11.

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Qualche giorno dopo.

Amanda è nel ufficio.

I giorni scorrono, la sfilata è sempre più vicina e il modello. . .

<Non lo abbiamo... Sabato è alle porte> , è Peonia a parlare
<Non me lo ricordare ti prego!> , risponde Amanda, sospirando
<Te l'ho detto che hai fatto uno sbaglio mandando a casa tutti quei ragazzi>

Amanda , per un attimo, è come se si fosse accesa una lampadina.

<Cos'è quell'espressione?> , chiede Peonia

Non si spiega quel sorriso furbetto.

<Abbiamo sempre avuto il nostro modello sotto gli occhi> , sorride felice
<Illuminami! Cosa mi sono persa?>
<Mio figlio... William le ha tutte> , la guarda per bene negli occhi, sempre più convinta della sua scelta

 William le ha tutte> , la guarda per bene negli occhi, sempre più convinta della sua scelta

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Peonia ride.

<È tuo figlio per una ragione!>, scuote la testa
<Pensi che sia di parte o anche tu sai che il mio ragazzo sia all'altezza?>
<La verità?>
<Sempre!>
<La seconda!>

Battono il cinque.

<William è bellissimo e tu hai avuto una bellissima idea! Abbiamo la Regina e il principe ora>
<Non cantiamo vittoria! Sarà un'impresa portare William da queste parti>
<Secondo me, accetterà senza farselo ripetere! >
<Lo so che mio figlio sembra un tipo sfacciato, ma ti posso assicurare che è un tipo estroverso. Non ama mettersi al centro dell'attenzione e reagisce solo se sollecitato>
<Ti giuro, non sembra affatto! Mi è sempre parso un ragazzo spocchioso> ,ride
<Mai giudicare il libro dalla copertina! Lo dice sempre William> , le fa l'occhiolino

Prende il telefono e cerca di mettersi in contatto con lui.

Il ragazzo è al club con la sua gang.
Più precisamente è seduto sul divano, con una Isabel appoggiata con la testa sul suo petto.

Non appena sente squillare il telefono, non esita a rispondere.

<Mamma... Dimmi> , dice con tono giulivo

La ragazza intanto, lo provoca, passando la mano proprio dappertutto e rendere la chiamata del ragazzo una vera e propria impresa.

<Dove sei Willy?>
<Al club>
<Puoi parlare?>
<Sì! Ma fai in fretta> , lo sente trattenere un sorriso
<Si può sapere che stai facendo? Ti sento strano>
<Niente mamma... Il mio amico sta facendo l'idiota! Dimmi, è successo qualcosa?>
<William, puoi raggiungermi? Dobbiamo parlare>
<Ora? In ufficio?>
<Sì! Ora, in ufficio> , risponde con le sue stesse parole

Isabel alza lo sguardo e incrocia gli occhi di lui, tanto accesi.

<Ehm... In realtà...> , prova a svignarsela
<Willy, è importante. Please >
<E va bene... Non è che potrebbe sostituirmi Ethan?>
<Se ho chiamato te, è perché voglio te, non credi?>

Rinasco &quot;Regina&quot; .Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora