Capitolo 1.

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La sveglia le impose di alzarsi, nonostante quella notte non avesse chiuso occhio e fosse distrutta. Alla fine rinunciò e si alzò pigramente dal letto per avviarsi verso un'altra noiosa mattinata di scuola.
Salutò i suoi genitori, mentre afferrava un toast bruciacchiato e con lo zaino in spalla si avviò verso scuola, consumando la sua colazione per la via.
Arrivò di fronte all'imponente edificio che sembrava più un carcere che una struttura scolastica, del resto per tutto i giovani lo era.
Andò alla ricerca dei suoi migliori amici e li trovò al solito posto a fumare la loro solita sigaretta. Li imitò sfilandosene una dallo zaino, li salutò affettuosamente e iniziarono a parlare allegramente fra loro. Mancavano alcuni minuti prima di entrare e li spesero parlando della novità che stava facendo il giro di tutta la scuola.

"Il professore di matematica per motivi di salute mancherà fino alla fine dell'anno!" le annunciò Elisa.

"Sul serio?" chiese incredula e felice Jennifer, appresa la notizia.

Elisa annuì ed esultarono entrambe contente. Il loro professore di matematica era così noioso che passarci anche solo un altro anno li avrebbe portati a chiudersi in manicomio.
Quando fu il momento, entrarono, separandosi da Lorenzo, il loro migliore amico, elettrizzate di conoscere il loro nuovo supplente.
Gli studenti si aspettavano di vedere una persona dall'aria trasandata e triste, effetti collaterali dell'insegnare matematica. Ma così non fu.
I ragazzi che vi erano rimasero a bocca aperta nel vedere un uomo sulla trentina dall'aspetto tutt'altro che sciatto, ma addirittura affascinante, con dei magnetici occhi verdi in contrasto al colore scuro dei capelli e dal fisico ben piazzato.

"Salve ragazzi, mi presento: sono il professore Damon Ross, il vostro supplente di matematica" disse, terminando con un sorriso.

Si accomodò alla cattedra, sotto gli occhi attenti di tutti, iniziando a fare l'appello. I commenti di approvazione delle ragazze erano riecheggiavano nell'aula, provocando l'invidia dei ragazzi.
Anche Jennifer ed Elisa confabulavano sul loro nuovo supplente, entrambe soddisfatte di esso.

"Jennifer Johnson?"

La ragazza fu colta alla sprovvista, presa dalla conversazione con la sua migliore amica. Notò come il professore scrutasse le ragazze che non si erano ancora presentate, alla ricerca di quella giusta. Ricevette una gomitata da Elisa ed infine si decise ad alzare la mano e a farsi identificare.

"Ce ne ha messo di tempo signorina Johnson" la schernì l'uomo.

Jennifer arrossì violentemente, consapevole di aver fatto una figuraccia.

"Non era mia intenzione essere scortese, la mia era una battuta" spiegò, sorridendole.

Rimase imbambolata a guardare il suo sorriso, non perché ne fosse affascinata, ma perché sembrava così perfetto da non essere vero. Le ricordò il fogliame disposto in maniera perfetta per occultare le trappole per gli animali nel bosco.

"Non si preoccupi" gli rispose fredda.

Damon Ross annuì col capo e proseguì con l'appello.

"Non mi pare un uomo che sta nelle righe" commentò sottovoce Elisa.

"Non so perché, ma mi trasmette delle brutte sensazioni"

"Forse ti stai domandando perché uno così sexy insegni matematica. È sospetto. Potrebbe essere un serial killer ricercato dall'FBI"

La battuta strappò ad entrambe una risata, scacciando i cattivi presagi di Jennifer.

Una volta terminata l'ora di matematica, la classe era in subbuglio, tutti commentavano l'aspetto del loro nuovo professore.

"Oh dannazione ragazze, ho capito che è bello, ma almeno ammiratelo in silenzio!" sbottò Elisa, stanca di sentire tutto quel trambusto.

Si guadagnò diverse occhiatacce, ma tutti cessarono di parlare morbosamente della novità di quella mattina.

Le lezioni proseguirono tranquille fino alla fine della giornata. Al suono della campanella tutti si precipitarono fuori dalla classe.

"Dai muoviti!" le intimò Elisa.

"Ci sono!" esclamò Jennifer, raccogliendo malamente alcuni quaderni.

L'amica la prese per mano e la trascinò fuori dall'aula, dove ebbero modo di assistere ad un divertente siparietto.
Kristen, la loro nemica giurata, nonché la ragazza più antipatica della loro classe, intratteneva Damon Ross con il suo solito stile.
Non riuscirono ad origliare la loro conversazione, ma a giudicare dai modi di lei e dalle occhiate di lui capirono subito che stavano flirtando.
Cinque minuti dopo videro il professore allungare la mano in segno di congedo, ma l'impavida Kristen gli schioccò un bacio sulla guancia, andandosene.
Le due amiche erano rimaste scioccate dal comportamento spinto della loro compagna di classe e furono colte in pieno da quest'ultima.

"Bello farsi i fatti degli altri?" gli si rivolse acida.

"Kristen, è il tuo professore. Un po' di contegno!" ribattè esasperata Elisa.

"E quindi? È sexy da morire ed almeno avrò dei voti più alti in matematica" spiegò maliziosa.

"Anche io non sono un capo in matematica, ma non andrei mai a letto con il mio professore" si intromise Jennifer.

Kristen fece spallucce e proseguì per la sua strada.

"Gatta morta" fu il commento di Elisa e Jennifer non poté che assecondarla.

Una volta uscite da scuola le due si misero d'accordo per studiare insieme nel pomeriggio ed infine si diressero verso le loro rispettive case.

Make Me Wanna Blood.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora