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Tobia, è alle spalle di Daren in questo momento ad osservare attentamente dal servizio telecamere telecamera, il poliziotto, ovvero Ethan, tornare sulla sua moto per lasciare l'abitazione.

È così assurdo il comportamento del suo capo. È questo che sta pensando nel frattempo.

<Capo! Perché mi ha fermato? Era l'occasione giusta per mettere fine alla vita di quel maledetto poliziotto! Ci sta troppo addosso!> , lamenta, sconcertato

Daren porta lo sguardo immediatamente su di lui.

<Cosa non ti è chiaro nel mio comando?>, picchietta le dita sulla scrivania
<È una minaccia per noi! È arrivato persino dietro la porta di casa!>
<Tobia, non lo ripeterò più! Una pallottola su quel poliziotto, equivale ad una pallottola su di me! Ed è per questo che devi fare tanta attenzione! Occhio Lo devi proteggere insieme a mio figlio! > , gli punta il dito e, anche se faticosamente, Tobia acconsente alla sua richiesta, annuendo lentamente
<Posso fare una domanda?> , dice poi, in maniera schietta e decisa

Daren fa segno con la mano che può procedere.

<Perché rendere immune quel poliziotto?>

Daren si passa la mano nei capelli.

<Quel poliziotto è la felicità di una persona a me cara. Per nessuna ragione al mondo voglio vederla soffrire! Al contrario, mi assicuro che quel sorriso non si spenga mai. Ha lottato per averlo> , spiega, mentre sposta gli occhi sul telefono che squilla

Tobia si tiene la risposta, facendo silenzio.

Ha parlato al femminile, quindi ha capito che si tratta di una donna, ma ha anche capito che non si riferisce a sua moglie.

Daren gli chiede di uscire e Tobia in poco tempo non occupa più il suo campo visivo.

<Kalida! Si può sapere dove sei?> ,dice non appena apre la chiamata
<Ovunque! L'importante è che ora sia lontana da te>
<Per favore! Torna a casa! Ho bisogno di te> , dice, guardando un punto impreciso
<Non posso Daren! Non ora! Ho bisogno di tempo! Ed è per questo che sto lasciando la città... Sono in aeroporto! Vado un po' dai miei>
<Cosa? Che stai dicendo?> , di alza di scatto, affranto da quelle parole appena ascoltate
<È meglio se al momento siamo un po' lontani! Non ti sto lasciando Daren! Forse non potrei mai, perché ti amo più della mia stessa vita! Ma ho bisogno di metabolizzare tutto quello che è successo! Cerca di capire, per favore>
<Come faccio io senza di te? Te lo stai chiedendo?> ,gli occhi si appannano
<Sei una persona forte! Puoi superare anche questo! Tornerò presto! Ma lasciami lo spazio neccessario per elaborare tutto. È così difficile Daren! Troppo> , risponde anche lei in lacrime
<È difficile anche per me pensare a quello che ho potuto fare a quella ragazza! È una sorta di maledizione nella mia vita! Non avrò più pace! Ho perso tutto! Ho solo te Kalida! Siamo stati sempre noi due>
<Daren, io ti amo! Questo non cambierà mai! Ho solo preso le distanze per un po'... Ma ti prometto che tornerò a casa. Le promesse le mantengo, non dimenticarlo mai> , chiude la chiamata, portando il telefono sul petto e dare via alle lacrime

Un sorto di pianto liberatorio.

Daren, osserva quella cornetta rossa sullo schermo, sentendosi sovrastare dalle tante cose.

Sbatte il telefono sulla scrivania e porta la fronte appoggiata sulle mani, per scaricare tutta la frustazione.

............

Ethan è arrivato in ospedale.

Mentre cammina lungo il corridoio per raggiungere la stanza di William, si accorge di Isabel con braccia conserte ad aspettare fuori.

Rinasco &quot;Regina&quot; .Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora