Mischief Managed | Loki

ASGARD

Quasi non appena gli agenti Shield mi hanno vista, sono stata portata via per i Test. Hanno esaminato tutti i test, dagli esami del sangue ai test delle radiazioni! Poi ho aspettato altre ore ad aspettate i risultati e sperare in risposte.
Le uniche cose che sapevano erano:

Avevo un'energia identica al Tesseract  in ogni aspetto.

Il Tesseract svanì dalle mie mani.

...quanto utile...

"Devi credermi quando ho visto che  il Tesseract si è separato da lei", la voce di Thor proveniva dall'altro lato della porta. "In quale altro modo voi Midgardiani spiegate il suo stato?"

"N-non abbiamo ancora niente di solido", rispose una voce più leggera, "i test sono stati inconcludenti".

"Il Tesseract è della mia casa", ha aggiunto Thor, "anche se non conosco tutte le cose che ha, posso assicurarti che è all'interno della ragazza".

"Posso sentirti", ho urlato, "posso lasciare questa stanza adesso?" Seguì un momento di sommesso mormorio prima del suono familiare della porta che si apriva. La porta è stata aperta da una ragazza bruna nascosta dietro spessi occhiali  a tesa larga. Dietro di lei c'era Thor, un sorriso sciocco sul volto quando mi vide.

Agitò la mano verso di me, "vieni, Lady Kiya, abbiamo molto di cui discutere". Mi alzai dalla sedia e mi avvicinai a lui, sussurrando un piccolo grazie alla donna che aprì la porta. Ho seguito insieme a Thor, rendendomi conto di quanto fossi piccola rispetto a lui. Mi sentivo come una bambina mentre lo guardavo.

Sospirai: "speravo di sentire qualcos'altro".

Annuì con comprensione: "si, lo so, ma è meglio ascoltare la verità che ricevere false speranze, non sei d'accordo?" Gli faci un cenno, incrociando le braccia sul petto.

"Allora, cosa succede adesso?" Gli chiesi, alzando la testa per guardarlo.

"Verrai con me e mio fratello ad Asgard", affermò, "lì sarai in buone mani quando troveremo risposte. Anche se, non so quanto ci vorrà".

Ho annuito, "potrò visitare qui?"

Mi fece un sorriso, "certo, questa è casa tua... chi sono io per dire che ti è proibito visitare casa quando vuoi?" Sorrisi alle sue parole, sentendomi un pò meglio per la situazione in cui mi trovavo.

"Cosa succederà a Loki?" Gli chiesi. Guardai le sue sopracciglia aggrottarsi mentre uno sguardo incerto la triste prendeva il sopravvento. 

"Non lo so", rispose, "Ma Loki dev'essere punito per i suoi crimini".

Ho annuito, "Si, ma se non fosse stata colpa sua? Voglio dire, ci dev'essere un pò di clemenza quando si tratta di questo genere di cose".

"Si, ma mio padre foverna con mano di ferro", rispose Thor mentre mi guardava, "non andrà alla leggera con Loki. Dopotutto, era un principe di Asgard".

Ho pensato un momento prima di parlare, "Loki ha detto che era 'oppresso da uno scopo glorioso'. Potrebbe essere caduto nelle grazie di qualcuno  con cui di solito non si scherza? Se lo avessi visto quando è arrivato la prima volta il portale... è stato torturato". Gli occhi di Thor si spostarono su di me in modo imbarazzante prima di sospirare.

"Temo che quello che dici sia vero", affermò, "Ma è una verità che non può essere provata. Quando Loki cadde nell'abisso, cadde dall'esistenza. Nemmeno Heimdall poteva vederlo".

"Heimdall", chiesi.

Thor sorrise, "il guardiano, veggente di tutte le cose. Lo incontrerai quando  torneremo ad Asgard".

"Posso vederlo?" Chiedi. Thor mi guardò con uno sguardo strano prima di darmi un cenno.

Lo seguii al sui fianco mentre si faceva strada attraverso i corridoi dell'edificio, voltarsi ogni tanto. Alla fine si fermò davanti a una porta sorvegliata da due uomini. Ha semplicemente fatto un cenno prima che si facessero da parte, permettendoci di passare. Thor aprì la porta, tenendola per farmi passare per prima. I miei occhi si posarono immediatamente sulla gabbia di vetro al centro della stanza. Sei guardia facevano da guardia a distanza, tenendo gli occhi fissi sul Dio degli Inganni. Le telecamere di sicurezza fiancheggiavano ogni angolo della stanza, tutte puntate verso dove era tenuto Loki.
Loki stesso seduto su un lettino, le mani ammanettate insieme e una maschera che gli copre la bocca.