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A tenere la mano di William in questo momento è Amanda.

La stringe nella sua , trasmettendo tutta la sua preoccupazione.

Lo guarda negli occhi, intensamente.

Ebbene sì, William ha aperto gli occhi da svariati minuti.

Non sono ancora tanti per sentirsi del tutto lucido , ma l'immagine di sua madre è così forte, da essersi ricordato che deve a lei delle scuse .

<Mi dispiace> , continua a dire sottovoce

Amanda è arrabbiata è vero, ma quello che conta al momento è la sua salute.

Si limita a guardarlo con occhi lucidi e affranti.
È seduta accanto a lui, in quel piccolo spazio sul lettino.

<Mamma> , continua, stringendo la sua mano.
<Dimmi qualcosa> continua
<Cosa vuoi che ti dica Willy? Al momento quello che mi importa è che tu stia bene e che presto tornerai a casa con me> , si limita a dire
<Guarda che ti conosco e so perfettamente la delusione che provi nei mie confronti>
<Non chiamarla delusione... Sono rimasta un tantino male per aver saputo che hai messo in gioco la tua vita per una stupida gara> , ed ecco che piano piano, mette fuori tutto quello che prova
<Non era una stupida gara... Sai una cosa mamma? > , dice con tono così basso
<So quanto vale la mia vita, perché sei tu che me l'hai data! Per nessuna ragione me la giocherei così... Per stupide gare ... Ma Isabel...> , si ferma perché stanco

Il respiro non è tornato del tutto regolare.

C'è lieve fatica.

<Isabel? Che c'entra lei ?> ,si precipita a risponde Amanda
<L'ho fatto per lei! Per riscattarla dalla sua gang>
<Cosa significa tutto questo? Da quando si riscattano le persone?>
<È una cosa che non capiresti. In ambienti come quelli, ciò che è normale per te non lo è per loro>
<Cioè, fammi capire! - si stacca di poco - ... Isabel è passata nel tuo gruppo e loro hanno scelto un prezzo per te da pagare?>
<Sei tanto intelligente! Ci sei arrivata da sola> , spiega
<Incredibile! E se in quell'incidente tu... Insomma...> si ferma e si asciuga una lacrima
<Mamma! Per fortuna non è successo! Sono qui > , muove la mano per invitare sua madre ad afferrare la sua
<Lo sai che sei vivo per miracolo, vero? Che ho rischiato di perderti, te l'hanno detto?> , sbotta, sfogando tutta la sua frustazione
<Non pensare a quello che non è successo! Pensa che è tutto finito e che sono qui con te.>
<William non hai la minima idea di quello che ho provato quando sono stata informata! Se non ce l'avresti fatta, io...> ,si ferma e prende un fazzoletto dalla borsa

Lo passa sul viso per eliminare le lacrime.

<Lo so che sei spaventata... Anch'io al tuo posto. Ma quello che conta è che l'ho superato>

A quel punto Amanda, non sa se raccontare di suo padre.

Ma ha promesso a suo figlio "zero bugie".

Ha promesso di trattarlo come un adulto.

È lui che deve valutare le cose d'ora in poi.

<Come ti senti?> , gli chiede, per capire se è momento di dirglielo
<Mi sento sono intontito. Le medicine mi permettono di non stare così male>

Effettivamente, quella somministrazione endovenosa è tanto d'aiuto.

<Va bene> , sussurra e si avvicina

Prende la mano di William.

Torna a sedersi.

Torna a sedersi

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