."Scordatelo" disse con disapprovazione.
"Fallo, è l'unica soluzione" sussurrò lei.
Jacob rifiutò una seconda volta ed in preda all'esasperazione la ragazza si ricordo le sue parole.
"Noi vampiri siamo avidi, lussuriosi, potenti. È nella nostra natura"
Istintivamente si fiondò sulle sue labbra. Il vampiro non si fece prendere alla sprovvista e ricambiò il bacio con foga, quasi con violenza. La ragazza rifiutò di staccarsi da lui, sperando che tutto ciò lo trasportasse per farsi mordere.
"Tu non sai cosa rischi" mormorò lui tra un bacio e l'altro, ormai in balia di lei.
"Mi fido di te" affermò sicura lei.
Ed era vero, si fidava di lui e voleva baciarlo, voleva che prendesse il suo sangue, lo voleva al sicuro.
Avvicinò il suo collo alla sua bocca e sentì i canini perforarla.
Era totalmente diverso dalla prima volta, si sentiva rilassata, voleva abbandonarsi totalmente a quella sensazione di leggerezza. Chiuse gli occhi ed assaporò quel momento, fin quando non iniziò a sentirsi troppo debole."Jacob..." sussurrò debole.
Al richiamo di Jennifer il vampiro si staccò da lei, ritornando alla realtà.
"Sei molto furba Jenny" rise lui.
La ragazza sorrise a sua volta e lasciandogli un ultimo bacio sulla bocca lasciò la sua camera.
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Make Me Wanna Blood.
VampireIl mondo della liceale Jennifer Jhonson verrà sconvolto con l'arrivo a scuola di un nuovo supplente.Presto scoprirà che la realtà che la circonda non è come sembra e verrà coinvolta in vicende che hanno come protagoniste l'amore,la vendetta,la passi...