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Amber ed Ethan sono appena usciti dallo studio ginecologico.

Ethan però , la ferma un attimo, richiamo la sua attenzione con un "Amber".

La ragazza immediatamente lo guarda.

<Dimmi> , risponde
<Voglio parlarti un attimo>
<Va bene> , incrocia le braccia al petto e si avvicina di poco
<Voglio mettere in chiaro, potrei dire "ancora una volta", delle cose.>
<Ethan non serve! Ogni volta devo sentire sempre le stesse cose, quando so già chiaramente quello che pensi>

><Ethan non serve! Ogni volta devo sentire sempre le stesse cose, quando so già chiaramente quello che pensi>

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<Non mi sembra , Amber! Ti ho visto come mi guardavi... Era più interessante il bambino del sottoscritto e ad oggi posso dire che quello che penso non è così bello>
<Cioè, fammi capire... Solo perché ti ho osservato stai facendo tutto questo?>
<Noi due saremo solo i genitori "di". Sono stanco di doverlo ribadire ogni volta. Per me sei solo la madre di mio figlio e come tale verrai trattata. >
<E comunque, come fai a sapere che ti ho osservato? Forse perché lo hai fatto anche tu?>
<Hai presente la sensazione di quando ti senti osservato? È così che mi sono sentito per tutto il tempo e quando cercavo conferma, ti ho osservato con la coda dell'occhio e non mi sono sbagliato. Cerchiamo di cambiare questo aspetto o faremo fatica ad incontrarci ogni volta. Tu la tua vita e io la mia>

Amber annuisce, letteralmente senza parole.

<Altro da dire?>, dice poi Amber
<Chiamami solo neccessario. > ,sono le ultime parole di Ethan, prima di camminare verso la sua auto e andare via.

............

È ora di cena.

Ethan ha raccontato tutto dell'ecografia ad Amanda e la ragazza si è mostrata assolutamente felice, sapendo che il nascituro oltre ad essere un maschio, goda anche di ottima salute.

Ma c'è sempre quella "tensione" quando pensa che tutto questo lo stia condividendo con un'altra donna e non con lei.

È in cucina a grigliare le verdure e aspetta che Ethan termini la doccia per cenare.

Dopo svariati minuti, la sua attenzione viene catturata dai piccoli colpetti che Ethan ha dato sul legno del bancone.

<Che stai preparando?> , le chiede con mezzo sorriso

Si avvicina a lei intanto e l'abbraccia da dietro.

<Griglio le verdure... >, dice mentre continua a voltare e girare con la forchetta
<Mmm.... Che buono... Ma... Mi piaci di più tu> , porta le labbra sul collo della mora e lascia piccoli baci

Amanda rabbrividisce quando la pelle viene accarezzata lentamente dalla barbetta morbida di lui.

<Ethan> , dice poi , con tono basso e sicuramente carico di goduria
<Dimmi>
<Devo parlarti>
<Immaginavo Amy... Ti conosco troppo bene. Sono qui... Dimmi tutto> , continua a stringerla, con le mani sulla pancia di lei
<Ho deciso di non prendere più la pillola. Insomma... Sono anni che assumo quella roba. Cosa ne pensi?>
<Allora siamo convinti di avere un figlio?> , sussurra lui, con sorriso, lasciando un bacio dietro l'orecchio
<Ho trentacinque anni e ho gli ormoni addormentati per via delle pillole. Non c'è molto tempo... È una decisione importante questa e mi dispiace farlo in questo... >
<Amy io lo voglio un bambino con te... Eccome se lo voglio >
<Spero solo non ci siano problemi. L'età conta molto per una donna. Per questo volevo cominciare a fare dei controlli. Dopotutto sono passati vent'anni dalla gravidanza di William. È come se fosse la prima volta per me. Ho solo paura che non si possa realizzare>
<Non pensare negativo. Prenota da una dottoressa e facciamo questo percorso insieme... È il regalo più bello che potessi ricevere. Un figlio tutto nostro... Per favore! Che sia bello come te però>, continua i suoi baci
<Ethan... Rischio di bruciare le verdure se continui così>
<Mi manchi Amanda! Mi manchi da morire. In questo periodo ci siamo persi un po'> , sussurra, continuando a baciarla

Rinasco &quot;Regina&quot; .Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora