UN'ALTRA PORTA SI APRE

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Mi trovavo fuori dal grande edificio che ospitava il quartier generale dello SHIELD. Uomini e donne entravano e uscivano dall'edificio, vestiti in modo elegante e camminando come se fossero in missione. L'emozione ribollente dell'eccitazione prese il sopravvento mentre mi lasciavo fare un veloce ballo felice prima di varcare la porta principale. L'atrio era pieno di impiegati dello Shield, alcuni in giacca e cravatta e altri con camici da laboratorio. Schivando le persone, mi diressi verso la reception. Là sedeva una donna bionda, credo che gli occhiali a tesa fossero appoggiati sul bordo del suo naso. Solo guardandola, ho sentito che era il tipo di persona presuntuosa, "Naso per aria". Mi guardò da sotto le ciglia, guardandomi dall'alto in basso prima di parlare.

"Posso aiutarti", urlò anche la sua voce "bloccata" !

"Ho un incontro con il direttore Fury", dissi con un sorriso, "è il mio primo giorno"

Leo mi fissò, "Whoopie..." Roteai mentalmente gli occhi mentre la guardavo prendere il telefono e parlarci dentro. Mi sono presa il tempo di guardarmi intorno nell'atrio, notando quanto fosse moderno. Sicuramente niente come Hogwarts!
Il suono del telefono che pendeva mi fede tornare a guardare la signora.

"Un agente scenderà e ti accompagnerà", borbottò prima di rivolgere nuovamente la sua attenzione alle schermo del computer, annuii goffamente prima di fare un passo in dietro mentre borvottavo un piccolo ringraziamento. Rimasi un po in disparte, osservando le persone che passavano e mi chiedevo quale fosse il loro lavoro.

"Signora". Mi voltai e vidi un ragazzo più grande con i capelli castani corti. Il suo viso aveva un tono serio, ma qualcosa nei suoi occhi mi fece pensare che fosse molto più amichevole di quando lasciasse intendere. Ho anche notato che non indossava il normale giacca e cravatta, o camice da laboratorio, che avevo visto. Indossava una camicia nera a maniche corte con pantaloni cargo neri per accompagnarla. Anche i suoi stivali da combattimento erano neri!

"Seguimi", disse, girando sui tacchi e dirigendosi verso l'ascensore. Lo seguii da dietro, entrando nell'ascensore e mettendomi di lato.

"Ultimo piano", disse. Le porte dell'ascensore di chiudono, seguite da un leggero tintinnio.

"Voce riconosciuta, Clint Barton". I miei occhi si spalancarono al suono della voce elettronica. Presto iniziò il movimento dell'ascensore, segnato che eravamo sulla buona strada per l'ultimo piano.

"Allora... il nero è il tuo colore preferito", chiesi. Mi guardò con uno sguardo indifferente.

Ho alzato le spalle, "dovresti provare un pò di rosso, o qualcosa del genere... sono nuova qui"

Emise una risata dura, "posso dirlo". L'ascensore si fermò, aprendo le porte per farci uscire. Continuai a seguire Clint mentre si faceva strada lungo il corridoio.
Fermandosi davanti alla porta, bussò

"Resta qui" Disse, aprendo la porta e richiudendola alle sue spalle. Ho aspettato lì, appoggiata alla porta mentre cercavo di decifrare quale fosse la conversazione. Il suono dei passi che si avvicinano mi fece fare un salto indietro e Comportarmi in modo figo, qualcosa in cui avevo acquisito talento nel corso degli anni. Clint aprì la porta, facendosi da farte per farmi passare. L'ufficio era spazioso e aveva lo stesso aspetto moderno della hall. Era principalmente un mix di bianco, trasparente e cromato a decorarlo che faceva risaltare l'uomo tutto nero. Si voltò, rivelando il suo volto e la benda che gli copriva un occhio. Come Barton, il volto dell'uomo, era serio ma il ma i suoi occhi non lasciavano intravedere che ci fosse un'altro lato della sua personalità.

"Signorina Evans", disse, avvicinandosi con il braccio teso,
"Dirertore Fury". Sorrisi e gli afferai la mano per dagli una forte stretta di mano.

"È un piacere conoscerla, Direttore", dissi.

Mischief Managed | LokiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora